ManWoman
La mostra pone l’attenzione su un aspetto della nostra società e della nostra cultura, in un momento di dibattito sulla transizione dei generi e dei ruoli sessuali nella società. Un argomento mainstream, nonostante sia solo la fase avanzata di un processo già iniziato da tempo.
Comunicato stampa
MANWOMAN
new society rules
___________ New illustration and Art in Sardinia __________
Parlare di Illustrazione all’interno di un contesto di design può sembrare controverso. In realtà se si pensa all’illustrazione dal punto di vista della sua funzione, il collegamento diviene lapalissiano. Tra l’altro è difficile trovare una scissione netta tra il graphic design e l’illustrazione contemporanei, che utilizzano gli stessi medium espressivi, e sono spesso utilizzati contemporaneamente, sovrapponendosi quasi.
Quello che a noi interessava era la capacità dell’illustrazione di essere un filtro preferenziale della società capace di elaborare gli eventi e le modificazioni ad essa connesse in modo da riproporle come in un racconto favolistico, capace di astrarre dinamiche sociali e tematiche anche pesanti o scomode.
Il tema scelto è infatti MANWOMAN, nome dato dall’unione delle due parole uomo e donna in un’unica, ponendo il la sulla destrutturazione dei ruoli sociali connessa ad una indefinita varietà di generi.
MANWOMAN pone l’attenzione su un aspetto della nostra società e della nostra cultura, in un momento di dibattito sulla transizione dei generi e dei ruoli sessuali nella società. Un argomento mainstream, nonostante sia solo la fase avanzata di un processo già iniziato da tempo.
L’ equilibrio uomo / donna con cui siamo cresciuti è basato su una distribuzione dei ruoli in funzione del genere, un retaggio culturale calatoci dall’alto, che attraverso medicina, filosofia, religione è stata costruita storicamente sul controllo della sessualità. La nuova consapevolezza del genere ci ha portato ad una destrutturazione della consueta dicotomia determinando una riscrittura dei ruoli sessuali, che danno luogo ad un nuovo interessante paesaggio sociale fatto di possibilità di genere indefinite.
Difatto le nostre sicurezze nella semplicità di categorizzare gli altri attraversi i termini di maschio / femmina / gay vacillano di fronte all’immagine di persone che non riusciamo a identificare e categorizzare in nessuna delle categorie pre-asserite. Il nuovo paesaggio queer, esprime una identità di genere in divenire, e si apre una nuova e più interessante possibilità prima inesplorata, che è la liberazione della persona dalla categorizzazione, tenendo anche conto della possibilità di scegliere.
La ricerca identitaria del genere in un paesaggio indefinito ci porta allo scontro con un senso di instabilità dato dalla difficoltà ad abbandonare gli schematismi e la categorizzazione dell’altro, e dalla paura di accettare l’indefinitezza, e forse di un modo più libero di relazionarsi con il prossimo.
Un obiettivo non secondario della mostra era quello di dare una panoramica sui talenti creativi sardi, perfettamente inseriti nel mondo dell’arte contemporaneo, tra illustrazione, grafica e design. Tutti sono stati invitati a esplorare in modo libero e personale il tema, dando una loro interpretazione all’idea dell’identità di genere, attraverso la realizzazione di un’opera ciascuno che si potranno apprezzare durante la mostra.
Scelti con cura rappresentano, oltre una loro personale visione anche uno sguardo sul paesaggio creativo, che abbraccia tutta l’ isola , sono Andrea Casciu, Enea,La Fille Bertha, Gianluca Marjani Marras, Marco Meloni ( Aka Johnny Ryall ) Daniela Iride Murgia, Vincenzo Pattusi, Josephine Sassu, Daniela Spoto, Lucrezia* U.
Le opere realizzate saranno riprodotte in una serie limitata e firmata dagli artisti, e saranno in vendita all’Ultimo Spettacolo, per la durata della mostra, e comunque fino ad esaurimento.
MANWOMAN rappresenta pertanto un’occasione di scambio culturale, nonché chance di poter acquisire, a un prezzo popolare, qualche importante pezzo da collezione.
A cura di Monica Casu e Gianfranco Setzu