Luca Coser / Studio Nucleo – La dialettica del concreto
“La dialettica del concreto”, mostra bipersonale di Luca Coser e Studio Nucleo, a cura di Alberto Zanchetta.
Comunicato stampa
UMA Gallery è lieta di presentare La dialettica del concreto, mostra bipersonale dedicata a Luca
Coser (nato a Trento nel 1965) e a Studio Nucleo (collettivo fondato a Torino nel 1997), a cura di
Alberto Zanchetta.
L’esposizione, che inaugurerà venerdì 31 marzo nello spazio espositivo di Novara in via Cesare
Magnani Ricotti 2, pone in dialogo due modalità diverse di indagare il contemporaneo.
Con all’attivo numerose mostre presso gallerie private e spazi pubblici sia nazionali che
internazionali e una collaborazione con il brand di moda Valentino, Luca Coser articola la sua
ricerca pittorica in un costante gioco di stratificazioni, dissolvenze e spostamenti di senso.
Citazioni di memoria collettiva mascherano esperienze individuali in opere al confine tra astrazione
e figurazione. La pittura dell’artista trentino fa suo il metodo dialettico in un continuo confronto tra
realtà e finzione, affermazione e negazione, calma e timore, alla ricerca di una verità che diventa
metafora dell’animo umano.
A dialogare con la pittura di Luca Coser, è la scultura di Studio Nucleo.
Anomalia nel panorama italiano con sede a Torino, Studio Nucleo è un progetto multidisciplinare,
fondato da Piergiorgio Robino nel 1997, che si occupa di design autoprodotto e di collectible design.
L’esperienza fisica e tattile è una parte fondamentale del lavoro del collettivo torinese che vanta
esposizioni nazionali e internazionali e diverse collaborazioni con brand di design come Driade.
Attraverso una costante ricerca su materiali e tecnologie innovative, Studio Nucleo, in una perfetta
mimesi dialettica che rende impossibile evidenziare la linea di demarcazione tra arte e design,
realizza opere borderline, difficili da collocare nel mondo dell’arte perché dotate di una specifica
funzione e scomode da associare al design in quanto pezzi unici.
Come scrive il curatore: “La mostra si configura come un confronto tra i dipinti di Luca Coser e i
progetti interdisciplinari di Studio Nucleo, stabilisce una dialettica e rende visibile il processo
mnemonico e quello logico; deviando lo sguardo verso traiettorie adamantine, la pittura cerca
di dare forma alla labilità dei ricordi, mentre la scultura (in questo caso dis-funzionale) mette in
evidenza il proprio programma operativo”.