Lugi Comencini – Italia 1945-1948
Da gennaio a dicembre 2017 si svolgerà Cineteca70, l’evento celebrativo per i primi 70 anni di Fondazione Cineteca Italiana (1947 – 2017), la prima Cineteca d’Italia, fondata da Luigi Comencini e Alberto Lattuada nel 1947.
Comunicato stampa
CINETECA 70
1947-2017 I PRIMI 70 ANNI DELLA CINETECA DI MILANO
L’EVENTO INAUGURALE:
mostra fotografica
LUIGI COMENCINI
ITALIA 1945 – 1948
Da gennaio a dicembre 2017 si svolgerà Cineteca70, l’evento celebrativo per i primi 70 anni di Fondazione Cineteca Italiana (1947 – 2017), la prima Cineteca d’Italia, fondata da Luigi Comencini e Alberto Lattuada nel 1947.
L’iniziativa è organizzata da Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con MIBACT – Direzione Generale Cinema e Comune di Milano, con il Patrocinio di Regione Lombardia e sostenuta da SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori.
La Cineteca desidera condividere con i milanesi, e non solo, un compleanno lungo un anno, punteggiando tutto il 2017 di una nutrita serie di iniziative, scandite dal riferimento al numero 7 e 70, attraverso rassegne filmiche, mostre e percorsi museali, iniziative editoriali, campus a tema cinematografico, convegni ed eventi che celebreranno con modalità innovative e creative i primi 70 anni dell’istituzione.
Dal 15 dicembre 2016 al 15 febbraio 2017 le più belle foto realizzate da Luigi Comencini, saranno esposte nel foyer di Spazio Oberdan in occasione del centenario della sua nascita (1916) e come evento inaugurale di Cineteca 70.
Una mostra itinerante che vede protagonista il fondatore della Cineteca di Milano Luigi Comencini, che dopo aver toccato Roma (Festa del Cinema), Salò (Palazzo del Municipio) e Lugano (Cinema Lux), sarà finalmente esposte anche a Milano.
Domenica 18 dicembre 2016, dopo la proiezione (ore 16, ingresso libero) del film Comencini Amore e Fantasia – Gli invisibili grandi attori che hanno dato voce al cinema di Luigi Comencini, una divertente cavalcata antologica attraverso le voci dei film del grande regista, realizzata da Franco Longobardi, la curatrice della mostra Giovanna Calvenzi sarà presente nel foyer di Spazio Oberdan per un’introduzione al percorso espositivo.
Forse non tutti sanno che, prima di dedicarsi professionalmente al cinema, dopo la laurea in architettura Comencini è stato fotoreporter e critico di cinema di notevole statura, per Domus, Casabella, Corrente, Tempo Illustrato, l’Avanti.
Il suo talento di fotografo è passato in sordina, oscurato da quello successivo per l’immagine in movimento. Ci è parso giusto quindi dargli il meritato risalto, presentando anche a Milano, nel centennale della nascita, i 52 scatti in b/n recuperati grazie alla donazione di 2 album originali da un erede di Ferdinando Ballo, che fu tra i soci fondatori della Cineteca.
Scattate prevalentemente nella campagna lombarda e collocabili tra il 1945 e il 1948 e ristampate in alta definizione, queste immagini dal sapore neorealista raccontano senza retorica, con discrezione e rispetto verso i soggetti ripresi, un mondo scomparso, una geografia dei luoghi del quotidiano e dei mestieri, ed esprimono l’empatia del futuro regista verso i personaggi, specialmente quelli più semplici e indifesi e i prediletti bambini, che ritroveremo più tardi nel suo cinema.
Stralciamo da alcuni interventi contenuti nel catalogo pubblicato da Humboldt Books in occasione dell’esposizione delle foto all’Auditorium Parco della Musica di Roma: “….Luigi cerca sempre l’attimo di distrazione, l’incanto dell’inconsapevolezza. I bambini per questo sono soggetti privilegiati, più facilmente degli adulti si perdono in fantasie. Ci sono fotografi che dilatano con lo scatto la realtà e altri che fermano l’attimo fuggente. Mi sembra che mio padre fotografo appartenga a quest’ultima specie. Non vuole mai calcare la mano, scoprire lati nascosti, sviscerare fondi oscuri, cerca la sintesi di un piccolo gesto fermato per sempre che ci rivela l’umano. E in questa scelta è già il regista che diventerà” (Cristina Comencini)
“…Spesso si dimentica qual è la radice dell’uomo che verrà ricordato come ‘il regista dei bambini’, il maestro della commedia all’italiana, lo sperimentatore dei generi e delle forme del racconto. Ma Luigi Comencini è prima di tutto un lombardo degli anni Dieci, un erede della morale calvinista, un uomo di principi che, accostandosi alla realtà, cerca di intercettarne i valori oltre l’immediatezza visibile” (Giorgio Gosetti)
Scrive Antonio Monda, Direttore Artistico della Festa del Cinema di Roma: “Ciò che colpisce non è solo il gusto raffinato e a volte sorprendentemente rarefatto dell’inquadratura, ma l’approccio sobrio e delicato nei confronti dei personaggi ritratti: Comencini ama gli uomini e le donne che immortala, e riesce a intuirne la storia”.
Il catalogo della mostra di fotografie di Luigi Comencini, disponibile presso la biglietteria di Spazio Oberdan, è stato editato da Humboldt Books e contiene testi di Antonio Monda, Cristina Comencini, Giorgio Gosetti, Mario Sesti, Giovanna Calvenzi, Matteo Pavesi.