Lucia Corbinelli

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA D'ARTE LA BOTTEGA
Via Nizza 4, Gorizia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
26/05/2012
Artisti
Lucia Corbinelli
Curatori
Diego Collovini
Generi
arte contemporanea, personale
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Nelle sue opere si intravvede una certa liricità compositiva, sia sotto l’aspetto puramente cromatico che in quello strutturale, comunque tale da esprimere una sua personale poeticità nel fare pittura, e con una dinamica costitutiva che non attua distinzioni primigenie tra materia e gesto, tra colore e luce.

Comunicato stampa

La pittura di Lucia Corbinelli può essere ascritta ai cicli pittorici degli anni settanta, quando ogni riflessione sul dipingere riguardava essenzialmente due momenti: il fare, in quanto azione materiale del dipingere e quello percettivo, nel quale lo sguardo dello spettatore (e con esso quello dell'artista) riconosce l'aspetto fenomenologico dell'opera. Un fare creativo che vive nella consapevolezza che ogni prodotto della pittura guarda a se stessa, pronta a elaborare una grammatica linguistica valida non per ciò che può raccontare o descrivere, ma per la potenzialità espressiva degli elementi che la compongono, come il colore, il segno, il gesto ecc. Un percorso espressivo quello dell'artista toscana in forte sintonia con quanto Filiberto Menna ne La linea analitica dell'arte moderna ha ben delineando. L'importante critico romano definiva la pittura analitica come la risultanza oggettiva di un linguaggio individuale e personale che si avvale di una sintassi espressiva efficace e in grado di ripensare continuamente l'atto pittorico, poiché è proprio l'atto materiale a farsi espressione dell'individualità del singolo. Queste conoscenze hanno dato occasione a Corbinelli di sperimentare le molteplici potenzialità espressive della pittura astratta nella consapevolezza che il risultato del dipingere non può essere aprioristicamente definito, ma si viene delimitando nel processo creativo in itinere. Una pittura dunque sempre alla ricerca di un equilibrio stabile quanto definitivo: così l'artista, attraverso il costante esercizio della "pittare", promuove una graduale evoluzione del linguaggio astratto non tralasciando però le memorie storiche individuabili nell'insieme degli elementi linguistici che caratterizzano il suo operare. Partecipa quindi a un processo di riconsiderazione delle variazioni espressive del sistema pittura e a un ripensamento del contesto storico–artistico dove entrambi hanno concorso all'evoluzione della pittura stessa. Con queste premesse possiamo considerare l'opera di Corbinelli come una forma espressiva individuale che riflette su un percorso espressivo dalle molteplici problematiche. Nelle sue opere si intravvede una certa liricità compositiva, sia sotto l’aspetto puramente cromatico che in quello strutturale, comunque tale da esprimere una sua personale poeticità nel fare pittura, e con una dinamica costitutiva che non attua distinzioni primigenie tra materia e gesto, tra colore e luce: tutto si armonizza e si fa luogo della pittura; poiché "la pittura ha bisogno solo di un altrove silenzioso, perché essa è sorella del silenzio e dal silenzio è sempre accompagnata. Perché la pittura sa ciò che non sanno le parole". (C. Olivieri)