Lucio Casaroli – Tubi & Sfere
La Società Umanitaria ospita, nello storico Chiostro della Glicine a Milano, la personale “Lucio Casaroli. Tubi & Sfere e altri scatti modificati”.
Comunicato stampa
La Società Umanitaria ospita, nello storico Chiostro della Glicine a Milano, la personale “Lucio Casaroli. Tubi & Sfere e altri scatti modificati”, in mostra dal 5 al 18 giugno.
Quaranta opere di diverse dimensioni avvicinano il visitatore alla creatività e alle tematiche care a Lucio Casaroli. L’artista si esprime tramite rielaborazioni fotografiche in cui sono riprodotti oggetti legati al quotidiano, che attraverso accumulazioni, moltiplicazioni e inserimenti conducono a un mondo fantastico, a equilibri formali che si riflettono nella sfera interiore.
Particolare attenzione è rivolta al cosmo e al microcosmo, come illustrato nel Ciclo della cosmologia, di cui fanno parte Alba degli Atomi e Multiuniverso, ma anche alla natura, protagonista di numerosi lavori fra cui i suggestivi Corallo blu e La sorgente.
Nei lavori di Casaroli è insita la necessità di espandere la propria percezione tramite punti di vista alternativi e di donarli agli altri in una restituzione che scaturisce in un colloquio originale e stimolante.
Lucio Casaroli nasce a Milano nel 1949 e dalla metà degli anni ottanta manifesta la sua creatività, oltre che nell’ambito professionale di consulente matematico e statistico, anche nell’espressione artistica legata al mondo dei numeri e del fantastico.
Determinante nel suo percorso è l’incontro con Luciano Lattanzi di Ferrara, pittore semantico, massimo rappresentante del movimento dell’Ornamentica e capostipite della scuola dello Schematismo italiano, che gli apre nuovi orizzonti facendogli intuire come eventi, fenomeni, e persino sentimenti possano essere rappresentabili con uno schema grafico.
In questa fase legata anche alla digital art, la macchina fotografica e il computer diventano gli strumenti fondamentali per l’espressione artistica di Casaroli.
L’Ornamentica, caratterizzata dalla ripetizione e accumulazione di elementi simmetrici, viene ripresa dall’artista, che la personalizza attraverso la distorsione, la rotazione, la traslazione del modulo grafico e della sua ripetizione ossessiva. L’uniformità apparente nasconde una molteplicità di soggetti sottilmente differenti tra loro.
Si tratta di creazioni in cui la trasformazione risulta fondamentale per poter trasmettere la condizione della mente e la sua evoluzione legata al mondo del fantastico: Lucio Casaroli dal reale giunge all’irreale. Queste opere costituiscono un nuovo universo equilibrato, in cui ogni persona può ritrovare la propria forma-pensiero, il proprio viaggio onirico.
In mostra, le rielaborazioni fotografiche su tela, rappresentano vari temi e vari mondi, e inducono l’osservatore a utilizzare un meccanismo di lettura in evoluzione verso la più totale libertà, nell’identificazione di schemi e oggetti che appaiono nell’opera finita. Un meccanismo ludico, ma anche una necessità, una filosofia che conduce a stabilire un contatto tra l’artista e il pubblico, tra il mondo interiore e quello esteriore, stimolando a nuove riflessioni e a nuovi dialoghi.