Marcello De Angelis – Uno e molteplice

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA POLIART
Viale Gran Sasso 35, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì – venerdì 16.45 – 20 sabato 11 – 13 e 16.30 - 19

Vernissage
22/02/2014

ore 18

Artisti
Marcello De Angelis
Curatori
Leonardo Conti
Generi
arte contemporanea, personale

Una mostra realizzata interamente su commissione del collezionismo privato. È una galleria di particolarissimi ritratti contemporanei: le impronte digitali dei committenti, realizzate in injection painting su tela.

Comunicato stampa

Una mostra realizzata interamente su commissione del collezionismo privato. È una galleria di particolarissimi ritratti contemporanei: le impronte digitali dei committenti, realizzate in injection painting su tela. La PoliArt Contemporary presenta UNO E MOLTEPLICE, mostra dedicata al ciclo “Portrait” di Marcello De Angelis a cura di Leonardo Conti.

L’esposizione prevede, in un allestimento di circa settanta ritratti, opere che vedono raffigurato ognuno di noi in uno specchio ben differente dal conosciuto: un riconoscersi che svanisce nel proprio realizzarsi, le impronte digitali, ecco il nostro indistinguibile unico ma collettivo ritratto.
Si tratta di tele di piccola dimensione, cm 18X13, realizzate in injection painting, una tecnica complessa e molto lenta da attuare, nel tentativo di razionalizzare il dripping di Jackson Pollock. In un’instancabile ricerca dell’ordine e della precisione e in un metodo personalissimo, lo sgocciolamento diviene un lento dipanarsi del colore sulla tela, dopo il passaggio attraverso lo stretto canale di una siringa da iniezione.
Per avvicinarsi al linguaggio di De Angelis, dobbiamo comprenderne la determinante necessità di rappresentare la natura, quindi la perfezione, con una meticolosità rigorosa e uno zelo imprescindibile per la tecnica da lui messa in pratica. Le forme dipinte in strutture geometriche sono inserite in quinte di spazialità, in una sorta di libertà di pensiero e profondità sensibile matematicizzate.
Ora la siringa, tra le dita dell’artista, disegna tratti come segni del tempo, che divengono i ri-tratti dell’uomo. Anche l’autore attraversa una sorta di sfida tra se stesso e la precisione, iniettando impronte sulla tela, costruendo una scansione del tempo nello spazio - le persone ritratte appunto - , intese come veri e propri spaccati di esistenza collettiva.
Ogni committente che ha deciso di farsi ritrarre dall’artista, ha partecipato al processo creativo, scegliendo le cromie da utilizzare per il proprio rispecchiarsi, dal bianco perlato, all’argento, al nero, passando per l’oro, il bronzo e il rame.
Le nostre impronte digitali, si sa, hanno una somiglianza quasi identica che le accomuna, ma un’entità matematica ben precisa che le distingue e può riprodursi all’infinito senza ripetersi mai. Si può parlare forse di frattali, particolari oggetti con strutture geometriche, caratterizzate da fenomeni di auto-similarità e porre il nostro artista come mediatore tra natura e artificio.
Le sue opere ci proiettano nel vuoto, attraverso l’alternanza di injection painting e sfondo, che sembra avanzare per continui ossimori visivi, ordine e disordine, spazio infinito e finito, con il dettaglio in primo piano e lo spazio dello sfondo, e in cui la natura è la spazialità.

Inoltre, in mostra sarà presentato “Genesia”, un altro ciclo di Marcello De Angelis realizzato con uova di gallina, su cui l’artista è intervenuto con acidi e colori, per connettere metaforicamente l’arte con l’esperienza contemporanea delle sperimentazioni genetiche.
In “Genesia” ogni uovo modificato dall’arte è contenuto in un guscio di silicone colmo di morbidi aculei.

Al vernissage sarà presentato il catalogo della mostra a cura di Leonardo Conti e stampato in edizioni limitate (120 esemplari numerati e firmati dall’artista).