Maam – Give me five
Il MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia festeggerà i suoi primi cinque anni. Con l’occasione, che vedrà la partecipazione di tutti gli artisti che hanno dato vita a questo esperimento senza precedenti, il primo museo abitato del Pianeta Terra (o della Luna), sarà presentato il nuovo libro-catalogo del MAAM, un volume di 992 pagine edito da Bordeaux Edizioni.
Comunicato stampa
Sabato 22 aprile il MAAM Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz_città meticcia festeggerà i suoi primi cinque anni. Con l'occasione, che vedrà la partecipazione di tutti gli artisti che hanno dato vita a questo esperimento senza precedenti, il primo museo abitato del Pianeta Terra (o della Luna), sarà presentato il nuovo libro-catalogo del MAAM, un volume di 992 pagine edito da Bordeaux Edizioni.
Tra le iniziative della giornata (MAAM_give me five) da segnalare l’incontro aperto con l’assessore alla crescita culturale Luca Bergamo e l’assessore all’urbanistica Luca Montuori, dal titolo "La Roma di tutt*". In che modo arte e cultura possono cambiare il mondo e in particolare la nostra città? Può Roma tornare a essere una città ospitale, accogliente, plurale, inclusiva? Come riconnettere centro e periferia, la città-mondo e il mondo-città di cui parla Marc Augé, l’antropologo che il MAAM ha recentemente definito un “super-luogo”, forse proprio per la sua vocazione a superare questa dicotomia?
“Il MAAM – si legge nell’introduzione di Giorgio de Finis al catalogo – prova a ricucire i due punti estremi della metropoli contemporanea, il luogo più alto per eccellenza, quello del museo d’arte (il cui prezioso involucro è affidato, dalle città-mondo in competizione, alle archistar) e il più basso e degradato, lo slum, combatte un modello di città che, tramite lo strumento della finanziarizzazione degli immobili, allontana sistematicamente le fasce economicamente più deboli dalle aree appetibili della città globale, riservate agli investitori e al turismo di massa, aumentando il divario tra centro e periferia, sempre più omologato (e disabitato) il primo, tanto da apparire un nuovo non-luogo (con i suoi negozi, alberghi, musei tutti uguali), contrapposto a una periferia-discarica che rischia di divenire teatro permanente di una lotta tra poveri”.
Oltre agli artisti, al dibattito parteciperanno anche molti degli autori di Rome. Nome plurale di città (volume curato da Giorgio de Finis e Fabio Benincasa della scorsa primavera).