Luigi Ballario – Intimacy
Intimacy, perché è dell’intimità che le fotografie di Luigi Ballario parlano. Il volto spesso nascosto del ritrattato pone chi osserva a interrogarsi, inevitabilmente, sulla sua identità e sulla situazione raffigurata nello scatto.
Comunicato stampa
Luigi Ballario nei suoi lavori compie una ricerca attenta e meticolosa dello strumento fotografico. Gli scatti, realizzati con un banco ottico costruito artigianalmente, entrano con sguardo attento all’interno di situazioni che sembrano rubate; in realtà sono il frutto di pose più o meno lunghe, in cui il corpo di chi è ritratto si deve confrontare non solo con la propria nudità, ma anche con la tensione dei propri muscoli, fermati in pose che, seppur naturali, con il protrarsi del tempo, divengono di difficile tenuta.
Intimacy dunque, perché è dell’intimità che le fotografie di Luigi Ballario parlano. Il volto spesso nascosto del ritrattato pone chi osserva a interrogarsi, inevitabilmente, sulla sua identità e sulla situazione raffigurata nello scatto.
Nelle immagini presentate lo sguardo viene catturato e si focalizza a scrutare la scena dal sapore sospeso, accentuato anche dalla tecnica fotografica che Luigi Ballario ha adottato e che ha reso il suo linguaggio artistico così particolare. Le sue fotografie, che tanto ricordano e rievocano il gusto del pittorialismo della fine del XIX secolo, sono però il riflesso di un’indagine molto personale.
La serie dei lavori presentati a La Corte Arte Contemporanea è solo una parte di un percorso di una ricerca artistica molto più ampia, di cui, Ballario, seppur giovanissimo, sembra avere già padronanza.