Luisa Longo – Sinestetica
Sinestetica, l’esposizione che vede le opere della fiber artist Luisa Longo, pittrice attiva nel campo della fiber art con alle spalle numerose esposizioni di rilievo, farsi materia tangibile e tradursi in musica.
Comunicato stampa
In occasione di Artissima, la fiera internazionale d'Arte Contemporanea di Torino, avrà luogo una mostra che coinvolge tutti i sensi, rendendo il visitatore partecipe di un’esperienza a tutto tondo in cui l’arte si vede, si tocca, si ascolta.
Si tratta di Sinestetica, l’esposizione che vede le opere della fiber artist Luisa Longo, pittrice attiva nel campo della fiber art con alle spalle numerose esposizioni di rilievo, farsi materia tangibile e tradursi in musica.
La mostra prende il nome dalla sinestesia ovvero quel fenomeno in cui uno stimolo uditivo, olfattivo, tattile o visivo (ad esempio il guardare un colore) provoca una reazione netta e intensa di un altro senso (ad esempio percepire un suono).
Le opere: fiber art, arte da guardare e toccare
Nella cornice del seicentesco Castello del Valentino, patrimonio Unesco dell’Umanità, la mostra esporrà i lavori di Luisa Longo, realizzati fra il 2017 e il 2018.
29 opere di grande formato -2 x 1,5 metri- e medie dimensioni -122 cm x 80 cm- su organza impalpabile, creano un gioco di riflessi di luce e trasparenze, cui fa da contrappunto uno stile pittorico denso, materico. Il supporto scelto dall'artista è un'organza sottile che si presta a particolari effetti di riflessione e di velatura della luce naturale; la stoffa viene trattata con tecnica mista e vengono applicati colori che accentuano effetti di iridescenza e sfumature cromatiche.
Le opere raffigurano architetture urbane, luoghi remoti, modernissimi ma persi nel tempo, strutture maestose e dinamiche, animate da un'energia interna, da un impulso vitale.
Lontana dal rappresentare fedelmente e realisticamente l’opera architettonica, Longo la rilegge con un codice personale che la rende materia dinamica, cui la luce e i riflessi dell’organza donano nuova energia.
Al centro dell’ampia sala seicentesca con vista sul Po, si trova la grande tela Notturno, di 2 x 2,40 metri, punto di incontro ideale, concettuale dell’esperienza tattile, visiva e sonora.
La creazione musicale: arte da ascoltare
Artissima, Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, compie 25 anni e festeggia con la creazione della sezione Sounds, dedicata a progetti di sound art, proprio a segnare la rilevanza che l'esperienza sonora ha assunto nel corso del tempo all'interno del panorama artistico contemporaneo, guadagnando un ruolo centrale in numerose ricerche, grazie alla sua potente capacità di trascendere e scardinare le logiche dell’arte per come la conosciamo, visibile, tangibile e di evocare immaginari. Oggi viene usato in molteplici sperimentazioni e in ambiti differenti proprio per trasformare lo spazio e la sua percezione, per riattivare ricordi, per liberare l’immaginazione, per evocare una realtà incorporea, sempre mutevole.
Per l’occasione la mostra “Sinestetica” vede la traduzione delle opere di fiber art di Luisa Longo in componimento musicale, grazie all’intervento dal vivo di Katrine Grarup Elbo, compositrice danese che darà vita ad una performance musicale dall'atmosfera evocativa e minimalistica a partire dalle suggestioni che le opere di Longo evocano in lei. La musicista utilizzerà un violino, che suonerà dal vivo, per interpretare musicalmente le emozioni create dalle opere di Longo, rielaborando il suono dello strumento con dei dispositivi elettronici.
La mostra offre un nuovo modo di venire in contatto con l’arte, dal momento che trasforma la semplice visita di una mostra in un’esperienza immersiva nell’arte, da guardare, toccare, ascoltare, in cui la luce, i colori, la materia e i suoni saranno in continuo divenire e in relazione con l’ambiente e con i visitatori.
LA TRAMA DELLA LUCE
La fiber art di Luisa Longo
Paesaggi legati a un luogo vissuto e reinventato, reinterpretati in chiave onirica, riportati alla memoria dal ricordo di un viaggio lontano.
Sono le opere di Luisa Longo, fiber artist che sceglie seta e organza per esprimere il proprio mondo interiore e inondarlo di riflessi di luce.
È proprio la luce la protagonista dei lavori dell’artista, che attraverso la trama sottile del tessuto si diffonde in tenui riverberi, dando vita a immaginifici effetti cromatici.
Il simbolismo e l’espressionismo sono all’origine dell’ispirazione di Luisa Longo, che, tramite una ricerca continua di tecniche e materiali, crea un linguaggio personale.
L’uso dei colori ad acqua alternati ad acrilici e a pigmenti di varia origine viene combinato, operando una sperimentazione attenta, con la seta e i suoi riflessi, con l’organza e la sua trasparenza, per diventare il tramite su cui l'artista esprime i suoi paesaggi interiori.
Sul tessuto il pennello segna un percorso che esplora i ritmi del cosmo, la natura e i suoi equilibri vitali, ma anche l’ambiente urbano.
Architetture sospese nel tempo
Una parte importante dell’ispirazione di Luisa Longo arriva dal paesaggio urbano, riletto come metafora della contemporaneità e proiettato verso il cielo sotto forma di grattacieli in un’accelerazione senza fine.
Luoghi remoti, modernissimi ma persi nel tempo, strutture maestose e dinamiche, animate da un'energia interna, da un impulso spirituale.
Si tratta di edifici realmente esistenti, con cui l’artista è venuta in contatto durante i suoi viaggi, ma che è arduo riconoscere perché completamente trasfigurati, in questa nuova visione personale.
Lontana dal rappresentare fedelmente e realisticamente l’opera architettonica, Longo la rilegge con un codice personale che la rende materia animata e dinamica, come se la luce e i riflessi dell’organza le avessero donato nuova energia.
La luce tocca il profilo del grattacielo attraverso la trama sottile del tessuto, lo immerge in riflessi vividi, in un'atmosfera sospesa nel tempo.
Luisa Longo, profilo
Luisa Longo si avvicina alla fiber art già durante il periodo degli studi all’Ecole du Louvre di Parigi. Accanto ad una formazione artistica accademica, si dedica, infatti, subito a intraprendere quella sperimentazione di tecniche e materiali che prosegue ininterrotta fino ad oggi.
A Bologna, sua città natale, entra far parte della bottega dell’artista Camillo Bersani, orientando la sua produzione verso tessuti che possano rendere effetti complessi di luce, come la seta e l’organza.
A Roma crea la serie sull’architettura contemporanea, le cui opere sono tuttora in esposizione in diverse gallerie.
www.luisalongo.it
photo credit Daniele Molajoli