Mad Meg – La Civilizzazione

Informazioni Evento

Luogo
GASPARELLI ARTE CONTEMPORANEA
Via Arco D'augusto 74, Fano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
04/05/2013

h.18.30 con introduzione critica di Gian Ruggero Manzoni

Artisti
Mad Meg
Generi
arte contemporanea, personale

Prima mostra personale in Italia della artista francese Mad Meg (1976) che vive e lavora a Parigi, sarà presentato un suo grande lavoro ad inchiostro di china su carta, riproposizione del trittico “Il Giardino delle Delizie” di Bosch, nello stile dettagliato e onnivoro dell’artista parigina, tra citazioni visive e testuali.

Comunicato stampa

Prima mostra personale in Italia della artista francese Mad Meg (1976) che vive e lavora a Parigi, sarà presentato un suo grande lavoro ad inchiostro di china su carta, riproposizione del trittico "Il Giardino delle Delizie" di Bosch, nello stile dettagliato e onnivoro dell'artista parigina, tra citazioni visive e testuali.

“All'osteria ho avuto un sogno. Il guardiano di uno zoo faceva girare in cerchio delle creature umane di pelle bianca finché non cambiavano colore, senza alcuna fretta. Quindi spalancava le mandibole di ciascuna e urlava: Lo spirito o la vita – è passato il tempo in cui lo spirito si realizzava nella vita. - Chi sarebbe lo spirito? Domandò una di loro, in un rantolo. Quello che ti sta parlando! fu la risposta – No, non vogliamo arrivare a tanto, ci sarà anche del vero, ma qui si impongono delle legittime riserve. - Mandibole richiuse, - e riecco l'immagine di un mondo naturale! Allora, fra i denti di nuovo serrati, un'altra sibilò: non hai nemmeno un po' di misericordia, un po' di umanità? E pensare che gli uomini vorrebbero tutti essere migliori e più buoni. - La risposta fu: La misericordia non mi è compagna. Andate a chiedere misericordia a quelli che fin qui vi hanno condotto, chiedete misericordia a voi stessi, che vi siete lasciati condurre, chiedetela alla vostra bassezza e cupidigia. Di continuo vi sono state dette parole che vi mettevano in guardia dalla vita. Di continuo arrivava quell'altra realtà ed erigeva davanti a voi le sue immagini – in forma umana, persino in forma umana! […] L'avete adorata? Ne avete avuto cura? Vivere, volevate, vivere la vostra bianca vita di pienezze e realizzazioni […] - adesso non è più tempo di misericordia, adesso è tempo per la notte.”
(Gottfried Benn “Romanzo del fenotipo”, Adelphi)