Luce Resinanti – Poco prima dell’aurora
La mostra di Luce Resinanti coincide con la riapertura dello Studio Arkè (ora Galleria Arkè), che negli anni ‘90 e fino al primo decennio del 2000 ha costituito una vera rivoluzione nella cultura del territorio Calabrese.
Comunicato stampa
Luce Resinanti | Poco prima dell'aurora
La prima spinta all’arte, per Luce è forse lo stupore: uno stupore poetico, che si rianima ogni volta che ci si avvicina al suo lavoro.
Si tratta sempre di forme non visibili, che nascondono, nel suo coerente percorso artistico, quell’atteggiamento dell’artista proteso alla ricerca dell’oltre, al di là dei margini dell’opera stessa e soprattutto al di là dell’apparente.
Aggiungerei, per raccontare meglio questa mostra dal poetico titolo ”Poco prima dell’aurora” come la presenza che si avverte non c’è, ma ci trasporta lo stesso in un astrattismo carico di poetica energia e di anticipazioni su quello che ci aspetta.
Sono opere preziose, tese a rendere ciò che alla visione si sottrae e a dare corpo a quanto vi è di più inafferrabile.
Ecco perché questi lavori in bilico tra pittura e scultura non rivelano il proprio inizio e non sembrano indicare una fine.
Si presentano concreti, tangibili ma si sottraggono a ogni visione che voglia definirli.
Eppure, la scelta della tecnica, il prezioso lavoro artigianale, ci portano a contatto con le nostre intime emozioni, dove le vibrazioni positive hanno il sopravvento e ci possiamo finalmente concedere il tempo giusto per lasciarci andare al naturale ritmo biologico, dove l’aurora, il giorno, la notte, il silenzio sono emozioni forti e indispensabili.
Luca Rendina
La mostra di Luce Resinanti coincide con la riapertura dello Studio Arkè, (dal 12 luglio Galleria Arkè) che negli anni ‘90 e fino al primo decennio del 2000 ha costituito una vera rivoluzione nella cultura del territorio Calabrese con proposte trasversali, allestimenti, eventi anticipatori di tendenze e filosofie , promuovendo, la cultura del design d’autore nonché diverse sperimentazioni artistiche contemporanee: Sottsass, Mendini, Colombo, Superstudio, il design spagnolo, dai mobili storici di Dalì alle opere dei giovani autori catalani emergenti e il design della luce ( dalle opere di Maurer ai nuovi concetti di luce immateriale) e del vetro (Palterer, Sipek, Atelier Oi), a giovani autori e a produzioni che si sarebbero affermati sulla scena internazionale da Serfaty a Loschiavo con Alianteedizioni, a Grcic o al design di punta di quegli anni, con le opere di Starck, Tusquets, Arad, Rashid o Santachiara.