Maestri Fiamminghi e Olandesi del XVI e XVII secolo
Dal Rinascimento al pieno Barocco, la bellezza delle forme e la varietà dei contenuti attraversano i secoli per rivivere in un’esposizione irrinunciabile per appassionati e collezionisti.
Comunicato stampa
Dal Rinascimento al pieno Barocco, la bellezza delle forme e la varietà dei contenuti attraversano i secoli per rivivere in un'esposizione irrinunciabile per appassionati e collezionisti.
Archiviati con entusiasmo i numeri da record della mostra "La Dinastia Brueghel" (92.000 visitatori in circa 4 mesi) a cui la Galleria aveva partecipato con il prestito di 10 dipinti sui circa 80 presentati, riprende la tradizionale attività tramite l'appuntamento fisso con l'esposizione-vendita presso gli storici ambienti torinesi.
Attraverso una selezione di oltre quaranta opere, la Galleria Caretto propone un percorso che, in due secoli di storia, porta alla scoperta di una delle più felici stagioni artisiche europee. Grazie ad una ricca verietà di soggetti, autori e stili, sarà possibile conoscere il mondo fiammingo-olandese e quella pittura che è stata tra le più importanti della storia dell'arte.
Quadro-manifesto della rassegna è la monumentale "adorazione dei pastori" di Jan Massys (Anversa 1509 – 1575), tra i massimi esponenti del così detto "Manierismo d'Anversa", la cui bottega, condotta con il padre Quentyn, ebbe il merito di unire lo stile tradizionale dei Primitivi Fiamminghi ai più alti esiti di Leonardo e dell'arte italiana: la pala d'altare, quindi, si presenta come un autentico capolavoro di eleganza e maestria artistica, un'opera d'importanza museale.
A narrare ulteriormente i fermenti artistici che animarono Anversa a cavallo tra XVI e XVII secolo, seguono opere di artisti seguaci di Jan Brueghel il Vecchio, quali la "Madonna in ghirlanda di fiori" di Andries Danielsz, in cui i fiori gareggiano in bellezza con le opere del maestro, o il "paesaggio con viandanti" di Gillis d'Hondecoeter (Anversa 1575 – Amsterdam 1638), ricco di toni accesi, figure minuziosamente descritte e borghi narrati con precisione fotografica. Di grande valore storico, è anche presente la "Veduta del porto di Anversa" di Pieter Van De Velde nella quale è possibile riconoscere alcuni dei principali monumenti ancora oggi presenti nello skyline anversese.
Seguono alcuni paesaggi di fine '500, caratteristici per il loro essere immaginari e non realistici, secondo l'uso tipico tipico della paesaggistica fiamminga all'epoca di Pieter Brueghel il Vecchio, come nella "Distruzione di Sodoma e Gomorra" del così detto Maestro del Sermone di Lille, una personalità ancora enigmatica di cui si conoscono non più di trenta opere.
Giungendo in pieno '600, si approderà ai temi laici della natura morta e delle "scene di genere", autentica invenzione del mondo fiammingo. La "natura morta con prosciutto e ciliegie" di Floris Van Schooten é una raffinata fotografia di quelle tipiche "colazioni" di cui usufruiva la ricca borghesia olandese del Secolo d'Oro, mentre la "scena d'interno" del grande maestro David Teniers il Giovane (Anversa 1610 – Bruxelles 1690) è un esempio tipico di quell'amore per la vita quotidiana, narrata anche con ironia, caratteristica del modo fiammingo di intendere l'esistenza. Così come la "scena d'interno in una locanda" di Willem van Herp (Anversa 1614 – 1677), tra i migliori allievi di Rubens, che ritrae con sontuosa vivacità tutto ciò che animava la vita di un luogo di ritrovo delle Fiandre del '600.
Sul versante più strettamente olandese, viene presentato un importante paesaggio di Meindert Hobbema, che può vantare direttamente la provenienza TEFAF, un "paesaggio notturno" di Aert van der Neer, autore che per primo decise di creare vedute paesaggistiche notturne e una scena d'interno con "Cristo in casa di Marta e Maria" di Jan Miense Molenaer, artista di prim'ordine nelle vicende di Harleem e della pittura olandese.
L'eposizione alla Galleria Caretto, quindi, punta ad offrire una rassegna sulla pittura antica delle Fiandre che, per tradizione e competenza, si pone come un appuntamento imprescindibile nel panorama delle galleria d'antiquariato italiane e straniere.