Luisa Elia – Souvenir

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO PAEPA
via Alberto mario 28 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lun. - ven. 10,00 / 12,30 - 15,30 / 19,00 - sabato su appuntamento

Vernissage
27/09/2019

ore 18,30

Artisti
Luisa Elia
Curatori
Arianna Baldoni
Generi
arte contemporanea, personale

Un progetto espositivo curato da Arianna Baldoni che ripercorre l’ormai quarantennale lavoro di ricerca dell’artista.

Comunicato stampa

Dal 27 settembre all’11 novembre 2019, presso lo Spazio PAePA di Milano, diretto da Giuliano e Nunzia Papalini, va in scena una personale della scultrice Luisa Elia. Un progetto espositivo curato da Arianna Baldoni che ripercorre l’ormai quarantennale lavoro di ricerca dell’artista. La mostra offre una visione affascinante del suo universo poetico creato da costruzioni nel vuoto, in sabbia e pomice o terra di campagna, appartenenti ai suoi cicli Souvenir senza grazie e In fieri. Il processo che porta alla creazione di queste astrazioni geometriche ed enigmatiche, secondo la definizione della stessa artista, è l’elemento fondativo di tutta la sua poetica. Le altre sculture, che fanno parte della mostra, in gomma e pigmenti, hanno origine da un procedimento che Luisa Elia definisce alchemico. In Passi di/versi, 7 Gomme aggregate, e nel trittico in bronzo, due sue liriche composte a fine anni Ottanta, si integrano con le opere.
La ricerca della scultrice, che analizza prevalentemente il vuoto e lo spazio, traendo sempre spunto da un mondo in cui idee e cultura interagiscono indissolubilmente, si è avvalsa della collaborazione di Musei, come la Gallery Tom di Tokyo, e di critici, poeti e artisti, tra i quali: Achille Bonito Oliva, Pierre Restany, Dario Bellezza, Luciano Fabro.
Arianna Baldoni, nella sua intervista all’artista, pubblicata sul catalogo che accompagna la mostra, relaziona alcune sue opere come la serie di Gomme 2009 alle ricerche degli anni Sessanta e Settanta di figure come Eva Hesse, Lynda Benglis, Louise Bourgeois, Lee Bontecou, nelle quali sono predominati temi come l’intimità, il dolore, la sessualità, toccando anche argomentazioni socio-politiche tra cui la condizione femminile.

Luisa Elia, nata a Lecce nel 1960, vive a Milano dal 1987. Ha conseguito studi umanistici e si è laureata in Lettere Moderne e Storia dell'Arte. Dal 1973 al 1980 ha iniziato a creare le sue prime sculture presso lo studio di uno statuario leccese, e a coltivare la sua passione per l'arte e la poesia. Ha frequentato poeti, artisti, critici d'arte, tra i quali: Dario Bellezza, Carmelo Bene, Bruno Brancher, Carmen Gregotti, Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa, Pierre Restany, Achille Bonito Oliva, e partecipato a numerose mostre nazionali e internazionali, tra le quali: Il Festival dei due Mondi a Spoleto (1991), con direzione artistica di Achille Bonito Oliva; Art & Tabac, Museo del tabacco a Vienna/Amsterdam (1995) Bruxelles, Tel Aviv (2016), con direzione artistica di Pierre Restany; The bride to peace, Pippa Bacca, a cura della Fondazione Piero Manzoni, Istanbul (2008); Biennale di Venezia (2011), a cura di Gaspare Luigi Marcone; L'altra metà della scultura, Museo Francesco Messina, a cura di Maria Fratelli, testo di Leonardo Merlini, Milano (2016); In principio è la terra, Forte di Gavi-Libarna, a cura di Matteo Galbiati e Kevin McManus (2016). Tra le sue personali si segnalano: Mundi Identitas Castello Carlo V Lecce, a cura dell'associazione culturale Salvatore Calabrese (2017); Luisa Elia: cielo e terra madre, Sculture di sale e di terra, Villa Cernigliaro, Sordevolo, a cura di Nicoletta Pallini (2015); Seasons, Galleria Raffaella De Chirico, Torino (2015); Nuove sculture, Il triangolo nero, a cura di Gianni Baretta, Alessandria (2011); Alfabetagommadelta, Spaziotemporaneo, a cura di Claudio Cerritelli, Milano (2010); Spazi Paralleli: Elia/Fonticoli, Spaziotemporaneo, a cura di Angela Madesani, Milano (2008); Luisa Elia, Gallery Saoh, a cura di Harue Murayama, Tokyo (1996); La Casa, Gallery Tom Museum, a cura di Harue Murayama, Tokyo (1996); Luisa Elia Opere, a cura di Ilderosa Laudisa , testi di Dario Bellezza, Luisa Elia, Ilderosa Laudisa, Pierre Restany, Castello Carlo V Lecce (1996); Opere Novae, a cura di James Rivière, MicroBrera Gallery Milano (1994); Tascabili Elia, Castello di Belgioioso, a cura di Guido Spaini, testo di Dario Bellezza (1992); Puzzling room, D’Ars Milano (1984).

La mostra è accompagnata da una pubblicazione con una intervista all’artista della curatrice (edizioni Quaderni PAePA).