Magister Canova
A Venezia, Canova. In un viaggio che immerge il visitatore nella genesi del processo creativo del celebre scultore veneto, interprete massimo del Neoclassicismo.
Comunicato stampa
A Venezia, Canova. In un viaggio che immerge il visitatore nella genesi del processo creativo del celebre scultore veneto, interprete massimo del Neoclassicismo.
In una mostra dove spettacolo e approfondimento, emozione e conoscenza si calibrano e fondono alla perfezione.
Ad annunciare Magister Canova, secondo atto della trilogia di mostre ideate e realizzate da Cose Belle d’Italia Media Entertainment, è il presidente Stefano Vegni.
Come è già avvenuto per la mostra precedente dedicata a Giotto, Magister Canova, realizzata in collaborazione con la Fondazione Canova Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, sarà accolta nelle magnifiche sale della Scuola Grande della Misericordia di Venezia, dal 16 giugno al 22 novembre 2018.
“Qui uno spettacolare percorso multimediale attende il visitatore avvicinandolo alla vicenda canoviana in tutte le sue fasi ed aspetti. In Magister Canova – dichiara Renato Saporito, amministratore delegato e supervisore creativo del progetto – l’assoluto rigore scientifico del racconto è coniugato a una sapiente regia, ricorrendo a una pluralità di linguaggi, proponendo un percorso di narrazione che spazia dal micro al macro, dalla farfalla di Amore e Psiche al gigante Ercole che scaglia Lica, passando dalla danza alla bellezza senza tempo di Paolina Borghese”.
La mostra si completa con importanti “stanze” dedicate a particolari approfondimenti. Come quella riservata ai disegni originali a soggetto anatomico conservati presso la Biblioteca dell’Istituto Superiore di Sanità o quella dedicata all’illustrazione del processo creativo maturato da Antonio Canova, processo che ha rivoluzionato la successiva storia della scultura europea.
Ad accogliere gli ospiti, al pianoterra della Scuola Grande della Misericordia, sarà una monumentale installazione site-specific di Fabrizio Plessi, un magnifico “omaggio” al grande Canova, un’opera che vuole simboleggiare il viaggio nella mente dell’artista.
Dopo l’immersione nei colori e nelle forme dell’opera di Fabrizio Plessi, la visita alla mostra prosegue al piano superiore, dove lo spazio è connotato da un enorme blocco di marmo, bianco come quello di Carrara, realizzato in architettura tessile.
In questo spazio, in forte dialogo architettonico con la sala della Scuola Grande della Misericordia, sono allestite diverse aree di approfondimento che permetteranno al pubblico di esplorare l’intera vicenda canoviana, grazie a un percorso, intimo e spettacolare al tempo stesso.
Ad accompagnare, passo a passo, l’ospite sarà la voce narrante di Adriano Giannini, chiamato anche a leggere alcune delle lettere del giovane Canova.
La colonna sonora originale è affidata al violoncello di Giovanni Sollima.
La mostra è curata da Mario Guderzo, Direttore della Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, Membro del Comitato per l’edizione nazionale delle opere di Antonio Canova e del Comitato Scientifico del CAM (Catalogo dell’Arte Moderna Italiana) e da Giuliano Pisani, Filologo classico e storico dell’arte, Accademico Galileiano, Membro del Comitato dei Garanti per la promozione della Cultura Classica del MIUR.
I contenuti sono affidati al Comitato Scientifico composto da Giuseppe Pavanello, Professore Ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Trieste, Membro del Comitato per l’edizione nazionale delle opere di Antonio Canova, dell’Istituto di ricerca su Canova e il Neoclassicismo di Bassano del Grappa (Vicenza), del Consiglio scientifico della Fondazione Canova di Possagno (Treviso); Steffi Roettgen, Professore emerito all’Università Ludwig-Maximilians di Monaco; Johannes Myssok, vice Rettore dell’Accademia Kunstakademie di Düsseldorf; Andrea Bellieni, curatore del Museo Correr di Venezia, Membro Direttivo Fondazione Musei Civici Veneziani.
La direzione artistica è del maestro Luca Mazzieri, autore e regista di film d’arte, in collaborazione con Alessandra Costantini, architetto e progettista.
Cose Belle d’Italia Media Entertainment è una società collegata al Gruppo Cose Belle d’Italia, nata per ampliare l’offerta di creazione dei contenuti attraverso la produzione di format ideati, creati, gestiti e distribuiti sul mercato italiano e internazionale con un approccio etico e culturale per comunicare e generare ricchezza.
Rientra in questa filosofia anche il format Magister, che dopo Magister Giotto (2017) e Magister Canova (2018) presenterà nel 2019, a completamento della trilogia dedicata ai maestri universali della storia dell’arte, Magister Raffaello. In questo Format contemporaneo di mostre itineranti, ideato e prodotto da Cose Belle d’Italia Media Entertainment, il rigore scientifico, la qualità e la forza del dettaglio consentono anche ai visitatori più giovani di immergersi nella vita e nelle opere dei grandi maestri dell’arte, in una straordinaria occasione di conoscenza e di intrattenimento.
magister.art
Cose Belle d’Italia S.p.A
Cose Belle d’Italia S.p.A. è un Gruppo che aggrega realtà italiane rappresentanti l’eccellenza del Made in Italy. Cose Belle d’Italia le acquista, preserva e valorizza all’interno di un sistema integrato che si richiama ai valori eterni della bellezza, della cultura e del “bel vivere” italiani. Il Gruppo opera trasversalmente in ogni settore, creando valore e favorendo il propagarsi delle stesse eccellenze tra le partecipate.
Fanno parte del Gruppo: Cose Belle d’Italia Media Entertainment, Alberto del Biondi, Vismara Marine, FMR, UTET Grandi Opere, Arte del Libro, Industria del Design, Imbarcazioni d’Italia con i marchi Apreamare e Maestro, Antica Tostatura Triestina, Maestria e i marchi Laverda Collezioni, Nerocarbonio e
Arte 1:1. Cose Belle d’Italia ha inoltre creato un Polo Intrattenimento che ingloba riviste, siti web ed eventi dedicati al bel vivere italiano, quali Amadeus, Il Mondo del Golf Today, Sci – Il Mondo della Neve, La Madia Travelfood, Belvivere e Watch Digest. Controllata da Europa Investimenti, Cose Belle d’Italia nasce nel 2013, in seguito alla definizione del proprio “Manifesto”, che fissa i punti cardine cui si ispirano la visione e la missione del Gruppo.
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