Macrocosmi
CUBO Centro Unipol Bologna presenta Macrocosmi – Ordnungen anderer Art, Organismi fuori centro, a cura di Martina Cavallarin e Pascual Jordan in collaborazione con il Forum Der Kulturen.
Comunicato stampa
CUBO Centro Unipol Bologna presenta MACROCOSMI - Ordnungen anderer Art, Organismi fuori centro, a cura di Martina Cavallarin e Pascual Jordan in collaborazione con il Forum Der Kulturen.
Un progetto a più voci, che si muove nello spazio internazionale dell’Arte Contemporanea, lungo un’asse di creatività e congiunzione che va da Bologna a Berlino e da Berlino a Bologna, in concomitanza con la 39° edizione di ARTEFIERA Bologna (una delle principali fiere europee dell’arte moderna e contemporanea che, grazie al programma istituzionale di ART CITY propone una vera e propria immersione nell’arte moderna e contemporanea in città) e, a settembre, con la Berlino Art Week.
La struttura del progetto MACROCOSMI comprende un dialogo artistico e intellettuale tra autori e artisti conformi, difformi o somiglianti per ricerca stilistica, poetica e indagine del transitorio, dell’instabile cioè proprio di quegli “organismi fuori centro” sempre sfuocati, mai prestabiliti, sempre in continua trasformazione come la nostra società contemporanea. MACROCOSMI è, in estrema sintesi, apertura a differenti punti di vista, a prospettive che cambiano continuamente, a sistemi che non sono statici, ma ricchi di variabili grazie alla visione e all'immaginazione alla quale l´opera d´arte invita.
Su queste tematiche CUBO, venerdì 23 gennaio alle ore 18 ospita la tavola rotonda “Transiti nella cultura contemporanea” con la partecipazione del prof. Rudolf zur Lippe, della prof.ssa Eleonora Frattarolo, di Martina Cavallarin, e del Dr. Eckhart Gillen.
Nello Spazio Arte di CUBO si dà, quindi, vita ad un confronto artistico di respiro europeo dove gli artisti si misurano tra relazione e dialogo instaurando un rapporto con il luogo in cui le opere abitano indagando temi di relazione, trasparenza, affidabilità. L’esposizione è accompagnata da un video che documenta il processo attraverso il quale ciascun artista è arrivato al risultato finale, all’opera e alla sua condivisione e abitazione dello spazio. Una narrazione per immagini costruita con fotografie, bozzetti, scritti, frames di video, appunto la storia degli Organismi fuori centro.
A partire dal 21 gennaio 2015 è possibile fruire della mostra in maniera interattiva includendo la possibilità, grazie ad una App, di ampliare in modo veloce e autonomo i contenuti delle opere d’arte e dei loro artefici. Inoltre, nella serata di sabato 24 gennaio durante l’ART CITY White Night CUBO ospita la festa di Artribune, media partner del progetto.
Dallo Spazio Arte di CUBO si innescherà il collegamento tra Arte e città: MACROCOSMI rimbalzerà per la città di Bologna. Dapprima, all’Accademia di Belle Arti di Bologna che aderisce, in qualità di partner, al progetto MACROCOSMI, ospitando un’installazione multimediale di Branka Pavlovic, un workshop e una tavola rotonda condivisi con l’Associazione berlinese NGBK, neue Gesellschaft fuer bildende Kunst, in un rapporto di dialoghi e di relazioni che vedrà 4 giovani artisti, formatisi all’interno dell’Accademia stessa, partecipare a un progetto artistico/curatoriale a Berlino durante la Berlin Art Week di settembre 2015.
A seguire MACROCOSMI circolerà negli spazi performativi della Sala Studio di Teatri di Vita, luogo di promozione teatrale originale già premiato dalla Commissione Europea per l’originalità e il valore innovativo delle proposte. Teatri di Vita, partner del progetto, per MACROCOSMI propone un evento da svolgersi nello spazio di via del Pratello che accoglierà una serie di performance e di azioni incentrate sul dialogo e sulle interazioni tra artisti e pubblico oltre ad un’esposizione collettiva.
Si entrerà, ancora, nelle gallerie bolognesi coinvolte in questo scambio sempre a doppio senso. Un confronto per esplorare affinità e differenze tra artisti italiani e artisti tedeschi, per indagare i temi sociali, per passare dal singolare al plurale, dal privato al pubblico. Il dialogo artistico si scambierà tra le seguenti gallerie: L’Ariete artecontemporanea, adiacenze, Spazio Testoni – La2000+45 , Contemporary Concept artgallery, Galleria Studio G7, associazione duepuntilab, Galerie Gilla Loercher, Werkstattgalerie, Galerie Jordan-Seydoux, Galerie Grundemark-Nilsson, Galerie Janine Bean.
Infine domenica 25 alle ore 15,30, CUBO ospiterà un laboratorio d’arte dedicato agli adulti. Un percorso creato appositamente, che nasce dalle suggestioni scaturite dalle opere e dai contenuti di MACROCOSMI. Attraverso la sperimentazione dei materiali utilizzati nelle opere esposte,verrà realizzato un lavoro corale che crescerà e prenderà vita ad ogni intervento dei partecipanti.
Il progetto si avvale dei patrocini dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma e, in occasione della Berlino Art Week di settembre, dell’Ambasciata d’Italia a Berlino, con il sostegno del Dipartimento Affari Culturali del Land di Berlino.
Realizzato dal Gruppo Unipol in occasione dei 50 anni di attività, CUBO rappresenta e sintetizza in forma artistica, tecnologica e documentale la storia, l’identità e i valori sociali del Gruppo.
CUBO è un luogo aperto a tutti che, attraverso percorsi interattivi, animati e altamente tecnologici, consente di vivere esperienze legate alla cultura, all’arte, alla sicurezza e all’innovazione.
BIOGRAFIE degli ARTISTI a CUBO
Ettore Frani
Termoli 1978. Si diploma in Pittura nel 2002 presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino e nel 2007 consegue il diploma specialistico di II livello presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2010 vince il Premio Artivisive San Fedele. Nel 2011 esce la sua prima monografia con un testo di Massimo Recalcati, è selezionato per l’Evento Speciale del Padiglione Italia Lo Stato dell’Arte|Padiglione Accademie alla 54^ Biennale d’Arte di Venezia, è invitato a Giorni Felici a Casa Testori e vince la 1^ edizione del Premio Ciaccio Broker per la Giovane Pittura Italiana. Nel 2012 è invitato al MAR di Ravenna per Critica in Arte e realizza le opere per A libro chiuso di Leonardo Bonetti. E’ del 2013 la personale Attrazione Celeste allestita a Casa Raffaello in Urbino e ampliata presso L’Arca di Teramo; nello stesso anno è invitato a Grizzana Morandi nella Casa Studio-Museo Giorgio Morandi Fienili del Campiaro per la mostra Un’Etica per la Natura e vince la I edizione degli
Espoarte awards nella sezione Artista under 45 dell’anno. Nel 2014 espone al Museo Nazionale di Ravenna. Vive e lavora a Roma
Gianni Moretti
Nato a Perugia nel 1978. Nel 2005 ottiene il diploma di Laurea in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Disegno, installazioni e mixedmedia sono le tecniche utilizzate nella sua ricerca la quale si focalizza sulla scoperta del limite e della struttura di vari tipi di organismi. Le sue installazioni sono strutture precarie e volatili portate fino al limite del collasso, ma sempre in stato di controllo. Attraverso disegno e installazione attua processi che generano reazioni concatenate e ripetitive nel tentativo di dare origine, attraverso la reiterazione di gesti atti ad incidere, disgregare e dissestare, a forme in stato di perenne smantellamento e ricomposizione. Vive e lavora tra Milano e Berlino.
Stefano Ronci
Nasce a Rimini nel 1972. Si trasferisce successivamente a Firenze dove si laurea con lode in architettura. Intraprende contemporaneamente lo studio della filosofia presso l’ateneo fiorentino nell’indirizzo di estetica, successivamente consegue la specializzazione biennale all' Università degli Studi di Bologna nell'indirizzo di Arte e Disegno. Dal 2000 affianca all' attività artistica ed espositiva quella di insegnamento nell'indirizzo artistico. Nel 2006 viene invitato a partecipare alla collettiva curata da Vanja Strukel al Palazzo Pigorelli di Parma sui giovani artisti emergenti dell'Emilia Romagna. Nel 2005 e nel 2006 è fra i finalisti del prestigioso Premio Celeste, curato da Gianluca Marziani. Nel 2007 è invitato a partecipare al Bac, festival delle arti audio-visive di Barcellona. Dal 2010 tiene il corso di Tecniche e Tecnologia della pittura presso l'Accademia LABA di Rimini. L' interesse per i contesti urbani, lo ha portato negli anni a numerosi e prolungati viaggi studio in diverse capitali (New York, San Francisco, Singapore, Madrid, Berlino, Londra, Parigi).
Ingeborg zu Schleswig - Holstein
Terminati gli studi ad Amburgo incontra Andy Warhol il maestro del pop che la invita a diventare sua assistente artistica nella Factory. Mentre Warhol era concentrato sull’enfasi della superficie delle cose, Ingeborg cominciava a mostrare ciò che è inafferrabile, ciò che non può essere messo in parole. Nella vivace N.Y. degli anni ’80 Ingeborg apre il suo primo studio a Soho. Le sue prime mostre sono all’Istituto per l’arte e Urban Resorces di N.Y. P.S.1 (State Russian Museum St Petersburg), alla Galleria Barclay in Sout Tanton e alla Lindemand gallerie di Amburgo. Nell’ 84 Ingeborg zu Schleswig Holstein inizia a lavorare sul ciclo di immagini “Via verso la luce” per la Cattedrale di Santa Caterina di Amburgo. Dal 1986 l’istallazione è diventata parte integrante della Chiesa gotica. Da quel momento inizia una collaborazione con il compositore polacco Augustyn Bloch che la porterà a Varsavia dove svilupperà una coscienza profonda sulla Santa Croce realizzando una grande installazione composta da 12 croci. Ha rivolto sempre particolari attenzione ad esporre in spazi istituzionali, musei (Museo di San Pietroburgo) ed importanti spazi pubblici e le più importanti Cattedrali Europee. Tra le ultime tappe va segnalata l’importante esposizione a Shenzhen, Fine Art Institute e Today Art Museum di Pechino.