Marc Chagall e la Bibbia
La mostra, concepita come una vera e propria sezione della retrospettiva “Marc Chagall”, offre la possibilità di ammirare, nella cornice del Museo Diocesano, 60 lavori che l’artista dedica al messaggio biblico.
Comunicato stampa
La mostra, concepita come una vera e propria sezione della retrospettiva “Marc Chagall”, offre la possibilità di ammirare, nella cornice del Museo Diocesano, 60 lavori che l’artista dedica al messaggio biblico. La forza creativa di Chagall ha un carattere esplosivo e si manifesta nella disseminazione di frammenti narrativi e simbolici che, nel loro insieme, acquistano valore iconico. Egli fu affascinato sin dagli anni giovanili dalla Bibbia, da lui considerata come la più importante e affascinante fonte di poesia e di arte e si confrontò con questi temi per tutta la vita, sino alla realizzazione del ciclo sul Messaggio Biblico, negli anni Sessanta. I soggetti furono elaborati in varie occasioni, con tecniche diverse (acqueforti, oli, ceramiche, sculture....), di cui la mostra dà ragione. Fulcro dell’esposizione, concepita come sezione della retrospettiva a Palazzo Reale, sono le 22 guaches preparatorie, inedite sino ad ora, che si caratterizzano per una freschezza e una immediatezza di segno e per un grande fascino E’ sorprendente come sia possibile cogliere nelle 22 guaches, soprattutto nell’intuizione dello spazio, la predilezione per scelte unidimensionali dell’artista che non impediscono, pur in assenza di intenzioni prospettiche, il raggiungimento di esiti quasi realistici in forza di una rappresentazione immaginifica e fortemente evocativa. Il colore gioca in questo senso un ruolo fondamentale, sia in presenza che in assenza, conferendo alla scena un vivace intento narrativo. Anche il dinamismo del tratto, talora solo brevemente accennato, caratterizza e scene in senso drammatico.