Luca Clabot – Fatalitalia

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MICHELA RIZZO - EX BIRRERIA GIUDECCA
Isola della Giudecca 800Q 30133, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì al sabato dalle 11 alle 18.

Vernissage
14/01/2024

ore 12

Artisti
Luca Clabot
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale.

Comunicato stampa

La Galleria Michela Rizzo è lieta di annunciare la
mostra FATALITÀLIA, seconda personale
dell’artista veneziano Luca Clabot presso la
Giudecca che aprirà sabato 13 gennaio 2024.
FATALITÀLIA, una mostra sorprendente e
provocatoria, non è resiliente, non è inclusiva,
non è ecosostenibile e non è neanche green.
Luca Clabot propone una serie di opere con
uno sguardo penetrante sulla coincidenza,
incarnando il punto di vista unico dell'infanziano,
nonché di un anziano che conserva lo sguardo
puro e incontaminato del fanciullo.
FATALITÀLIA è la consapevolezza che le cose
sono lì che ci aspettano, felici di poterci svelare il
segreto che esse nascondono in sé o nel loro
nome. Le cose sono belle e pronte, basta
raccoglierle.
La mostra si apre con un anagramma intrigante
della celebre frase di Giuseppe Garibaldi, "o si fa
l’Italia o si muore", trasformata in "e sia muoio
fra l’alitosi", offrendo un assaggio del tono
irriverente e critico dell'intera mostra.
Un’analisi di alcuni aspetti della storia italiana
degli ultimi 123 anni si manifesta con la serie
“Gli Amici di Topolino", un’indagine su coloro
che sono stati bambini e lettori di Topolino nel
corso degli anni. Ogni opera riflette l'infanzia dei
lettori dello storico fumetto Disney tra gli anni
S e s s a n t a e S e t t a n t a , p e r r i v e l a r e
successivamente i loro comportamenti
controversi da adulti. Attraverso foto originali e
articoli di cronaca ricercati da Clabot, con una
continua ricerca d’archivio, viene svelato la
trasformazione dei lettori da innocenti a
trasgressori.
Il percorso prosegue con "Viaggio in Italia tra
500 e 600", un lavoro che intreccia cartoline
d'epoca raffiguranti le mitiche auto FIAT 500 e
600, simboli di un’epoca della cultura italiana.
Una rappresentazione visiva che attraversa
l'Italia, offrendo un gioco di parole sui secoli più
luminosi della storia italiana, il XVI e il XVII
secolo.
Successivamente, con l'opera "Pagine
bianche", Clabot categorizza e organizza
c o g n o m i i t a l i a n i c o n s i d e r a t i r i l e v a n t i ,
trasformando la casualità in un'analisi
strutturata. Un esempio di ciò è "Conto
presentato al popolo italiano", un lungo elenco
che raccoglie 135 tipologie di contorni,
rappresentando le 135 persone in Italia che
portano quel cognome. Inoltre, in base alla
distribuzione geografica dei cognomi nella
penisola, si contano 45 "Primi", 33 "Secondi" e
44 "Aperitivi".
Oltre a questo, sono presenti una serie di lavori
provocatori, come "Incontro luce", una
sorprendente interpretazione visiva della
coincidenza tra l'Assunzione della Madonna e lo
sgancio della bomba atomica. Una pagina di
un’enciclopedia fine anni Sessanta riporta da
una parte la descrizione di “assunta” e dall’altra
quella di “atomica”. La coincidenza si manifesta
nell'osservare la pagina controluce, dove la
Madonna sembra emergere all'interno del fungo
atomico. È interessante notare che la bomba
atomica fu sganciata il 6 agosto, giorno della
Trasfigurazione di Gesù, mentre l'Assunzione
della Madonna avviene il 15 agosto. Questa
concomitanza temporale costituisce una
straordinaria coincidenza…una vera e propria
fatalitàlia.
Ulteriori opere come "Le cabaret Voltaire, Clabot
era la verità", "Salto di cubo incubo”, “Clabot /
innesto a denti” e altre, esplorano il linguaggio
visivo e concettuale, e offrono così uno sguardo
audace e onirico sulla realtà e sulle percezioni.
Infine, la mostra presenta dei lavori inediti che
hanno origine dal trasferimento della carta su
vetro, dando vita a una dimensione evocativa ed
enigmatica. Si tratta di una fusione tra
linguaggio e materia che trasforma l'opera in
una visione suggestiva dell’arte.

FATALITÀLIA è un'esplorazione di coincidenze,
una sfida alla normalità e un viaggio
nell'inesplorato. Un invito a contemplare le
casualità che modellano il nostro mondo, ad
essere “superficiali fino in fondo” come una vera
e propria fatalitàlia.
Biografia
Nato a Venezia nel 1966, Luca Clabot si è
affermato come esponente della corrente
artistica Neo New Dada, esplorando le
sfumature dell'arte concettuale con un tocco
provocatorio e “superficiale”.
Il suo percorso espositivo inizia con una nota
di risalto alla Biennale di Venezia del 2004 con
"Kronos Gelato", un omaggio a Carmelo
Bene. Questo debutto avviene sotto la cura di
Dario Ventimiglia presso il Teatro Piccolo
Arsenale, sottolineando la sua presenza nel
panorama artistico veneziano.
Nel 2008 espone alla mostra "Seratina
NeoNewDada", curata da Anna Toscano
presso la Fondazione Querini Stampalia.
Nel 2010 partecipa alla mostra presso la
Galleria Michela Rizzo insieme a Tony Cragg,
Lawrence Carrol, Giovanni Rizzoli e David
Rickard.
Nel 2012, sotto la cura di Angela Vettese,
espone in "Vi và l’Italia?" presso la
Fondazione Bevilacqua La Masa.
Il 2015 è un anno di ricca attività espositiva
per Clabot, con la partecipazione alla mostra
"1914-2014. Circus/Crucis: cambia il corpo,
malamente?" curata da Viana Conti presso la
Galleria Michela Rizzo e a "Verbovisioni"
curata da Riccardo Caldura ai Magazzini del
Sale, entrambe a Venezia.
Nel 2019, la mostra "Quartine Rizla" allo
Spazio Tethis a Venezia.
Il 2020 lo vede ancora protagonista alla
Galleria Michela Rizzo con "Assembramenti",
curata da Michela Rizzo.
Nel 2023 con la mostra "Gli Amici di Topolino"
a cura di Chiara Pinardi presso la Galleria
SharEvolution a Genova, diventa l'occasione
per Clabot di portare la sua visione artistica in
un contesto diverso, confermando la sua
crescente influenza nell'ambito artistico
nazionale.
FATALITÀLIA è un'esplorazione di coincidenze,
una sfida alla normalità e un viaggio
nell'inesplorato. Un invito a contemplare le
casualità che modellano il nostro mondo, ad
essere “superficiali fino in fondo” come una vera
e propria fatalitàlia.
Biografia
Il 2015 è un anno di ricca attività espositiva
per Clabot, con la mostra "1914-2014. Circus/
Crucis: cambia il corpo, malamente?" curata
da Viana Conti presso la Galleria Michela
Rizzo e a "Verbovisioni" curata da Riccardo
Caldura ai Magazzini del Sale, entrambe a
Venezia.
Nel 2019, la mostra "Quartine Rizla" allo
Spazio Tethis a Venezia.
Il 2020 lo vede ancora protagonista alla
Galleria Michela Rizzo con "Assembramenti",
curata da Michela Rizzo.
Nel 2023 con la mostra "Gli Amici di Topolino"
a cura di Chiara Pinardi presso la Galleria
SharEvolution a Genova, diventa l'occasione
per Clabot di portare la sua visione artistica in
un contesto diverso, confermando la sua
crescente influenza nell'ambito artistico
nazionale.