Mara Fabbro / Alberto Pasqual- È per sempre

Informazioni Evento

Luogo
AUGEO ART SPACE
Corso d’Augusto, 217 , Rimini, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì – sabato: 10-12 16-19

Vernissage
02/04/2022
Artisti
Mara Fabbro, Alberto Pasqual
Uffici stampa
SPAINI & PARTNERS
Generi
arte contemporanea, doppia personale

È per sempre interpella la categoria del Tempo e in particolare quella della durata, che ha valore positivo e necessario in ambito culturale, ma che diventa negativo nel caso delle plastiche.

Comunicato stampa

Il 2 aprile 2022 si inaugurerà la Mostra È per sempre di Mara Fabbro e Alberto Pasqual, con la curatela di Matteo Sormani, nel Centro per l’arte contemporanea Augeo Art Space, nato dalla riconversione di Palazzo Spina, sul Corso d’Augusto, arteria principale della città di Rimini.

Le sue splendide sale a volta ospiteranno una selezione significativa delle opere di due artisti friulani, tra i più rappresentativi della ricerca d’arte contemporanea. L’esposizione promossa da Theke e dalla Fondazione Giovanni Santin è corredata da un catalogo edito da Punto Marte editore.

È per sempre interpella la categoria del Tempo e in particolare quella della durata, che ha valore positivo e necessario in ambito culturale, ma che diventa negativo nel caso delle plastiche, materie poco costose, malleabili ed esteticamente pregevoli e utilissime, che però diventano pericolose proprio perché indeperibili, dannose nel momento in cui vengono disperse nell’ambiente.
La stessa immagine utilizzata per rappresentare visivamente la Mostra, l’iconica mano che indossa l’anello “prezioso”, in plastica trasparente, suggella l’unione Uomo/plastica/ambiente, testimoniando l’urgenza di pensare oggi ad un futuro diverso, in cui lo stile di vita sia attento alla Cultura, al Presente e al Futuro, e quindi anche alle problematiche ambientali.

È per sempre, riporta l’arte del presente alle potenzialità concettuali più alte. Coinvolgendo il visitatore le opere si prestano a letture diversificate grazie alle trasparenze e alla leggerezza delle plastiche; alla morbidezza di carte preziose; alle resine e ai policarbonati; agli acciai corten e al ferro fuso, che comunicano poeticamente tanto la bellezza formale, quanto i contenuti e le esperienze che rendono l’arte, e quindi la Cultura, motore di crescita e di benessere
La “durata” e il “per sempre” accolgono il Tempo fluido della nostra società indirizzandolo verso un domani in cui va ripristinata l’armonia e il ritmo di un respiro collettivo e sociale. L’uomo, infatti, non si salva mai da solo, ma condividendo opere, percorsi e processi culturali comuni, e fondando le proprie radici in un passato che protegge e testimonia la Storia, crea opere che vivono nella luce dell’oggi.
Proprio per questo gli edifici storici rappresentano il luogo ideale in cui esporre la Mostra È per sempre. Infatti, per entrambi gli artisti, Mara Fabbro e Alberto Pasqual, il Tempo conserva e non dimentica, lo fa nell’intero arco della sua durata, a partire dal passato che è la fonte indispensabile cui attingere per vivere consapevolmente e per progettare anche artisticamente un futuro vitale.

In occasione della mostra verrà presentato il prototipo di BeAPart, una soluzione allestitiva sviluppata da DFORM e Creaa con Ludovico Bomben, Filippo Lorenzin, Rachele D’Osualdo, Giovanni Di Vito, Laura Petruso, Marco Pietrosante, Stefano Coletto ed Elena Cantori, che guarda alla sostenibilità e all’economia circolare.

La sostenibilità ambientale ormai è di casa anche nelle mostre italiane: dalla Biennale ai Musei pubblici molti hanno ospitato artisti e iniziative in ambito green negli ultimi anni. Però finora è stato più facile esporre la sostenibilità attraverso l’arte piuttosto che perseguirla nelle esposizioni stesse. Come risolvere l’annoso problema degli sprechi nei back end delle mostre: gli allestimenti usa e getta? A questo hanno cercato di dare una risposta durante la pandemia Michele Filippi ed Elena Tammaro, due titolari di impresa del Friuli Venezia Giulia. Hanno messo assieme un team multidisciplinare, organizzato interviste e approfondimenti per cogliere le esigenze del settore, e infine lavorato a un prototipo. Ed è così che due artisti, due architetti, un designer, un curatore e una gallerista, oltre ai professionisti delle rispettive aziende, hanno dato vita a BeAPart.
Il risultato è una soluzione espositiva versatile e riutilizzabile pensata per progetti molto diversi per dimensione, contenuto ed estetica. Nel mese di aprile verrà presentata a Rimini, Trieste e Pordenone.
Il sistema è composto da una struttura modulare e una “pelle” che la riveste: le caratteristiche innovative della soluzione sono l’interscambiabilità delle pelli e la modalità con cui verrà commercializzato il prodotto. Ci si sposta verso la servitizzazione anche nel mondo dell’arte, dove l’hardware, la struttura fisica, non costituisce più il valore sul mercato, ma è una materia riutilizzabile quante più volte possibile.

Le nuove frontiere dell’innovazione aziendale conquistano anche il settore artistico. Questo progetto di open innovation è nato grazie a un finanziamento internazionale (progetto DIVA) che sostiene la “cross-fertilization”: le collaborazioni fra imprese e settore culturale e creativo molto in voga in ambito europeo. Il fortunato partenariato è composto da DFORM, un’impresa hi-tech che lavora solid surface, metacrilati e laminati HPL, e CREAA, impresa culturale e creativa specializzata in comunicazione strategica e art thinking. Entrambe le realtà si affacciano già ai mercati internazionali e presenteranno BeAPart anche alle istituzioni museali d’oltralpe.