Luca Mengoni – Nel rovescio dei rami
Al centro del percorso espositivo Luca Mengoni affianca il soggetto dell’albero ad altri cicli di immagini tra loro affini e ricorrenti nell’iconografia dell’autore: arbusti, scale, fiori, montagne.
Comunicato stampa
La mostra personale Il rovescio dei rami di Luca Mengoni inaugura sabato 02 marzo 2024 alle ore 18 presso SHAREVOLUTION contemporary art a Genova in Piazza San Matteo 17 e rimarrà aperta al pubblico sino al 27 aprile 2024.
Al centro del percorso espositivo Luca Mengoni affianca il soggetto dell’albero ad altri cicli di immagini tra loro affini e ricorrenti nell’iconografia dell’autore: arbusti, scale, fiori, montagne.
I grandi alberi, disegnati dall’artista con dovizia di particolari, vanno oltre la mera raffigurazione naturalistica e sono sempre metafora di un paesaggio mentale. Gli stessi colori – il nero del legno carbonizzato, l’azzurro sbiancato del cielo, il rosso arancio delle rose canine, il giallo ocra della cera d’api – usati uno alla volta, come sottolinea l’artista, diventano anch’essi astratti e mentali.
Dai suoi ritagli di paesaggio, siano essi cespugli di rosa canina, intrichi di rovi o fiori appassiti, indistinguibili dalle loro ombre, mediante l’impressione di una carta sull’altra, emerge un senso di attesa.
Nella serie di lavori presenti in mostra si manifesta il dispiegarsi del tempo, poiché svelano momenti passati e remoti della vita interiore e dell’inconscio, e delineano la contingenza delle cose presenti.
L’immagine dell’albero, in quanto elemento di mediazione tra cielo e terra, complementare a quella di scala, rimanda all’idea di ascesa, anticipando dunque anche pensieri futuri. E così anche le immagini del cielo e delle nuvole, dalla forma inesauribile e sempre nuova, aprono le porte all’infinito, all’immensa grandezza del cosmo e alla contemplazione della natura con la sua funzione salvifica.
Lontano da un trasporto per la natura di tipo romantico, Luca Mengoni, mediando tra lo spazio reale e l’immaginario, crea percorsi in grado di generare visioni nuove e suggestive, ma sempre radicate nella contemporaneità. I rami nudi degli alberi hanno qualcosa sì di tentacolare, ma non afferrano, non opprimono – al contrario – aprono, scavando lo spazio visivo. Quello dell’artista è dunque un invito agli spettatori non soltanto a guardare le opere, ma a partecipare attivamente alla loro esistenza e ai possibili significati che si schiudono.
La riflessione che affiora osservando il lavoro di Luca Mengoni è questa: la natura ci permette soprattutto di distinguerci da essa. Ciò che conta, quindi, è la consapevolezza di essere pienamente nel mondo, inteso come modo di abitarlo. Non importa se accanto a un albero, un fiore, una montagna o altre cose, l’importante è stare vicini a qualcuno.
La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione alberi, fiori, montagne e altre cose 2008-2024 (Edizioni Casagrande), con testi di Alexandre Chollier e Matteo Terzaghi.
Luca Mengoni nasce a Bellinzona, nel 1972, dove attualmente vive e lavora. Nel 1994 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Como e nel 1999 conclude il terzo ciclo di studi all’Ecole Supérieure d’Art Visuel di Ginevra.
Dal 1994 espone regolarmente in gallerie, musei e spazi pubblici. Una mostra personale, dal titolo stelle di passaggio è stata organizzata nel 2012 dalla rivista Cosa Mentale con l’Université de Belleville a Parigi. Numerose sono le altre mostre personali e le collettive in Svizzera, Italia, Francia.
Nel 1995 gli viene attribuita la Bourse Fondation Alice Bailly di Losanna.
Nel 1994 fonda, con Massimo Prandi, le Edizioni Sottoscala, che negli anni lo porteranno a collaborare con istituzioni, artisti, scrittori e musicisti di ogni regione della Svizzera e internazionali, tra questi: Michel Butor, Alda Merini, Fabio Pusterla, J.-M. Jaquet, Josef felix Mueller, Mimmo Paladino, Edoardo Sanguineti, Arturo Schwarz, Ivonne Manfrini, Hans Hassler, Esther Fluckiger, Francesca Gagliardi, Nando Snozzi.