Lukáš Houdek – The Art of Killing
La serie di fotografie mette in scena le persecuzioni dei civili di lingua tedesca alla fine della Seconda Guerra Mondiale nei territori dei Sudeti, riassegnati alla Cecoslovacchia quando la Conferenza di Potsdam ridefinì i confini della Germania e decise l’espulsione della popolazione tedesca dai territori occupati, con decine di migliaia di vittime in tutta Europa.
Comunicato stampa
La Casa delle culture del mondo della Provincia di Milano propone dal 4 al 13 aprile 2014, per la prima volta in Italia, la mostra fotografica “The Art of Killing. Una ricostruzione storica di eventi dimenticati del Dopoguerra”, ventitré immagini (b/n, 60x90 cm) del fotografo ceco Lukáš Houdek. La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano in collaborazione con il Centro Ceco di Milano ed il patrocinio del Consolato della Repubblica Ceca a Milano.
La serie di fotografie mette in scena le persecuzioni dei civili di lingua tedesca alla fine della Seconda Guerra Mondiale nei territori dei Sudeti, riassegnati alla Cecoslovacchia quando la Conferenza di Potsdam ridefinì i confini della Germania e decise l’espulsione della popolazione tedesca dai territori occupati, con decine di migliaia di vittime in tutta Europa.
Basate su un’approfondita ricerca storica, le foto ricostruiscono tra documentario e arte alcuni episodi di violenza di quel periodo utilizzando come protagoniste le bambole Barbie: un ritratto surreale che allude all’assurdità della malvagità umana e ne ammette l’impossibilità della rappresentazione, se non attraverso similitudini e metafore. Le scene con le bambole sorridenti nelle vesti di militari oppressori e civili perseguitati inquietano e al tempo stesso suggeriscono un ripensamento del senso di colpa collettivo e della divisione della storia in colpevoli e vittime.
Lukáš Houdek (1984) si è dedicato nei primi Anni Duemila alla fotografia etnografica. In questo periodo ha documentato la condizione dei popoli Rom in Europa e della corrispondente casta Dom nel Nord dell'India. In seguito ha immortalato il periodo post-elettorale in Kenia, con incursioni tra le rare popolazioni del nord.
Dal 2010, senza abbandonare il reportage etnografico, utilizza anche la fotografia artistica per riflettere sulle identità sociali e sessuali, oltre che per opere di analisi storica, come il recente “The Art of Killing”, che segue “The Art of Settling” (2011-2013), e “Abandoned Lives” (2009-2012).
Le sue fotografie fanno parte di collezioni private e pubbliche nella Repubblica Ceca e all'estero, tra cui quelle del Museo delle Arti Decorative di Praga, del Museo Storico Tedesco di Berlino, del Museo Nazionale Slovacco, del Museo della Cultura Rom di Brno e della Casa degli artisti di Schirnding.