Luca Coser – Smania
Grande mostra personale dell’artista Luca Coser, concepita appositamente per questa occasione espositiva, dal titolo “SMANIA”, a cura di Marina Guida.
Comunicato stampa
Apre sabato 19 maggio 2018 alle ore 17.30 al PAN | Palazzo delle Arti di Napoli, la grande mostra personale dell’artista Luca Coser, concepita appositamente per questa occasione espositiva, dal titolo “SMANIA”, a cura di Marina Guida. Il progetto realizzato nell’ambito della manifestazione culturale Maggio dei Monumenti, è organizzato da Derwatt Studio di Trento, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, si compone di circa 15 tele di medie e grandi dimensioni, un corpus di lavori di piccole dimensioni su tavola, ed un gruppo di lavori di medie e piccole dimensioni su carta. Introduce il percorso espositivo un componimento inedito del poeta Silvestro Sentiero.
Esposta fino al 4 giugno 2018, la mostra accoglie i visitatori in un’atmosfera visionaria.
Il gruppo di opere pensate per gli spazi del PAN di Napoli sono nate, come spesso succede nella prassi pittorica dell’artista trentino, come frutto di un gioco serio, di un “ordine” che recupera un “abbandono”. Nelle tele di lino belga, grazie alla pittura, vengono rimescolati con attenzione visioni, umori, tasselli imprecisi e quasi perduti della sua memoria, che intercetta ed incrocia la memoria collettiva. Frammenti che si svelano attraverso le dinamiche della citazione, così che l'idea di un libro, oppure di un film, o di una fotografia, diviene una sorta di maschera dietro la quale la sua poetica si dipana. Il supporto si trasforma così, in una sorta di luogo, una geografia dentro alla quale convivono soggetti provenienti da diverse direzioni: prima sconosciuti uni agli altri, ora protagonisti di una storia inedita, sospesa, indefinita, spesso inconsapevole.
Quella di SMANIA è ancora una volta, dentro la sua ricerca artistica, una storia fatta di storie, frammenti, di immagini che riluttanti al mostrarsi, a tratti si celano e si svelano, nell'atto di indietreggiare e negarsi.
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 4 giugno 2018, secondo gli orari di apertura previsti (aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 – la domenica dalle 9.30 alle 14.30. Martedì chiuso.)
Cenni biografici
Luca Coser, artista, è nato a Trento nel 1965. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti a Venezia, con Emilio Vedova, e a Firenze dove si è diplomato.
Tiene la sua prima esposizione collettiva significativa nel 1985, a cura di Danilo Eccher, e la sua prima esposizione personale nel 1989 negli spazi della galleria Ponte Pietra di Verona, a cura di Luigi Meneghelli.
Da allora ha esposto in numerose gallerie pubbliche e private in Italia e all'estero, presentato da autorevoli curatori e direttori museali. Il suo lavoro è oggi rappresentato principalmente da Gilda Contemporary Art, Milano – Kips Gallery, New York.
Attualmente vive a Trento e Milano, città quest'ultima dove è docente di ruolo di Disegno (per l'arte contemporanea) all'Accademia di Belle Arti di Brera. E' inoltre docente a contratto presso la Trentino Art Academy per la materia di Elementi di morfologia e dinamiche della forma.
Per Coser, che sembra percepire la realtà della finzione artistica come linea guida, l’opera d’arte si giustifica come una sorta di pittura d’interni, li dove l’architettura è data proprio dai prodotti dell’arte, siano essi letteratura, pittura, cinema… Arte per l’arte, arte sull’arte, con lo spirito con cui potrebbero operare un ritrattista o un paesaggista davanti ai loro modelli.
L’unica possibilità dell’arte sembra essere per Coser quella di rivolgersi a se stessa, dentro se stessa, verso orizzonti propri ed esclusivi. Così, si potrebbe facilmente sbagliare considerando la “figura dipinta” l’elemento principale dell’opera dell’artista. Quello che invece sembra veramente interessarlo è la possibilità di sovrapporsi con il proprio segno alla traccia della storia in una sorta di prospettiva rovesciata, mescolando le carte, destabilizzando le percezioni, mostrandoci in primo piano ciò che in realtà è stato concepito come sfondo.