Luciano Ventrone – Il pittore dell’iperbole

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO CULTURALE VALLE FAUL - FONDAZIONE CARIVIT
Via Faul 22-26 01100 , Viterbo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal mercoledì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (ultimo ingresso alle 18:30).

Vernissage
25/06/2024

ore 11.30

Biglietti

intero € 8,00, ridotto € 5,00 (under 18, over 65, studenti universitari, giornalisti non accreditati, un accompagnatore
per disabile che ne richieda la necessità, guide turistiche munite di tesserino di abilitazione), gratuito (minori fino ai 6 anni, disabili,
giornalisti con tesserino ODG per servizio e accreditati almeno 24 ore prima della visita a: [email protected])

Artisti
Luciano Ventrone
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra Luciano Ventrone. Il pittore dell’iperbole, da un’idea di Vittorio Sgarbi.

Comunicato stampa

La mostra Luciano Ventrone. Il pittore dell’iperbole, da un’idea di Vittorio Sgarbi, sarà ospitata dal 26 giugno al 29 settembre
2024 negli spazi del Centro Culturale di Valle Faul a Viterbo.
«Ventrone – racconta Vittorio Sgarbi – è il pittore dell’iperbole. E iperboliche, esagerate, barocche, appunto, sono le sue opere,
piuttosto che iperrealistiche. Ventrone esagera, perfeziona il reale, anche nelle sue imperfezioni. E ci costringe a fare i conti
con immagini che non ci avrebbero, al di fuori della sua interpretazione, interessato».
Luciano Ventrone, è tra gli artisti contemporanei italiani maggiormente conosciuti a livello internazionale. Ha esposto nei più
importanti musei e gallerie del mondo e le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private.
Lavorando direttamente dalla fotografia, è in grado di cogliere dettagli non visibili all’occhio umano. Nelle sue opere crea mondi
suggestivi carichi di vissuti e emozione. La scelta dei soggetti lo lega ai grandi pittori del passato, tuttavia è la sua attenzione
per l’applicazione della pittura, il suo trattamento del colore e della luce che lo pongono tra i contemporanei.
Ventrone inizia la sua carriera artistica nei primi anni Sessanta. Sperimenta molto: passa dalle rappresentazioni geometriche
all’astrattismo, dal surrealismo alla pittura informale e all’arte programmata. La svolta arriva negli anni Ottanta quando viene
scoperto dal critico Federico Zeri che resta colpito dalle sue opere tanto da definirlo “Il Caravaggio del XX secolo". Tra i due
nasce un’amicizia molto profonda e proprio Zeri gli consiglia di dedicarsi alle nature morte. Ventrone, mosso da un incessante
bisogno di recupero della realtà oggettiva, approda così a una cifra stilistica del tutto personale orientata allo studio della natura.
Catturando sempre più dettagli che sono quasi invisibili, la interpretata attraverso una sorta di “realismo-astrattismo” che lo
rende famoso in tutto il mondo. La sua pittura è lenta, difficile, paziente, rigorosa e non riguarda la mera rappresentazione di un
oggetto, ma il colore e la luce: sono le proporzioni tra questi due elementi a dare vita e una forma all’interno dello spazio.
Il percorso espositivo include più di 30 opere a partire dal periodo astratto degli anni Sessanta fino alle più celebri e recenti
nature morte realizzate dall’artista. Un’occasione unica per ammirare dei capolavori che sorprenderanno per la ricchezza dei
dettagli.
L’esposizione, promossa dalla Città di Viterbo e dalla Fondazione Carivit, è realizzata da Contemplazioni in collaborazione
con la Fondazione Luciano Ventrone Miranda Gibilisco, ed è resa possibile grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo.