Luoghicomuni – Membrana
Il collettivo Luoghicomuni sceglie di porre la propria attenzione su quella porzione di territorio dove giorno dopo giorno la città di Milano allunga i suoi tentacoli mentre la pianura lombarda viene lentamente divorata.
Comunicato stampa
La membrana cellulare è un sottile rivestimento che delimita la cellula in tutti gli organismi viventi, la separa dall'ambiente esterno e ne regola gli scambi con questo.
Il collettivo Luoghicomuni sceglie di porre la propria attenzione su quella porzione di territorio dove giorno dopo giorno la città di Milano allunga i suoi tentacoli mentre la pianura lombarda viene lentamente divorata. Questo processo attiva un’equazione apparentemente inconsapevole che vede il centro cittadino come una cellula e i limiti, tangenziali alla periferia, come la sua membrana. L’intento originario del lavoro non è descrittivo, né narrativo, ma nasce dall’esigenza degli autori di intraprendere un approfondimento della fotografia come linguaggio, in questo caso mediante l’attraversamento flaneuristico di un confine immaginario, tanto frammentato e impreciso, quanto carico di tensioni visive e quesiti legati alla fotogenia contemporanea; l’accento è posto sull’atto, quindi sul gesto del fotografo, che come il chimico, cerca attraverso il microscopio frammenti di una realtà più grande al fine di renderla in qualche modo conoscibile empiricamente. Nel momento stesso in cui questo intento è dichiarato, si diventa inesorabilmente consapevoli del limite imposto dalla natura stessa dell’ uomo al conoscibile, orientando così la ricerca verso l’esperienza conoscitiva stessa, piuttosto che verso il risultato.
Luoghicomuni è un collettivo nato nel 2011, originariamente composto da 12 giovani fotografi italiani. Dopo un anno di sperimentazione che ha visto lo sviluppo di progetti tematici proposti sul web, il collettivo si concentra oggi sullo studio del linguaggio fotografico attraverso l’osservazione degli spazi. Luoghicomuni è attualmente composto da Alessandro Calabrese, Simone Mizzotti e Milo Montelli.