Luisa Rabbia
Giorgio Persano ha il piacere di ospitare, nel giardino interno di Palazzo Scaglia di Verrua, tre nuove opere pittoriche di
Luisa Rabbia, parte della recente serie intitolata The Gods.
Comunicato stampa
Giorgio Persano ha il piacere di ospitare, nel giardino interno di Palazzo Scaglia di Verrua, tre nuove opere pittoriche di
Luisa Rabbia, parte della recente serie intitolata
The Gods.
La mostra, concepita come spazio di riflessione sulla vulnerabilità e l'imprevedibilità dell'esistenza umana, intreccia eventi
attuali con cosmologia e elementi letterari come
Le metamorfosi di Ovidio – peraltro raffigurate anche nel ciclo di affreschi
seicenteschi sulla facciata e nel cortile della galleria. Per Ovidio, una vera comprensione del mondo significa negare la
sua oppressiva solidità e permettere che tutto si trasformi in qualcos’altro. Conseguentemente, la metamorfosi da una
materia all’altra è possibile, nonostante le apparenze esterne, perché tutte le forme originano dalla stessa sostanza.
Questo legame intrinseco tra tutte le entità viventi giace al centro del linguaggio artistico di Luisa Rabbia. Rappresentazioni
di esseri umani, corpi che evocano paesaggi, forme cellulari e vegetali, tutto si fonde nel suo lavoro riflettendo l’interesse
dell’artista per il concetto che tutte le cose sono la causa cooperante di tutto quello che esiste.
Utilizzando un linguaggio espressivo e personale, le opere di Luisa Rabbia rappresentano corpi più o meno astratti che
evocano temporalità, spiritualità, paesaggi interiori e interconnessione fra le forme viventi. Nonostante sia il momento
contemporaneo ad inspirarla, l'artista cerca un linguaggio atemporale, che si estenda oltre il quotidiano e inviti a ponderare
le complessità dell'esistenza umana.
Luisa Rabbia ha studiato al Liceo Artistico Primo e all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nel 2000 si è trasferita a New York,
dove attualmente risiede e lavora.
L’artista esplora le sfumature psico-sociali dell'umanità, dalla sfera individuale all'esperienza collettiva. Il suo approccio, intuitivo ed
emotivo, ha radici profonde nel disegno, ma nel corso degli anni si è esteso dalla superficie della carta a supporti come ceramica,
cartapesta, video animazione e, più recentemente, pittura ad olio su tela.
Il lavoro di Luisa Rabbia è rappresentato dalla Galleria Giorgio Persano, Torino, e dalla Peter Blum Gallery, New York City. Fra le
numerose esposizioni personali e collettive a livello nazionale e internazionale ricordiamo quelle presso le seguenti istituzioni:
Westmont Ridley-Tree Museum of Art, Santa Barbara, CA (2022); Museo Michetti, Francavilla al Mare (2022); Collezione Maramotti,
Reggio Emilia (2021, 2016); La Reggia di Venaria Reale, Venaria (2021); Magazzino Italian Art Foundation, Cold Spring, NY (2020);
Manifesta 12, Palazzo Drago, Palermo (2018); Palazzo delle Esposizioni, Roma (2018; 2008); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston
(2019, 2014, 2008); Lismore Castle Arts, Lismore, Ireland (2016); Fondazione Merz, Torino (2015, 2009); Biennale del Disegno, Museo
della Città, Rimini (2016); Shirley Fiterman Art Center, New York City (2015); Maison Particulière, Brussels (2014); Carpenter Center for
the Visual Arts, Harvard University, Cambridge (2013); Museo del Novecento, Milano (2012); Fundación PROA, Buenos Aires (2010);
Fondazione Querini Stampalia, Venezia (2009); MAXXI, Roma (2007); Shanghai Museum of Contemporary Art, Shanghai (2006); Certosa
di S.Lorenzo, Padula (2006); Gallery of Modern and Contemporary Art, San Gimignano (2005); Palazzo Cavour, Torino (2005); Arte
All’Arte IX, San Gimignano (2004); Palazzo Bricherasio, Torino (2003).
Luisa Rabbia è stata Visiting Professor in Drawing all’Università di Harvard, Cambridge, nell’anno accademico 2013/14. Fra i premi ha
ricevuto il Pollock-Krasner Foundation Grant nel 2022 e il NYSCA/NYFA Artist Fellowship in Painting nel 2018