Ludmilla Radchenko – Pop Food
Il suo percorso, dai tratti pieni di vitalità, la conduce fino al Pop Realism, corrente artistica che si pone come naturale evoluzione della Pop Art; un passo obbligato per chi, come Ludmilla, concentra la propria attenzione sulle dinamiche della società contemporanea, sui suoi problemi e le sue contraddizioni intrinseche, tematiche che non possono più essere affrontate con la mera riproduzione seriale dei prodotti commerciali e con la raffigurazione dell’aspetto superficiale del consumismo occidentale.
Comunicato stampa
Sarà inaugurata martedì 10 aprile, alle 19.00, la mostra dedicata dalla Castelli Gallery a Ludmilla Radchenko, giovane artista poliedrica che recentemente ha riconosciuto nella pittura la forma artistica ideale per dare libero sfogo alla propria creatività ma anche e soprattutto per rappresentare la propria visione del mondo.
Il suo percorso, dai tratti pieni di vitalità, la conduce fino al Pop Realism, corrente artistica che si pone come naturale evoluzione della Pop Art; un passo obbligato per chi, come Ludmilla, concentra la propria attenzione sulle dinamiche della società contemporanea, sui suoi problemi e le sue contraddizioni intrinseche, tematiche che non possono più essere affrontate con la mera riproduzione seriale dei prodotti commerciali e con la raffigurazione dell'aspetto superficiale del consumismo occidentale.
Il Pop Realism si nutre di vita reale, intrisa di riflessioni, in un mondo in continuo cambiamento che ha bisogno di certezze e forse tenta di ritrovare se stesso rallentando lo sguardo sui dettagli, nonostante la frenesia della vita quotidiana.
Quella di Radchenko è un arte urlata, dai colori accesi, che analizza con spirito critico e ironico al tempo stesso icone, drammi, percorsi di vita, successi e speranze comuni. Visioni che poi si fondono tra loro, creando collage di vita fortemente destabilizzanti, giocati su contrasti visivi e metalinguistici che travolgono lo spettatore trasportandolo in un dinamico viaggio sensoriale fatto di spunti e considerazioni personali.
Animata da una lucida irrequietezza e da una vivace curiosità, l'artista impiega ogni mezzo per manifestare il proprio messaggio, dalla macchina fotografica alla grafica computerizzata, a materiali industriali come pellicole trasparenti su cui, in seguito, interviene con resine acriliche e colori stesi a pennello. Tradizione e modernità creano all'interno dei suoi dipinti un insolito connubio, foriero di dubbi esistenziali ma, sul piano esclusivamente visivo, armonioso e seducente.
LUDMILLA RADCHENKO nasce l'11 novembre 1978 a Omsk in Siberia, dove si diploma in Fashion Design nel 1999. Nello stesso anno approda in Italia, dove lavora come modella, show-girl e attrice fino al 2008. Nel 2009, dopo un corso alla New York Film Academy negli USA, Ludmilla decide di dedicarsi totalmente alla sua più grande passione: la pittura. Dopo il concorso internazionale di pittura Gemlucart di Monaco inizia la sua collaborazione con l'Opera Gallery, una delle undici omonime gallerie presenti in tutto il mondo. Da dicembre 2010 è nelle librerie Feltrinelli il suo primo catalogo: 'POWER POP' edito da Skira, con la critica di Fortunato D'Amico curatore ufficiale. Ludmilla realizza un quadro su commissione per il campione di moto GP Jorge Lorenzo, nel settembre 2011 il cantante Jamiroquai autografa un'opera della pittrice e ne detiene una per sé. L'arte di Ludmilla non si limita alla tela, ma varca ambiti come il design, con personalizzazione degli spazi e degli arredi, da qui nascono collaborazioni con Woog e Fiorucci, crea una linea di foulards con stampe d'arte, tocca campi come la gastronomia con la customizzazione di bottiglie di vino Franciacorta rivestite di Pop. A novembre 2011 produce il primo video-arte 'Woman Been'. L'arte di Ludmilla viaggia da Milano, Venezia, Monaco, New York, fino ad approdare alla Biennale di Viterbo e Torino.