Luca Scacchetti – Seven Castles of dream
L’esposizione nasce da una riflessione personale ed un approfondimento dell’architetto sulle vicende storico artistiche ed architettoniche di Castiglione Olona e del suo territorio, soffermandosi nello specifico sui legami e le corrispondenze con l’arte toscana del Tre / Quattrocento e sulla particolare unicità del borgo, rispetto a tutto il contesto regionale. L’attenzione si è rivolta in particolare agli aspetti più onirici ed emozionali dei luoghi dando così vita ad interpretazioni fiabesche.
Comunicato stampa
Le sale di Palazzo Branda Castiglioni ospiteranno da sabato 24 marzo a domenica 15 aprile 2012 la mostra laboratorio “Seven Castles of dream – Riflessioni sul percorso della pittura quattrocentesca dalla Toscana alla Lombardia” dell’architetto Luca Scacchetti organizzata e promossa dal Comune di Castiglione Olona, Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Galleria Sakros Arte Contemporanea di Carrara che nei mesi scorsi l’ha ospitata.
Questa esposizione si compone di sette sculture, sette acquerelli e sette disegni a matita, un viaggio immaginario che tenta di contaminare l’architettura, l’arte, la scultura e il design.
I sette castelli appartengono al mondo dell’immaginario, sono scolpiti nel marmo e riproducono montagne e rocche reinterpretate dalla iconografia di artisti di ogni tempo: si passa dalla pittura trecentesca con l’opera del cosiddetto “Guidoriccio da Fogliano” attribuita a Simone Martini ed affrescata nel Palazzo Pubblico di Siena a quella di Masolino da Panicale a Firenze e a Castiglione Olona fino a René Magritte con il dipinto “Il Castello dei Pirenei” del 1959.
Le sculture dell’architetto Scacchetti sono realizzate da Secerdote Marmi, azienda di Carrara specializzata nella lavorazione del marmo carrarese.
Queste opere, ognuna in un marmo diverso, segnaleranno un percorso all’interno del museo accompagnando i visitatori in un viaggio che si concluderà nello “Studiolo del Cardinale”, proprio in corrispondenza del celebre paesaggio ungherese di Veszprém affrescato da Masolino da Panicale e da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta nel 1435.
Da questo confronto - afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Castiglione Olona Stefano Uboldi - i visitatori potranno comprendere meglio il dialogo possibile tra tradizione ed esperienza contemporanea, ricercando le affinità e i punti in comune tra epoche così distanti e culturalmente diverse. Proprio grazie a queste sculture immaginarie e sognate riusciamo a cogliere dettagli e particolari nuovi anche nelle pitture del palazzo, dettagli che solitamente si perdono nella generalità della raffigurazione.
Gli acquerelli e i disegni di Scacchetti, che indicano il percorso di visita, testimoniano alcuni momenti e passaggi nodali del progetto che conduce alle opere in marmo.
“Sette castelli sognati che escono dal marmo ma che del marmo sono parte, ognuno di un marmo diverso, ma tutti di terra carrarese. Essi parlano di marmo e di Carrara, parlano di architettura, di scultura, di forme, di immaginazione, di infanzia, parlano di noi in modo autoreferenziale, raccontano una autobiografia di scelte, posizioni e città senza mai nominarle” (L. Scacchetti), dall’introduzione al catalogo.
L’esposizione nasce da una riflessione personale ed un approfondimento dell’architetto sulle vicende storico artistiche ed architettoniche di Castiglione Olona e del suo territorio, soffermandosi nello specifico sui legami e le corrispondenze con l’arte toscana del Tre / Quattrocento e sulla particolare unicità del borgo, rispetto a tutto il contesto regionale. L’attenzione si è rivolta in particolare agli aspetti più onirici ed emozionali dei luoghi dando così vita ad interpretazioni fiabesche.
Questo desiderio di indagare le peculiarità di Castiglione Olona, dei suoi rapporti con la Toscana e con l’Europa ai tempi del cardinale Branda Castiglioni, rafforza il coinvolgimento del professionista in un più articolato progetto di attualizzazione e di implementazione del polo culturale ed artistico castiglionese.