Lucrezia de Fazio – Sketchbook
Lucrezia utilizza se stessa come diario, come strumento di analisi per documentare il rapporto tra conscio e subconscio.
Comunicato stampa
Il titolo dato a questa prima personale dell’artista è “Sketchbook”, come “piccolo libro utilizzato per appunti o disegni”. Lucrezia utilizza se stessa come diario, come strumento di analisi per documentare il rapporto tra conscio e subconscio. Mani, occhi, bocca sono singoli individui, estrapolati dalla realtà per diventare soggetti unici e totali. Corpo come osservazione dell’intimità, che si ribalta e specchia nei video e fotogrammi, scomponendosi o duplicandosi. Le composizioni di Lucrezia sono primordiali, dirette, dove sequenze video, luci e suoni coesistono dando vita a installazioni multisensoriali.
“Sketchbook” racconta il processo artistico che tace dietro ad un pensiero. Priva d’inizio o fine, la direzione di un’idea è circolare, in continuo movimento. E’ dietro alla ricerca, alla sperimentazione che si nasconde la performance artistica, l’opera. L’evoluzione della forma, che nel caso di Lucrezia ha radici nella scultura e nella trasformazione della materia, sperimenta diversi medium: il disegno, la fotografia, il video. Un viaggio attraverso il quale l’artista ci conduce da stabile realtà a chimera.
Lucrezia de Fazio nasce a Roma nel 1993. Dopo aver conseguito gli studi in scultura presso la Rome University of Fine Arts decide di proseguire il suo percorso di ricerca a Londra, iscrivendosi al master in fotografia presso la Central Saint Martins.