Malamente 2
Un esperimento a cura di Francesco Sena che mette insieme le opere dei ragazzi della comunità Il Porto di Moncalieri (To) e le opere di alcuni artisti torinesi.
Comunicato stampa
Mentre scendiamo lungo il viale alberato,
dico a Olga che nel bar è esposto un quadro di Gianluca.
Olga gli chiede: “Te l’hanno comprato?”
Gianluca: “No, perché?”
Olga: “Ti hanno almeno offerto un caffè?”
Gianluca: “No, perché?”
Olga: “Così, come scambio per il tuo quadro…”
Gianluca: “No, ma quando vado a prendere il caffè mi regalano un sorriso”.
Per questo sono ancora qui al Porto.
Per questo faccio ancora questo lavoro.
Francesco Sena
Dopo la mostra Equinozio d’Autunno, inaugurata il 22 settembre 2013 che resterà aperta fino al 10 novembre (nella settimana dell’Arte Contemporanea di Torino…) il Castello di Rivara ha il piacere di ospitare la mostra MALAMENTE 2, esperimento a cura di Francesco Sena che mette insieme le opere dei ragazzi della comunità Il Porto di Moncalieri (To) e le opere di alcuni artisti torinesi (Paolo Grassino, Maura Banfo, Paolo Leonardo, Luigi Mainolfi, Piero Gilardi, Giulia Caira, Francesco Sena, Saverio Todaro, Nicus Lucà, Domenico Borrelli e tanti altri …) nello stesso luogo, sulle stesse pareti del Centro d’Arte Contemporanea che Franz Paludetto ha aperto nel 1985 e che, sotto la sua direzione, negli anni ha presentato mostre di importanti pittori e scultori italiani e stranieri.
Il Castello di Rivara da così una opportunità e visibilità a ragazzi che stanno affrontando un percorso terapeutico comunitario non privo di difficoltà ma che non gli impedisce di esprimersi in modo artistico.
La prima volta, tre anni fa a Torino, è stato un esperimento, gioioso, faticoso, un po’ visionario, “fitzcarraldesco”, un punto di arrivo importantissimo, il frutto di più di vent’anni di lavoro e di ricerca di Francesco Sena con i “residenti” del Porto, un sogno diventato progetto e che finalmente era realtà. Emozione, curiosità e orgoglio. Un grande successo di pubblico e di critica, opere vendute, collezionisti che si sono mischiati ai visitatori.
“A distanza di tre anni ci riproviamo, con lo stesso spirito di allora. Le opere sono qui: tante, belle, inquietanti, semplici o intricate… E ci sono anche i lavori di artisti amici, che hanno voluto condividere l’entusiasmo e il coraggio”.
“Con la sorpresa del neofita” scrive Francesco “ri-imparo quanti sentieri che si biforcano può prendere la creatività”. Nella fatica del vivere, in quei quadri dipinti “male” le immagini si formano con una tale facilità, con una potenza comunicativa che solo le forme espressive senza mediazioni estetiche o intellettuali possono generare.
“Speriamo di farcela, anche questa volta”, chiosa Francesco. In realtà, con Malamente 2, con tutto il lavoro fatto coi ragazzi del Porto, condiviso con gli amici artisti, coi collezionisti, i critici, i curatori, le persone comuni, portando, infine, un simile progetto al Castello di Rivara, collegandolo alla storia di Franz Paludetto, alla colorita, intensa umanità che ha abitato quegli spazi, Francesco, ce l'ha già fatta...