Luisella Carretta – Uomini-sagoma
Una personale di Luisella Carretta, imperniata su un gruppo di disegni realizzati fra il 1969 e il 1970, facenti parte del ciclo degli “uomini-sagoma”, al centro delle mostre presentate in quegli anni al Brandale di Savona e alla Bertesca di Genova.
Comunicato stampa
Entr’acte ospita dal 23 gennaio al 16 febbraio una personale di Luisella Carretta, imperniata su un gruppo di disegni realizzati fra il 1969 e il 1970, facenti parte del ciclo degli “uomini-sagoma”, al centro delle mostre presentate in quegli anni al Brandale di Savona e alla Bertesca di Genova.
“La caratteristica degli uomini-sagoma, che è per il vero una a-caratteristica – annotava allora l’autrice – consiste nell’assenza di tutti quegli elementi che valgono a designare l’uomo: mancanza di coscienza-volontà e quindi cieca sottomissione all’apparato che hanno forgiato e che ora li sovrasta, ormai sfuggito al loro dominio, potenza astratta come la fede che lo ha alimentato. (…) Mancanza di volontà-coscienza, si diceva, e mancanza di organi e sensi, quasi inutili in uno spazio di vita degradato”, dove le stesse sagome incorporee si apprestano a eclissarsi.
Luisella Carretta è nata e vive a Genova. Dopo gli studi liceali frequenta l’Accademia Ligustica di Belle Arti. Nel 1960 entra a far parte del Gruppo Studio, uno degli incubatori italiani della poesia visiva. Dopo l’analisi della situazione dell’uomo contemporaneo, dominato da un sistema sociale spersonalizzante, affrontata nelle mostre menzionate più sopra, e gli “studi topologici” esposti nel 1973, la passione per la natura la spinge ad intraprendere un lavoro incentrato sul comportamento animale, in specie sul volo degli uccelli, di cui ricostruisce le dinamiche con precisione scientifica, rappresentando nel contempo la bellezza delle loro segrete armonie in disegni e acquerelli di particolare fascino. Alla produzione visiva e alla scrittura diaristica per immagini, sovente riversata in volumi come “Rapaci in volo” (1988) e “Atelier nomade” (1998), affianca una costante attività performativa. Nel 1986 fonda e anima lo spazio culturale de “Le arie del tempo”. A partire dagli anni ’90 la sua attività espositiva si svolge in prevalenza all’estero, toccando New York, Montreal, Bogotà, Londra, Mumbai, Durban, mentre a Genova nel 1995 il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce allestisce una sua antologica. La sua personale più recente, “Superare il limite”, è stata presentata, ancora a Genova, nell’ottobre 2018 da Art Commission nello Spazio 46 di Palazzo Ducale, con testo critico di Sandra Solimano.