Macchiaioli a Villa Bardini
In mostra 48 opere provenienti da una collezione privata sconosciuta al grande pubblico.
Comunicato stampa
Una selezione di opere dei più noti artisti macchiaioli, appartenenti ad una collezione privata sconosciuta al grande pubblico, è esposta a Villa Bardini, da domani al 30 ottobre, nella mostra 'Macchiaioli a Villa Bardini' promossa dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, emanazione dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Sono 48 dipinti di autori quali Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Odoardo Borrani, Plinio Nomellini, che offrono al visitatore l'opportunità di approfondire la conoscenza di una stagione artistica quanto mai ricca di idee e di sperimentazioni.
Queste opere, sapientemente selezionate da Silvestra Bietoletti e Roberto Longi, celebrano uno dei movimenti artistici che più seppe innovare il linguaggio figurativo tra Ottocento e Novecento, attraverso diverse sezioni che scandiscono, lungo il percorso espositivo, lo sviluppo della ''rivoluzione" introdotta dalla pittura di macchia: dalle prime sperimentazioni, alla piena affermazione della "macchia", fino ad arrivare alle soglie del XX secolo, quando l'esempio dei maestri divenne modello ineludibile per l'elaborazione di nuovi linguaggi figurativi da parte dei giovani toscani.
Alcuni dipinti ritraggono vedute di Firenze che hanno, nel parco della villa, il privilegiato punto di vista, e il visitatore potrebbe trovarsi quasi nello stesso luogo in cui, nel secolo scorso, stava l'artista mentre dipingeva la sua opera.
Uno dei quadri esposti, un bozzetto di Lorenzo Gelati raffigurante 'L'Arno presso Firenze' (1869) viene presentato, per la prima volta, assieme alla versione definitiva appartenente alla collezione dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Tutti i dipinti provengono da un'unica e assai preziosa collezione di un appassionato manager lombardo, innamorato della Toscana e che desidera mantenere l'anonimato, che, in un quarto di secolo di 'incursioni' in gallerie d'arte di tutta Italia, ha raccolto un centinaio di opere di questa straordinaria stagione artistica e che, in parte, come queste di Villa Bardini, sono state presentate alcuni mesi fa alla Pinacoteca Crociani di Montepulciano, con grande apprezzamento di pubblico e di critica. Questo collezionista si inserisce idealmente nella pattuglia di 'innamorati della macchia' che, a partire dagli anni Ottanta dell'Ottocento, annovera tra i capostipiti, come osserva Roberto Longi nella scheda allegata, il pittore Cristiano Banti, lo scultore Rinaldo Carnielo e il critico Diego Martelli, il maggiore esegeta del movimento macchiaiolo.
Nel presentare la rassegna, stamani alla stampa assieme ai curatori, il presidente dell'Ente Cassa di Risparmio Michele Gremigni ha ricordato che essa ''è un ulteriore contributo alle celebrazioni del 150/o anniversario dell'Unità d'Italia e si inserisce in un percorso di appuntamenti nello straordinario contesto di Villa Bardini che hanno una raffinata sensibilità scientifica, ma sono anche fortemente divulgativi''.
Proprio il collezionismo storico fiorentino sarà il tema di una delle prossime mostre promosse, in autunno, dall'Ente Cassa di Risparmio e sarà anche al centro di una specifica ricerca all'interno del grande progetto dell'Ente Cassa chiamato Piccoli Grandi Musei.