Manuel Otero Marti – The essence project
Un momento, una foto, una frase, una serata, una performance, 11 opere, un autore. Una sola sera, una sola perfomance dell’artista argentino che attraverso la sua nudità sonda il comportamento umano ponendo domande etiche allo spettatore.
Comunicato stampa
L’incredibile serata che si terrà il prossimo 15 novembre allo Stadio di Domiziano è il modo che Manuel Otero Marti ha identificato per porre delle domande e delle riflessioni alla società cercando di formularle in maniera artisticamente diversa nel tentativo di accrescere umanamente l’individuo che assiste. “Una sorta di necessità intrinseca – dice Manuel – di porre delle domande e di condividerle nel tentativo di aumentare il potenziale che ognuno possiede naturalmente dentro di sé.”
Il progetto che accompagna “The Essence” consiste in una ricerca profonda dell’autore che lo porterà attraverso le performance a esporsi totalmente per ritrovare quell’essenza di sé stesso che generosamente offrirà ai presenti con l’intento di restituire alla società morale, valore, rispetto individuale che spesso sfuggono ma che sono le fondamenta della vita. Per realizzare visivamente “The Essence” Manuel è stato supportato dal fotografo Luca Artioli. Le performance catturate attraverso la fotografia ICT (International Camera Movement) sono 11 in cui Manuel interverrà direttamente dopo la esibizione.
Anche il foglio bianco sarà protagonista nella serata, infatti, dopo la performance live l’autore interverrà sulle opere esposte creando un nuovo orizzonte nel mondo dell’arte contemporaneo.
“La mia intenzione – sottolinea Manuel Otero Marti – non è quella di diventare un’artista ma è quella di esprimere la mia propria indole!”
L’idea è che ogni singola immagine, e il suo specifico messaggio, inviterà l’osservatore a porsi delle domande esistenziali avendo a disposizione tutti gli elementi. Inoltre, per la serata, Manuel si avvarrà di una Camera Oscura, ancora una volta, permettendo ai presenti di catturare l’attimo.
“The Essence” tratta tutto in un momento, in una perfomance, in una frase, in 11 fotografie e in un’unica serata. Manuel, attraverso le sue riflessioni, emancipa lo spettatore a contemplare l’insieme del suo lavoro attraverso il proprio modo di vedere la vita:
“Quello che è, è”
“Ti va o non ti va”
“Che parte del No, non hai compreso”