Marcello Gallian – L’espressionismo amaro
Si tratta di una ventina di opere raccolte dall’editore e artista vicentino Neri Pozza, a olio su carta e cartoncini i cui soggetti, figure femminili, coppie e crocifissi, di un realismo espressivo esasperato, rappresentano forse il dolore di una presa di coscienza del mondo inquieta e tardiva.
Comunicato stampa
Nato a Roma nell’aprile del 1902 da una famiglia alto borghese,
Marcello Gallian compì i primi studi a Firenze e nel 1919 fu al seguito
di D’Annunzio nell’impresa di Fiume, partecipando poi, da
squadrista, alla marcia su Roma.
La sua carriera letteraria avvenne a contatto con l’avanguardia
romana tra intellettuali fascisti e anarchici, in una tensione
antiborghese ed eversiva rivolta, alla fine degli anni Venti, anche al
teatro per il quale, nel 1929, scrisse la commedia La casa di Lazzaro
rappresentata con successo nel famoso Teatro degli Indipendenti
fondato da Anton Giulio Bragaglia. Intorno a quegli stessi anni
pubblica Il dramma nella latteria (1928), Vita di sconosciuto (1929), Nascita
di un figlio, (1929), Pugilatore di paese (1931). Racconti o brevi romanzi i
cui protagonisti sono figure di spostati, vagabondi, emarginati. Il
romanzo Comando di tappa (1935), che gli varrà il secondo posto al
Premio Viareggio 1934, gli aprirà anche la collaborazione al Corriere
della Sera.
Progressivamente emarginato tanto che il suo romanzo Bassofondo
(1936), recentemente riedito da Marsilio nel 2012, venne censurato,
fu costretto nel dopoguerra ai mestieri più disparati e negli anni
Sessanta iniziò a dipingere.
Un corpus di suoi quadri, oggetto della mostra L'espressionismo
amaro dello scrittore-pittore Marcello Gallian in una collezione
vicentina inedita, in corso a Vicenza presso la libreria-galleria Galla
Ca è Primo Piano dal 2 al 26 maggio 2013, mettono ora per la prima
volta in luce alcuni aspetti interessanti di questa sua attività.
Si tratta di una ventina di opere raccolte dall’editore e artista
vicentino Neri Pozza, a olio su carta e cartoncini i cui soggetti, figure
femminili, coppie e crocifissi, di un realismo espressivo esasperato,
rappresentano forse il dolore di una presa di coscienza del mondo
inquieta e tardiva.
Gallian morì a Roma il 19 gennaio 1968.
G.G.