MAGMA/Modulo Fest 2016
Modulo Fest 2016, seconda edizione del festival dedicato a musica elettronica e arti visive
Comunicato stampa
Parte domani venerdì 24 giugno Modulo Fest 2016, con la prima delle sei giornate di live, workshop ed esposizioni tra il Centro Climatico Marino e l’ex discoteca Woodpecker.
La prima giornata avrà come location il Centro Climatico Marino (viale 2 giugno 96, Milano Marittima) e sarà inaugurata dal vernissage della mostra collettiva “Bruma” a cura di Marco Samorè (ore 18). La mostra intende indagare, attraverso il lavoro di sei artisti più una sezione di video-arte, la relazione che intercorre tra l’opera e gli spazi espositivi non codificati. Nello specifico, gli artisti invitati si confronteranno con l’imponente Colonia Centro Climatico Marino di Milano Marittima, fatta edificare nel 1927, affidata ai Frati Camilliani negli anni ’30, e rimasta come sospesa nel tempo (dopo la parentesi degli anni 2004-2006 con il reality ‘Campioni’) praticamente intatta fino ad oggi ma lasciata in completo abbandono. Le stanze dismesse dell’Ex Centro Climatico Marino ospiteranno gli interventi scultoreo-installativi di Sergia Avveduti, David Casini e Marta Pierobon, quelli pittorici di Giulio Zanet, i collage di Kensuke Koike e il lavoro fotografico e sonoro di Carolina Martines, operazioni concepite per riattivare la memoria del luogo, nel tentativo di far emergere il potenziale creativo sedimentato nel fallimento. A completare la mostra “As Soon As Possibile. Performance loop”, installazione video inedita che racconta il processo creativo di “The Class of Marina Abramovic”, progetto dedicato alla sperimentazione performativa che si è tenuto al PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano nel giugno del 2003. Un documento video, realizzato in quei giorni da Mario Gorni/Careof, capace di restituire l’evoluzione di un gruppo di giovani artisti della Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig (Germania) che sotto la guida di Marina Abramovic, celebre pioniera della Body Art, hanno dato vita, ciascuno secondo la personale poetica e con mezzi e tecniche diverse, a una serie di performance e living installations in cui il comune denominatore è il corpo quale catalizzatore del rapporto tra l’individuo e il suo ambiente.
Alle 21.30 il live di Petit Singe, nome d’arte della producer italiana d’origini indiane Hazina Francia. Nella sua seconda uscita, “Tregua”, si sente la forte influenza per la musica tribale, associata allo stesso tempo ad una forte estetica moderna. Il percorso artistico segue il precedente lavoro, che combina il suono delle percussioni primitive con l’eleganza dei movimenti di una ballerina classica. I riflessi tribali incontrano tagli sperimentali al confine con un pop astratto.
Alle 22.45 Danse Noire Sound System, con Aïsha Devi. Cresciuta sulle rive del lago Lemàno in Svizzera, Aïsha cavalca l’onda sottile dell’underground elettronico europeo dal lontano 2004. La sua ultima uscita “Danse Noire” è dedicata all’esplorazione delle strutture astratte techno/club in cui, attingendo dal proprio immaginario, legato alle sue origini nepalesi/tibetane, ci conduce con le proprie macchine a climi di profonda meditazione. Che si tratti di gutturale o soprano i mantra pop deformati della Devi ci istruiscono per trovare l'invisibile attraverso un paesaggio musicale teso, viscerale, che diviene spesso nodoso e industriale.