Luoghi di Passaggio

Informazioni Evento

Luogo
PARDES - BARCHESSA DI VILLA DONA' DELLE ROSE
Via Miranese 42, Mirano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da mercoledì a domenica 15-19 su appuntamento

Vernissage
27/10/2013

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva

I Luoghi di Passaggio sono stanze testimoni del nostro andare. Spazi nei quali passare e riporre quell’indefinito che ci è servito e che potrebbe tornare utile in un futuro difficilmente immaginabile.
Pensieri, frasi scritte al momento, getti violenti di passione raffreddata nel tempo dell’attesa, dialoghi tra amici sussurrati tra le pieghe di notti mai simili le une alle altre.

Comunicato stampa

I Luoghi di Passaggio sono stanze testimoni del nostro andare.
Spazi nei quali passare e riporre quell'indefinito che ci è servito e che potrebbe tornare utile in un futuro difficilmente immaginabile.
Pensieri, frasi scritte al momento, getti violenti di passione raffreddata nel tempo dell'attesa, dialoghi tra amici sussurrati tra le pieghe di notti mai simili le une alle altre.

Mirco Salvadori – testo e reading
Rossana Valier – reading
Mario Marino – sound designer
Luis Filipe Cunha – visual artist

Mirco Salvadori, un passato come dj e curatore di programmi radiofonici storici nell'area del nord-est, pubblicista, critico musicale del mensile musicale specializzato Rockerilla, curatore e art director dell'etichetta digitale indipendente Laverna. Membro del collettivo The Infants Open Project, in duo con Gigi Masin cura i testi per la realtà artistica The InfanToo. Ha pubblicato una breve raccolta di poesie in "I nuovi poeti contemporanei" (Ed. Pagine) ed un racconto in "La primavera letteraria" - (Il Violino Ed.)
https://www.facebook.com/mirco.salvadori

Rossana Valier, promotrice letteraria e teatrale, si occupa da anni di letteratura e arti sceniche. Dopo una carriera di danzatrice, si laurea in Lingue e Letterature Straniere con un’analisi sul rapporto tra danza e poesia nelle opere di Mallarmé e Valéry; successivamente in Storia delle Discipline dello Spettacolo, approfondendo le relazioni tra musica e immagine filmica; coreografa a tempo pieno sino al 2004, dal 2005 è attrice, autrice di opere teatrali e regista ed agisce anche all’interno delle scuole utilizzando diversi linguaggi espressivi. I suoi spettacoli hanno ottenuto ampio consenso di pubblico e critica. Nel 2011 ha creato -ed è a tutt’oggi divulgatrice- del progetto “Poesia ad alta voce”, culminato in una performance per l’Università di Udine sul carteggio Rilke – Cvetaeva e nelle recenti serate di Poesia al femminile (febbraio 2013) al Piccolo Teatro di Giulietta a Verona, dedicate a Sylvia Plath, Antonia Pozzi,Wislawa Szymborska e Marina Cvetaeva.
https://www.facebook.com/rossana.valier

Mario Marino curatore e dj radiofonico dell'area elettronica seminale italiana, ideatore e fondatore dell'etichetta digitale indipendente Laverna, musicista e sound designer, programmatore elettronico e profondo conoscitore dei misteri informatici.

http://molven.org/

Luis Filipe Cunha artista portoghese, dal 1987 si occupa di art direction, design, illustration, photography & films. Un visualist dalle moltepici capacità espressive che crea ambientazioni visive di forte impatto onirico.
http://ateliercunha.com/

L’iniziativa è organizzata nell'ambito dell’esposizione "Progetto Arca. Una scelta per il futuro".

Prima e dopo l’incontro sarà possibile visitare la mostra in cui espongono gli artisti:

Romano Abate, Elisabetta Bacci, Ariela Böhm, Alessandro Cardinale, Wanda Casaril, Anna Caser – Adriano Cecco, Franco Cimitan, Franco Corrocher, Alberto Di Fabio, Stefania Fabrizi, Amedeo Fontana, Roberto Fontanella, Renata Galiazzo & Silvio De Campo, Antonio Giancaterino, Good & Co. (Stephen Levinson - Joel Moss Levinson), Cristina Gori, Bobo Ivancich de la Torriente, Abdallah Khaled, Bruno Lucchi, Sirio Luginbühl, Micol Nacamulli, Barbara Nahmad, Pain Azyme, Aldo Pallaro, Barbara Pelizzon, Giampiero Poggiali Berlinghieri, Tobia Ravà, Sevn, Hana Silberstein, Alberto Sordi, Francesco Stefanini, Marialuisa Tadei, Annamaria Targher, Silvano Tessarollo, Lolita Timofeeva, Federico Vianello e Jacopo Richard, Cesare Vignato, Luigi Viola, Carla Viparelli, Grazia Zattarin.

L’esposizione d’arte contemporanea Progetto Arca. Una scelta per un mondo futuro, a cura di Maria Luisa Trevisan, inaugurata il 26 maggio presso PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, rimarrà aperta fino al 10 novembre 2013. Il tema di questa nuova esposizione, organizzata dall’Associazione Culturale Concerto d’Arte Contemporanea, riguarda l’arca come contenitore reale e metaforico di conoscenza e risulta quanto mai appropriato al momento storico, nonché accostabile a quello della 55a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia dal titolo Il Palazzo Enciclopedico, ideato da Massimiliano Gioni, e alla Nona Giornata del Contemporaneo per cui Amaci ha scelto come immagine guida una fotografia di Marzia Migliora: Aqua Micans che ritrae alcune portatrici d’acqua mentre attraversano il Grande Cretto di Alberto Burri a Gibellina. L’acqua come l’arca è contenitore di vita, di saperi e di valori. L’arte e gli artisti sono come scialuppe di salvataggio che anche nei momenti più difficili sono in grado di stimolare la produzione e il ripensamento del nuovo, creando un ponte ideale tra il presente ed passato, attraverso cui costruire una proiezione futura positiva.

A questo recupero della storia fa riferimento la lumaca presente in molte opere del “Progetto Arca”.

Gli artisti invitati a “progetto Arca” partecipano all’iniziativa in vari modi e con diversi generi artistici, quali dipinti, sculture, fotografie, installazioni ambientali, dislocate nel parco e nella barchessa.

Ipotizzando un cambiamento epocale, cosa vorremmo portare su una probabile l’arca per una possibile nuova fase storica? Cosa desideriamo salvare di questo mondo? Quali sono le priorità?

Consapevoli che stiamo vivendo un momento assai difficile, di crisi sociale e politica, di riassestamento dei valori, discontinuità e cambiamento, ma certi che non può che essere di transizione, a patto che tutti siano costruttivi, collaborativi e soprattutto creativi, chiediamo agli artisti – che hanno sempre saputo interpretare lo spirito dei tempi, talvolta anticipandoli e dando indicazioni per il futuro - cosa metterebbero sull’arca da traghettare nella nuova era.

Lo hanno già fatto in molti, scienziati e non, lanciando – ad esempio - nello spazio l’Inno alla gioia di Beethoven o seppellendo dentro a capsule oggetti, testi, immagini, messaggi lanciati per il futuro, testimonianze di quanto di meglio raggiunto dalle menti più illuminate di questa nostra vecchia terra per futuri abitatori del pianeta.

Per evitare il baratro tutti dovrebbero dare il meglio di sé, innescando un circolo virtuoso per attivare la ripresa che deve essere crescita ed innovazione, che non può prescindere dalla cultura e dall’arte. Da più parti s’invoca la necessità di una “stella polare”, di un “terzo occhio” e di un “nuovo paradigma”, per trovare una “nuova dimensione”. Abbiamo pensato di cercarlo tra gli artisti, perché tutto quel che potrà costruire il futuro pare sia fuori dal perimetro in cui gli occhi della politica (e anche dei tecnocrati) sembrano cercarlo.

La mostra si prefigge di ridare all’artista quel ruolo profetico che ha avuto nel passato, e che alcuni si sono attribuiti (artista sciamano, Nabis, ecc), ed in altri casi invece gli è stato riconosciuto, come nel rinascimento quando artisti come Leonardo erano considerati alla stregua dei consiglieri di corte, invitati a sedere accanto al Principe. Nell’Ambito della mostra sono previsti incontri, performances, conferenze, workshop, concerti, ecc.

Domenica 10 novembre alle ore 18 Finissage della mostra con brindisi e musica.

Pubblicazione con testi di Erika Ferretto, Antonio Costanzo, Maria Luisa Trevisan.

Organizzazione Concerto d’Arte contemporanea – Associazione culturale, in collaborazione con Francesca Giubilei, Antonio Costanzo, Anna Maria Corradini, Giorgia Fortunati, Valentina Mazzonetto, Sara Raquel Mason

Patrocini: Comune di Mirano e La Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia