Lucia Veronesi – Fuori una gran notte di stelle

Informazioni Evento

Luogo
MURATCENTOVENTIDUE ARTE CONTEMPORANEA
Via Gioacchino Murat 122b, Bari, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato ore 17-20

Vernissage
15/10/2016

ore 19,30

Artisti
Lucia Veronesi
Generi
arte contemporanea, personale

La galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea prosegue il suo programma espositivo con” Fuori, una gran notte di stelle”, la mostra personale di Lucia Veronesi.

Comunicato stampa

La galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea prosegue il suo programma espositivo con Fuori, una gran notte di stelle, la mostra personale di Lucia Veronesi.
L’artista presenta una installazione video a due canali: stanze di casa rassicuranti e confortevoli assistono alla catastrofe che si svolge fuori dalla finestra. L’arredamento accogliente e démodé promette protezione, i tessuti sono vivaci, il camino è acceso, ma il mondo esterno si sta sgretolando: in vaste e deserte atmosfere lunari i pianeti si scontrano, la Terra rovina su sé stessa e ribalta le sue regole. Una natura violenta distrugge, trasforma e affonda. Le stanze ci proteggono in una sicurezza apparente.
Dichiara l’artista: «Fuori, un gran notte di stelle è una frase tratta da un romanzo di Iris Murdoch. Stavo lavorando al mio video, e incontrare questa frase mi ha colpito molto perché in poche parole mi restituiva immediatamente le immagini e le atmosfere delle visioni a cui stavo dando forma.
La parola “fuori” è fondamentale, perché rende chiara subito l’idea di due spazi distinti, e di un punto di osservazione dall’interno, dalla stanza che promette protezione. La “grande notte di stelle” dà l’idea di un’immagine serena, ma solo in apparenza, proprio come succede a noi che ci sentiamo sicuri guardando quel fuori, racchiusi tra le mura domestiche in cui ci sentiamo difesi dalla catastrofe. E poi la trovo una frase libera, che lascia molto all’immaginazione, la stessa l’immaginazione che mi ha guidato nella creazione di questo video».

Il video è realizzato in stop-motion, e unisce immagini, collage e pittura.

Sono presentati in mostra anche una nuova serie di piccoli dipinti su tela, stampe su carta cotone e collage dove, come nei video, il colore, lo spray, i pastelli a cera, il carboncino si stratificano, si sovrappongono come accumuli di gesti e di materia, trasformando immagini di base in visioni nuove.
L’uso di diverse tecniche caratterizza la ricerca dell’artista, che oscilla tra bidimensionale e tridimensionale, tra pittura e collage, tra installazione e fotografia.
In questo decennio, il lavoro di Lucia Veronesi ha messo alla prova l’esperienza dello spazio e la sua vivibilità. Negli anni scorsi, l’artista era affascinata dall’accumulo di oggetti, e dalle patologie di accaparramento consumistico e conservazione compulsiva, esagerati fino all’estremo, che rendono inabitabili le case e impossibile la vita.
Questa attrazione per l’accumulo si è riverberata anche in una attitudine stilistica, dove la stratificazione, l’addizione, l’amalgama di tecniche, ritagli, disegno e pittura, hanno messo in tensione le forme facendole sconfinare una nell’altra.
In questo percorso, negli anni più recenti l’artista si è inoltrata nel tema dell’irruzione, dell’invasione, dell’allagamento di ambienti domestici e naturali: in ciò la sua arte è sorprendentemente al passo con l’attuale interesse della cultura scientifica e umanistica per l’ “Antropocene”, come è stata ufficialmente definita – nel Congresso Geologico Internazionale di Città del Capo dell’agosto 2016 – la nuova era geologica che stiamo vivendo, in cui l’effetto dell’uomo sull’ambiente è preponderante su tutti gli altri e provoca reazioni incontrollabili: cosicché, la stessa spinta che edifica città, residenze stabili, avamposti, rifugi, comfort umano ha come effetto la distruzione e la catastrofe.