Luis Cobelo – Te amo
Mostra fotografica
Comunicato stampa
Église è lieta di presentare Te amo la mostra fotografica che si inaugura venerdì 13 ottobre alle ore 19.00 e introdotta, alle 17.30, dalla presentazione dell’omonimo libro del fotografo e artista visivo venezuelano Luis Cobelo, in dialogo con Iole Carollo, Michele Cometa e Cristina Costanzo.
Il talk e la mostra “Te amo” sono focalizzati sull’indagine di Luis Cobelo dedica da diversi anni alla cultura latinoamericana ed è recentemente confluita nel suo libro autopubblicato nel 2023 “Te amo”, un’originale forma ibrida in cui sfera verbale e visuale si incontrano grazie al fotoromanzo e non solo.
La presentazione del libro “Te amo” è inserita tra le attività del PRIN 2020 “Fototesti. Retoriche, poetiche e aspetti cognitivi”, ed è promossa all’interno del ciclo Tableau vivant, formula ideata da Église che prevede un’esperienza partecipativa, durante la quale autori e autrici condividono i loro progetti fotografici con il pubblico presente attorno a un tavolo, arricchito da fotografie, porzioni di libri e oggetti per immergersi nel vivo dei progetti in un’atmosfera conviviale in cui discutere le tematiche sviluppate dagli autori e rispondere alle domande dei partecipanti.
Luis Cobelo riflette su quanto negli anni '60, '70 e '80 la fotonovela abbia segnato profondamente la società latinoamericana, soprattutto in Messico, dove è stata un prodotto culturale di produzione popolare di massa, importato ed esportato. Molte delle storie - scritte da uomini e donne - rappresentate nelle fotonovelas hanno una struttura conservatrice cattolica, patriarcale, maschilista, classista e sessista, carica di immensa intensità. L'influenza della fotonovela è stata multigenerazionale, portando frammenti del suo impatto fino al presente. Cobelo si chiede quale sia l'origine di questi temi, e nei fotoromanzi si trova parte della risposta. Nella narrazione della fotonovela non c'è una trama complessa. Si inizia in modo schietto, si presentano gli argomenti - quasi sempre legati all'amore o all'innamoramento - e poi si arriva al dramma, che nasce dalla gelosia, dal tradimento o da qualche altra manifestazione emotiva traboccante. Si naviga tra tragedie che coinvolgono il crimine, la droga, l'infedeltà, la violenza generalizzata, l'abuso fisico e psicologico, e alla fine si arriva a un finale tragico (morte o esilio) o felice (matrimonio o bacio). I dialoghi e le azioni aggressive e spesso violente di una fotonovela tendono a passare inosservati a causa dell'uso di rappresentazioni fotografiche ipersessualizzate del corpo femminile, quasi sempre drammatiche e misogine, generando una distrazione forse intenzionale dal nucleo della storia. Sebbene ci sia stata un'evoluzione positiva nella società per sradicare queste azioni dannose, purtroppo esse esistono ancora sia in modo sottile che molto diretto nei campi dei media, della pubblicità e dei social media. Attraverso l'appropriazione di immagini tratte da queste fotonovelas, insieme a fotografie realizzate in Messico e in altri luoghi dell'America Latina, l’idea di Luis Cobelo è di riformulare i testi insieme ai montaggi, in modo che funzionino come spazi di dubbio e che gli spettatori riflettano sugli scenari mostrati, in modo libero da pregiudizi. "Te Amo" invita a pensare e a contribuire a una sana discussione e a uno scambio di idee. Non è una fotonovela fatta in modo classico con le sue strutture previste. È invece una proposta ampia in cui si invita a riflettere attraverso l'ironia, l'umorismo nero e il sarcasmo, - il tutto con sufficiente serietà - aprendo una porta su un mondo parallelo in cui l'ambientazione tragica della novela e il dramma umano sono legati al modo in cui viviamo le relazioni e l'amore, mescolati in un'unica visione. La mia intenzione, personale e come artista, è quella di suggerire sottilmente di aprire lo sguardo e la prospettiva, senza fornire una lezione esplicita.