Mara Fabbro / Tommaso Bet
Due mostre d’arte contemporanea: Mara Fabbro, L’ACQUA BRUCIA e Tommaso Bet, L’ALTRA REALTA’ – visioni orfiche;a cura di Giovanni Granzotto.
Comunicato stampa
VILLA BRANDOLINI presenta due mostre d’arte contemporanea.
Mara Fabbro, L'ACQUA BRUCIA e Tommaso Bet, L'ALTRA REALTA' - visioni orfiche;a cura di Giovanni Granzotto.
Mara Fabbro, nasce, vive e lavora a Castello d’Aviano; autodidatta, le sue esposizioni personali e collettive l’hanno portata in tutto il mondo. L’ispirazione e la motivazione del suo lavoro sulla materia provengono dal mondo della Natura. La Fabbro vuole infatti indagare sul rapporto e il legame tra natura e uomo, ormai quasi indissolubile e che diventando ancora più complesso, richiede scelte ed attenzioni responsabili e coinvolgimenti globali. Non per niente il suo progetto “L’Acqua Brucia”, la sua fede nell’energia vitale del creato, capace di generare ed autorigenerarsi, è in mostra a Primo Ramo, il padiglione a cielo aperto di Expo Aquae 2015: un’installazione, un video e alcune opere per raccontare i vari aspetti dell'acqua, elemento dal valore immenso, vitale, ma sottovalutato. Questa sua formidabile capacità di rappresentare il mondo naturale e, in questo caso, tutte le valenze dell’elemento primario per eccellenza, l’hanno appunto fatta scegliere come l’artista che rappresenta l’acqua all’EXPO 2015, prima in terra veneziana, ora nella Marca trevigiana a Villa Brandolini.
Impeccabile fedeltà ad un concreto irrimediabilmente inquinato, arricchita da una forza gestuale e cromatica istintiva, infondono vita invece ai geniali cicli creativi di Tommaso Bet. Nato nel 1980 a Sacile, completa la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove sviluppa e affina tecniche grafiche, pittoriche e scenografiche e dà inizio alla propria attività espositiva, già dal 2003. Rimane legato alla città lagunare fino al 2008, quando parte alla volta di Zurigo, dove collabora per alcuni anni con importanti gallerie e spazi espositivi privati. Proprio in Svizzera, e poi a Londra, giunge ad una consapevole maturazione stilistica, che infonde riconoscibilità alle sue composizioni e ai suoi soggetti, nonché l’affinamento di una personalissima tecnica pittorica la cui grande forza espressiva irrompe in ritratti iconici e astratti cromatici. Dopo alcune prestigiose esposizioni come quelle alla Fondazione Afro di Roma o della Galleria Nazionale di Lubiana, ora anche Tommaso Bet va a raccontare il suo mondo a Villa Brandolini.
Entrambe le mostre, che si svolgeranno, quella di Mara Fabbro nelle Serre, splendidi locali riadibiti per le mostre, e quella di Tommaso Bet, nel corpo centrale della Villa, offriranno allo spettatore l’opportunità di confrontarsi con circa 35 opere l’una e saranno entrambe sponsorizzate, come spesso avviene in eventi di grandi qualità in terra veneta, dal Gruppo Euromobil dei fratelli Lucchetta.
Un eleganti catalogo a colori, edito dalle Grafiche Vianello, riuniranno le illustrazioni di tutte le opere messe in mostra e sarà corredati da saggi critici realizzati da Giovanni Granzotto, Alberto Pasini e Alexander Bassin.