L’universo di Eros Rizzo
L’importante personale a cura di Sonia Strukul, con il patrocinio del Comune di Abano Terme, Assessorato alla Cultura, è stata pensata e voluta per celebrare il lungo percorso artistico di Eros Rizzo.
Comunicato stampa
Sabato 9 marzo 2019 alle ore 17.00 presso la Galleria del Montirone di Abano Terme (Padova) inaugura la mostra “L’universo di Eros Rizzo”, il pittore di Este per antonomasia, conosciutissimo e apprezzato non solo nella sua città, che omaggia dipingendone monumenti, chiese, portici e palazzi con uno stile primitivo, visionario, istintivo. L’importante personale a cura di Sonia Strukul, con il patrocinio del Comune di Abano Terme, Assessorato alla Cultura, è stata pensata e voluta per celebrare il lungo percorso artistico di Eros Rizzo. Dalle sue famose vedute dedicate ad Este e a tutto il paesaggio dei colli Euganei, a scorci, nature morte, fiori, in particolare le amate rose, ma anche disegni, bozzetti e i suoi ritratti “psicologici”, la parte più intima e meno conosciuta della sua arte. “L’universo di Eros Rizzo” sarà visitabile ad ingresso libero fino a domenica 24 marzo con i seguenti orari: da martedì a domenica ore 10.00-12.30 e 15.00-18.00, lunedì chiuso.
Entrare nell'universo di Eros Rizzo è un’immersione in un mondo fatto di colore, di segno, di forma, di emozione, di comunicazione. È una costante ricerca per trovare un posto nel mondo ed Eros Rizzo lo ha trovato nelle sue opere. Questo è reso in particolar modo evidente nei suoi ritratti, corpi monumentali, quasi dei “ritratti psicologici” per usare le parole della curatrice Sonia Strukul, «una parte meno conosciuta dell’opera di Eros Rizzo, ma forse quella più intima e personale. Sono corpi che comunicano: non si può rimanere indifferenti, bella o brutta che sia la sensazione che suscitano difficilmente si riesce a togliere lo sguardo.»
In mostra sarà presente anche una sezione dedicata ai bozzetti preparatori per i suoi dipinti a olio. Eseguiti per lo più con un fine tratteggio sovrapposto a punta di penna, rivelano la struttura su cui poggia la pittura di Eros Rizzo. «Per me sono stati una grande scoperta – rivela Sonia Strukul – non si è distolti dal fascino che esercita il colore e si può ammirare la forma nella sua purezza. Qui il colore non può mascherare errori o ripensamenti, e rivelano la maestria e la padronanza tecnica dell’artista che gli permette di esprimere appieno la sua arte.»
Eros Rizzo nonostante la propensione verso la pittura dimostrata fin da giovante età non ha fatto studi artistici, ma ad indirizzo tecnico. Solo più tardi in età adulta grazie all’incontro con il pittore Vladimiro Evarchi in arte Miro, ha potuto dare voce alla sua vocazione pittorica. Altra figura importante nel percorso formativo è stato il Prof. Franco Rizzato che lo ha guidato tecnicamente, affinando il suo spirito di osservazione sulla luce, i giochi di chiari e scuri, le ombre che si creano, necessari per una migliore trasposizione della realtà. Tra le mostre passate segnaliamo la “Eros Rizzo” a Palazzo Gentilini di Este (2015); "Estensione" alla Chiesa di San Rocco di Este (2014); "La forza vitale del pennello di Eros Rizzo" alla Pescheria Vecchia di Este a cura del Prof. Renato Zoia (2013); “Trans-form-action arte in cantiere” a Pergine (TN) a cura di Daniela Rosi (2012); "Alchimie dell’arte dell’irriducibilità allo spirito saturnino" al Palazzo della Ragione di Verona a cura di Daniela Rosi (2010) e “Colore e anima” presso lo Spazio Espositivo Farmacia Meltias di Conselve (PD) a cura di Sonia Strukul (2018).