Ludmilla Radchenko – Pop Up

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO MONFERRATO
Via San Lorenzo 21, Alessandria, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
27/04/2012

ore 19

Contatti
Email: federica.a@sabrinaraffaghello.com
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Città di Alessandria

Artisti
Ludmilla Radchenko
Curatori
Sabrina Raffaghello, Raffaella Caruso
Generi
arte contemporanea, personale

Pop il linguaggio usato, ricco di colori, stratificazioni, rimandi al mondo dei media e della pubblicità. E’ il mondo da cui l’autrice è stata investita al suo arrivo…qual è dunque la novità? Lungi da riproporre come nella tradizione “classica” del pop l’oggetto in maniera iperbolica ed ossessiva, la Radchenko lo carica di contenuti sociali in aperta denuncia con un suo uso strumentale e strumentalizzante.

Comunicato stampa

Due le iniziative che vedono la Radchenko protagonista ad Alessandria. “Pop Up” a Palazzo Monferrato, con inaugurazione venerdì 27 aprile ore 19 e “Woman Been” presso le Sale d'Arte e la Biblioteca Civica Francesca Calvo di Alessandria, con inaugurazione sabato 28 aprile.
Pur essendo l'ultimo ciclo pittorico prodotto dalla Radchenko, le opere di “Woman been” costituiscono una sorta di viatico alla sua azione pittorica: “pensate a come vorreste essere e a come, invece, non vorreste vedervi”. La Radchenko dunque si interroga e ci interroga sul ruolo effettivo della donna nella società e su quegli stereotipi che ahimè sono proprio le donne talvolta le prime ad accettare. A corredo dell'esposizione poi un suggestivo video. Una sorta invece di antologica -a dispetto della giovane età dell'autrice- quella presentata a Palazzo Monferrato: pop il linguaggio usato, ricco di colori, stratificazioni, rimandi al mondo dei media e della pubblicità. E' il mondo da cui l'autrice è stata investita al suo arrivo...qual è dunque la novità? Lungi da riproporre come nella tradizione “classica” del pop l'oggetto in maniera iperbolica ed ossessiva, la Radchenko lo carica di contenuti sociali in aperta denuncia con un suo uso strumentale e strumentalizzante. Ecco dunque God, save my shoes, opera già presente in Biennale dove ambite e modaiole scarpe da ginnastica indossate dalla Venere del Botticelli hanno come sfondo di un improbabile shooting fotografico la gigantografia del permesso di soggiorno, sogno di tante ragazze da un ben diverso destino... Ecco la scanzonata Pippicalzelunghe di Save the Planet a denunciare piaghe quali la pedofilia...Ed ancora il mondo delle Icone...insomma allo spettatore verranno offerti attraverso la gradevolezza del colore e del sapiente impasto di più tecniche compositive innumerevoli chiavi di lettura. Un invito dunque ad una lettura profonda di tutti quegli input visivi da cui siamo bombardati.