Luisa Lambri

Informazioni Evento

il progetto di Luisa Lambri ideato per l’occasione per mezzo del dialogo tra alcune sue fotografie e la loro disposizione organica nello spazio.

Comunicato stampa

Base / Progetti per l'arte presenta venerdì 7 giugno 2024, dalle ore 17:00 alle ore 20:00, il progetto di Luisa Lambri ideato per l’occasione per mezzo del dialogo tra alcune sue fotografie e la loro disposizione organica nello spazio. Il risultato è fornire un nuovo stato d’animo allo spettatore con cui analizzare la sua relazione con i dettagli di quella architettura, ma anche con la sua storia. Tale approccio è il metodo scelto dall’artista per dare vita ad un omaggio, delicato e non retorico, all’identità di Base – spazio non profit fondato a Firenze nel 1998 – la cui essenza è quella di essere un luogo democratico di artisti che invitano altri artisti.

Luisa Lambri nel pensare la sua mostra per lo spazio no profit di Base a Firenze – che compie 26 anni di attività – ha tenuto a precisare, dopo il suo sopralluogo: riesco a capire cosa fare solo dopo che ho visto di persona lo spazio, perché il mio lavoro nasce sempre dal rapporto tra le fotografie e lo spazio. In particolare nel caso di Base mi ha colpito l’aspetto monastico della sua architettura. La scelta su quali fotografie utilizzare come mezzo di riattivazione della percezione dell’architettura espositiva in questione è ricaduta su alcune immagini riferite a contesti molto differenti tra loro, ma che hanno in comune non la smaterializzazione dei luoghi che l’artista ha incontrato nel corso della sua lunga carriera, bensì la materializzazione della luce e dell’aria che li abitano e animano. La mostra è una riflessione su come può essere ripensata e concepita l’eredità della filosofia e dell’estetica modernista, oggi in un mondo globale e iper-connesso, ma anche quello del dialogo tra arte e società.

Luisa Lambri, parallelamente alla mostra che realizza nello spazio non profit di Base / progetti per l’arte, terrà nei giorni precedenti un workshop, dal titolo Luce e Spazio, con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze legato ai temi del suo modo di confrontarsi con l’arte, la fotografia e l’architettura. Il workshop vedrà una restituzione finale del processo realizzato con gli studenti il Venerdì 7 maggio alle ore 16,00 alla Casa del Popolo di Via San Niccolò.

Luisa Lambri (Como, 1969; vive e lavora a Milano) è un’artista che utilizza il medium fotografico per rappresentare la densità del vuoto, della luce, della storia dei luoghi e dell’esperienza inedita tra osservatore e contesto abitato. I soggetti delle sue immagini – finestre viste da varie angolazioni e sempre come punto di incontro tra un fuori e un dentro, ma anche frammenti di architettura, elementi naturali, frammenti di architetture moderniste – sono utilizzate come un mezzo per attivare una riflessione più ampia sul concetto del guardare. Ogni nuovo luogo che accoglie una sua installazione presenta qualità uniche con le quali l’artista interagisce, rendendo ogni progetto un’opera site-specific. Le opere di Lambri non sono mai installate indipendentemente dalla struttura che le ospita. Il suo lavoro è stato esposto alla Quadriennale di Roma (2020 e 2005), alla Triennale di Cleveland (2018), alla Biennale di Architettura di Chicago (2017), alla Biennale di Liverpool (2010) e alla Biennale di Venezia Architettura 2010 e 2004, ma anche alla Biennale di Venezia Arte del 2003 e del 1999. La sua partecipazione alla Biennale del 1999 – con una serie fotografica e un film dal titolo Untitled (Soli-Trac Series) - le valse il Leone d'Oro come miglior padiglione nazionale, insieme ad altre 4 artiste italiane. Le hanno dedicato mostre personali l’Esprit Nouveau per Arte Fiera, Bologna (2024) e il Pac di Milano (2021), il Met Breuer di New York (2017) e l’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston (2012), l’Hammer Museum di Los Angeles (2010), il Baltimore Museum of Art (2007), la Menil Collection di Houston (2004) e Kettle’s Yard di Cambridge (2000). Le sue opere sono state esposte in numerose collettive, tra le tante sono da citare quelle al MARCO di Monterrey in Messico (2023), all’Hayward Gallery di Londra (2020), al Carnegie Museum of Art di Pittsburgh (2019 e 2006), alla Tate Modern di Londra (2018), al Museum of Contemporary Art di Chicago (2009). Inoltre, il lavoro di Lambri è incluso in diverse collezioni, tra le quali il Museum of Modern Art di San Francisco, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il Solomon Guggenheim Museum di New York, il Baltimore Museum of Art di Baltimora, il Contemporary Art Center Inhotim in Brasile e al 21st Century Museum of Contemporary Art, Kanazawa in Giappone. Le sue opere in Italia sono presenti nelle collezioni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte di Torino, della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, del MAXXI di Roma e del Museo d’Arte Moderna di Bologna.

BASE / Progetti per l’arte è un’idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell’arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di presentare a Firenze alcuni aspetti, tra i più interessanti dell’arte del duemila. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l’arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Vittorio Cavallini, Yuki Ichihashi, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori, Enrico Vezzi. Fino adesso si sono tenute a BASE mostre di Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov e Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Kogler, Carsten Nicolai, Surasi Kusulwong, Franz West, Tino Sehgal, Nico Dockx, Grazia Toderi, Armin Linke, Davide Bertocchi, Pierre Bismuth, Olivier Mosset, Stefano Arienti, Erwin Wurm, Thomas Bayrle, Hans Schabus, Maurizio Mochetti, Lawrence Weiner, BASETALKS(!) (Gum Studio, Brown Project Space, 26cc, Sottobosco, Trastevere 259), Amedeo Martegani, Gianni Caravaggio, Piero Golia, David Tremlett, Franco Vaccari, RADICALTOOLS (UFO, Gianni Pettena, Archizoom, Zziggurat, Remo Buti, 9999, Superstudio), Koo Jeong-A, Christian Jankowski, Giuseppe Gabellone, Martin Creed, Ken Lum, BASEOPEN (Margherita Moscardini, Francesco Fonassi, Giuseppe Stampone, Giulio Delvé, Gaia Geraci, Marcello Spada, Jacopo Miliani, Riccardo Giacconi, Jaya Cozzani/Marco Andrea Magni/Agostino Osio), Jirí Kovanda, Nicole Miller, Luca Trevisani, Richard Long, Roman Ondak, Ryan Gander, Gerhard Merz, Ian Kiaer, vedovamazzei, Karin Sander, Francesco Arena, Michael Snow, Cesare Viel, Patrick Tuttofuoco, Jose Dávila, Deimantas Narkevičius, Francesco Iodice, Pavel Büchler, Mircea Cantor, Loris Gréaud, Ceal Floyer, Runo Lagomarsino, Christane Löhr, Mario Dellavedova che hanno presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE. Prossime mostre: Stephen Willats, Mai-Thu Perret, Dara Birnbaum, Simon Fujiwara, Rosa Barba, Gabriel Kuri, Saadane Afif, Cerith Wyn Evans ....

BASE / Progetti per l’arte, Via di San Niccolò 18r, 50125 Firenze, è uno spazio non profit la cui attività, coordinata da Lorenzo Bruni, è promossa e sostenuta dagli artisti fondatori con il contributo della Regione Toscana, della Città Metropolitana di Firenze, del Comune di Firenze e dell’Associazione BASExBASE.