Lutz R. Ketscher – La Divina Commedia
La mostra è dedicata a una ventina di acqueforti ispirate alla Commedia dantesca realizzate nel 1968 da Lutz R. Ketscher, raffinato artista tedesco di fama internazionale esponente del Surrealismo della Scuola di Lipsia.
Comunicato stampa
In concomitanza con l'Incontro dei Madonnari che si svolgerà a Grazie di Curtatone (MN) per Ferragosto e in sintonia col tema scelto della "Divina Commedia" per celebrare la 50esima edizione del concorso, il MAM – Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti (MN) organizza un’esposizione dedicata a questo tema. Grazie alla disponibilità di un’importante collezione austriaca
è infatti possibile il prestito di una ventina di acqueforti ispirate alla Commedia dantesca realizzate nel 1968 da Lutz R. Ketscher, raffinato artista tedesco di fama internazionale esponente del Surrealismo della Scuola di Lipsia.
La mostra è patrocinata dalla Provincia di Mantova, dalla Città di Curtatone e dalla Società Dante Alighieri – Comitato di Mantova ed è realizzata in collaborazione con l’Associazione Postumia. A impreziosire l’apertura della mostra domenica 11 agosto è anche previsto il concerto “Omaggio al Maestro Ennio Morricone” presentato da Carmine Scognamiglio, con la partecipazione del
soprano Elisa Benadduce, del mezzosoprano Anna Malavasi e della pianista Samanta Chieffallo.
LUTZ R. KETSCHER
Nasce nel 1942 a Gera in Turingia (Germania). Grazie al padre, grafico e illustratore di libri, svolge un apprendistato come cromolitografo presso una casa editrice di libri. Ben presto si appassiona all’arte e nel 1965 si laurea all’Università di Grafica e Arti del Libro di Lipsia, studiando con i professori Mattheuer e ed Heisig, fondatori della celebre Scuola di Lipsia. L’imposizione stilistica
del realismo socialista non gli impedisce di sviluppare una personale creazione artistica e anzi lo stimola a crescere in direzione contraria. Di Ketscher colpiscono la dedizione per i dettagli e la precisione. Si va via via definendo un universo dove si mescolano ispirazione e creazione e dove non mancano i giochi degli dei e lo spirito dell'antichità. I confini dei mondi confluiscono l'uno
nell'altro, proprio come la vita dell'artista si articola in due sistemi sociali completamente diversi. Nel 1989 si trasferisce in Baviera, dove vive e lavora (per informazioni: www.collection-ketscher.com). Come ha scritto recentemente Peter Assmann: “Profondamente radicate nella cultura classica e tuttavia sempre dinamicamente orientate al presente e al futuro, le sue composizioni pittoriche si
presentano come mondi narrativi che possono essere letti ancora e ancora, sempre sorprendenti nella loro complessità e tuttavia costruiti in modo molto coerente dai rispettivi singoli elementi. Disegnando con una stupenda tecnica pittorico-grafica, l'artista dispiega un ampio panorama con combinazioni pittoriche variamente intrecciate: comprende, tra l'altro, persone e oggetti “parlanti”, unità spaziali sceniche spesso citate solo rudimentalmente, e molti costellazioni oniriche che nascono nella mente dello spettatore mutando continuamente e innescando nuove storie”.