Luca De Gaetano – Illumina custodisci reggi e governa me

Informazioni Evento

Luogo
10 & ZERO ONE
Castello 1830, via Garibaldi, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
27/01/2023

ore 18

Artisti
Luca De Gaetano
Curatori
Chiara Boscolo
Generi
arte contemporanea, inaugurazione, personale

10 & zero uno è lieta di annunciare la nascita della sua nuova sede a Venezia, in Via Garibaldi 1830,
che per l’occasione vedrà le opere di Luca De Gaetano protagoniste dell’inaugurazione di questo suo nuovo spazio.

Comunicato stampa

10 & zero uno è lieta di annunciare la nascita della sua nuova sede a Venezia, in Via Garibaldi 1830,
che per l’occasione vedrà le opere di Luca De Gaetano protagoniste dell’inaugurazione di questo suo
nuovo spazio!
La mostra a cura di Chiara Boscolo, raccontata attraverso le parole di Giada Pellicari, apre il 27
gennaio alle ore 18.
Come contenuto nel saggio :”Illumina, custodisci, reggi e governa me” è il titolo del nuovo progetto di
Luca De Gaetano che rimanda a una preghiera molto comune nella tradizione cristiana. Angelo di Dio ci
porta al contempo all’interno di una dimensione spirituale e allo stesso tempo mistica.
Si tratta di una frase che assume nella sua circolarità e ripetizione la forma di un mantra. Allude, allo
stesso tempo, a un’evocazione per una sensazione di protezione e sicurezza.
Per questa mostra De Gaetano mette in luce alcuni suoi forti interessi esoterici e religiosi, derivanti da
anni di studio di simbologie afferenti al mondo della tarologia e del paganesimo, amalgamate con la sua
cultura cattolica. [...]
Le serie di lavori esposti si instillano in un cammino pittorico che ha continuativamente messo in
campo e mescolato erotismo e misticismo, immagini queer e sacre, combinate a un lungo percorso
ritrattistico prevalentemente dedicato agli amici.
Il procedimento pittorico viene accompagnato all’uso del disegno. La tela viene disegnata a matita
colorata, poi riempita da strati di pittura a olio prima sottili, successivamente e progressivamente più
densi. A questa pratica si aggiunge in alcuni lavori l’uso del ricamo, ritenuto un metodo atto a creare
una sorta di amuleto magico e artistico realizzato grazie all’ uso di un filo di cotone colorato. Di questi è
interessante vedere anche il retro.
Le streghe di Luca sono creature dotate di grande potenza.
Qui le streghe sono donne guerriere. Vengono chiamate “protettrici”, “soldato”, “custode”. Intelligenti
ed emancipate, “minerviane”, hanno stivali e tacchi alti e sono sicuramente contemporanee visto l’uso
di colori fluo. A contatto sia con elementi artificiali sia naturali, quali sorgenti d’acqua, prati, montagne,
vengono a volte inserite in interni domestici. Le troviamo spesso accostate a un frigorifero, inteso come
un covo contemporaneo dove conservare e preservare le materie prime. Una sorta di strana e gelata
camera delle meraviglie, dove in mezzo al cibo appaiono statue, amuleti e gatti. Individuiamo pure
atteggiamenti primordiali e rettiliani come il defecare brutalmente in cucina, anche se con un certo
charme, ad esempio in “Strega Custode I - The Blue Fridge Will Release Your Pain”. Talvolta il frigorifero
viene associato a contesti stranamente estranei, all’interno di paesaggi che sembrano arcaici e lontani.
Diviene, così, una sorta di bagaglio emotivo trascinato lungo un pellegrinaggio nomade, assimilabile a
uno stato psicologico dove non ci si sente mai a casa. Ecco che l’idea di protezione del proprio corpo e
della propria fragilità risulta fondamentale. In fin dei conti queste streghe possono divenire delle aiutanti
che ci aiutano a farlo.
La sensazione di trovarsi di fronte a una creatura magica e suadente si manifesta grazie al dipinto “Strega Mistica I – The Ingredient I Was Looking For Was Already There”, dove protagonista è un essere
bruscamente incurvato e sinusoidale che ci porge un fungo. Si tratta di un’opera che va osservata con
una luce calda e soffusa, per apprezzare al meglio la sua invitante fuoriuscita.
Probabilmente siamo di fronte a una strega verde, specializzata in erbe e piante. Ci può ricordare una
diaconessa, prendendo a riferimento quanto scritto dallo studioso Christoph Daxelmüller sulla relazione
tra il soggetto della “santa” e quello della “strega”, in un volume che ripercorre alcuni rapporti tra
cristianesimo, superstizione e magia. Nel testo viene spiegato che questa figura di donna agli albori del
Cristianesimo partecipava ad attività rituali all’interno delle celebrazioni allo stesso modo in cui lo faceva
l’uomo, ossia prendendo parte alla liturgia. Con il conseguente riferimento ad alcuni testi di San Paolo
sulla necessità del silenzio delle donne in Chiesa, una figura così interessante viene successivamente
relegata a ruoli ancillari. La stregoneria e il suo studio risultano quindi intimamente legati a dimensioni
inerenti all’emancipazione della donna e a ricerche sul femminismo.
L’analisi dell’energia femminile prende il via, inoltre, da una serie di letture che l’artista ha fatto sul
rapporto luna-madre e sulla medicina vegetale, intesa qui in accezione pliniana. Si ricorda, ad esempio,
che Plinio il Vecchio aveva dedicato dei lunghi capitoli nel suo Naturalis Historia alla magia, dove
riscontrava una stretta relazione tra quest’ultima, la medicina, la religione e le arti matematiche.
Di particolare rilievo nella mostra è l’opera “Strega Soldato II - As You Defend All That I Have Found,
I Will Bring the Light to You”. Risulta chiaramente visibile una visione cinematografica e narrativa della
tela, da sinistra a destra, come in uno storyboard. Tre sono le fasce verticali individuabili: la strega
soldato vicina al frigorifero, elemento quasi sempre presente nelle opere, il tavolo dedicato alla lettura
dei tarocchi, una creatura sullo sfondo appartata dal mondo perché ossessionata dal pubblicare alcuni
post su Instagram. È chiaro che quest’opera è ricca di particolari, difficilmente riscontrabili alla prima
occhiata.
Al centro è in corso silenziosamente una seduta di tarologia, durante la quale escono la torre, il diavolo,
la ruota della fortuna e le stelle. Qui il riferimento è probabilmente ai mazzi più noti e usati nella
tradizione europea, ossia i Tarocchi di Marsiglia e i Rider-Waite, particolarmente conosciuti all’artista.
In aggiunta, recentemente vi è stato un suo interesse verso la simbologia dei Tarocchi Sola Busca: un
mazzo del XV secolo tra i più antichi interamente conservato, che viene attribuito al pittore Nicola di
Maestro Antonio d’Ancona ed è parte della collezione della Pinacoteca di Brera.
Ecco che la grande forza della prima serie sulle streghe dialoga intimamente con quella più tenue e
delicata sui fiori. Si tratta di un progetto certamente più intimo, anche nelle dimensioni.
Ci parla della natura e delle stagioni come ciclicità del tempo, inteso come forma di rinnovamento
spirituale. Protagonisti sono degli sguardi dove la comunicazione è tacita. Emergono con tempra e
persuasione, hanno tratti felini e magnetici. Sono, in verità, occhi noti della cultura popolare o familiari,
di donne che possono essere considerate simbolo degli archetipi femminili, come Alda Merini, Lady
Diana, Bette Davis, Sandra Milo.
Infine, la madre Daniela, che ritorna sempre.” G. Pellicari
BIO
Luca De Gaetano nasce a Milano nel 1976. Laureato a pieni voti (Erasmus di un anno a Lisbona) in
Architettura al Politecnico di Milano lavora come architetto tra Milano, Parigi, Londra ed Abu Dhabi,
senza mai abbandonare la sua più profonda passione che è l’arte, il disegno e la pittura e portando
avanti una pratica artistica basata sull’invenzione di narrative fantastiche e sul ritratto dal vero. È nel
2008 che Luca si trasferisce a Boston negli Stati Uniti per intraprendere il proprio percorso artistico
professionalmente. Grazie a molteplici borse di studio, si forma presso la School of the Museum of Fine
Arts di Boston e poi presso il College of Fine Arts di Boston University, ricevendo un MFA in pittura
nel 2013. Nello stesso anno si aggiudica il Kahn Award e un’offerta di lavoro per insegnare disegno e
pittura presso la Boston University nella sede di Venezia. Nel 2015 ritorna negli Stati Uniti dove continua
ad insegnare disegno e pittura per Boston University e per il Montserrat College of Art and Design, oltre che collaborare con molte altre scuole ed istituzioni. I suoi dipinti e incisioni vengono regolarmente mostrati
a Parigi, Venezia e Boston; un suo lavoro viene selezionato e mostrato presso il Danforth Museum of Art. Nel 2013
inizia a collaborare con Massimo Giorgetti per il marchio di moda MSGM, creando pitture e disegni per le sue
collezioni. Nel 2017 arriva il trasferimento a Brooklyn, NY motivato dalla volontà di partecipare alla vita artistica e
culturale di NY, dove Luca resterà fino al 2021, continuando a dipingere e insegnando residencies multimediali nel
vasto e complesso network delle scuole pubbliche di New York City assunto dalla autorevole fondazione Studio In
a School di New York City. Nel 2021 Luca diventa cittadino Americano e prende la decisione di rientrare a Milano
per espandere la sua pratica e per creare il suo nuovo studio di pittura e continuare ad insegnare pittura per Boston
University a Venezia e per la Libera Accademia D’Arte Novalia di Alba.