Marcello Jori – Pinocchio di Jori
Galleria Mazzoli e Marcello Jori rendono omaggio al grande capolavoro di Carlo Collodi, Le Avventure di Pinocchio con una mostra dedicata al burattino più famoso di tutti i tempi.
Comunicato stampa
Sabato 27 ottobre 2018 alle ore 18,30 Galleria Mazzoli presenta la mostra Pinocchio di Jori.
Galleria Mazzoli e Marcello Jori rendono omaggio al grande capolavoro di Carlo Collodi, Le Avventure di Pinocchio con una mostra dedicata al burattino più famoso di tutti i tempi.
Marcello Jori ha creato una versione manoscritta e illustrata del romanzo che, rilegata a mano in cinque volumi, sarà esposta in galleria insieme ad opere grandi e piccole ad acquerello e acrilico su carta e ad olio su tavola. Nelle opere alle pareti, Pinocchio, fuggito dal suo libro, entra nell'arte della vita o nella vita dell'arte.
Dal manoscritto è stata tratta una versione a stampa in 500 copie numerate edita da Galleria Mazzoli che verrà presentata in occasione della mostra insieme al catalogo delle opere esposte, anch'esso in edizione limitata di 500 copie numerate.
L'idea di creare questa nuova edizione di Pinocchio è nata dalla grande passione del direttore Emilio Mazzoli per il romanzo, classico della letteratura per bambini e ragazzi, di cui è un appassionato collezionista di numerose edizioni, antiche e moderne. Nè Mazzoli, nè Jori si aspettavano che Pinocchio prendesse vita per fuggire dal libro e tuffarsi nell’arte come nel più irresistibile del “Paese dei Balocchi”. È nato così il Pinocchio ad olio su legno, vivo come solo Pinocchio sa essere vivo!
Il volume a stampa è arricchito dal contributo critico di Achille Bonito Oliva e da quattro poesie inedite di Paul Vangelisti.
Bonito Oliva nel suo testo descrive così l'opera di Jori: “Marcello Jori affronta la figura anarchica del burattino attraverso un doppio procedimento: la scrittura e l’immagine. Con la prima trascrive manualmente l’intera favola di Collodi e con l’altra dà visione a tutte le peripezie di Pinocchio. […] L’arte diventa la progettazione di una sensibilità naturalmente allarmata e nello stesso tempo ludica. Così ritroviamo il Mangiafuoco travestito da Emilio Mazzoli e il grande naso tratto da un’opera di Gino De Dominicis che si confronta con quello appuntito di Pinocchio.
Subentra nell’opera la pulsione di un disordine che disarticola la composizione, spingendola verso un ribaltamento dell’ordine costituito. Un nodo inestricabile di segni tende a costituire un campo di relazioni precarie, tutte poggianti sulla instabilità o su di una stabilità momentanea. Alcune volte un espressionismo segnico e cromatico attraversa l’opera portandola verso un’immagine volutamente incapace di darsi simmetricamente di fronte ai suoi modelli reali, a riprova che questo linguaggio si pone fuori dal ricalco naturalistico. […] Marcello Jori, Collodi e Pinocchio hanno adottato l’arte del fuggitivo. E la fuga dà accesso e speranza all’eternità”.
NOTE BIOGRAFICHE
Marcello Jori nasce a Merano nel 1951, vive e lavora a Milano.
Protagonista dell’arte italiana degli Ottanta e Novanta, è oggi interprete di un’arte che ha pochi eguali nel panorama della ricerca artistica attuale.
Inizia la sua carriera artistica a Bologna negli anni '70, utilizzando vari mezzi espressivi quali fotografia, pittura e scrittura. Ha tenuto la sua prima mostra nel 1977 alla Galleria de' Foscherari di Bologna, a cura di Renato Barilli.
Fin dall’inizio della sua attività l'uso della parola è un segno ricorrente nella sua opera.
Si dedica infatti inizialmente alle scritture dipinte e negli anni '80 è tra i fondatori del “Nuovo fumetto italiano”. Pubblica in Italia per Linus, Alter e Frigidaire, in Francia per Albin Michel su L’Echo des Savanes. Collabora anche con le riviste Vogue e Vanity Fair. Dal 1992 al 1998 disegna in esclusiva per la casa editrice giapponese Kodansha.
Negli anni Duemila pubblica Nonna Picassa, un romanzo per Mondadori.
A Milano nel 2003, alla Galleria Emi Fontana, presenta per la prima volta le Predicazioni, libri-opera scritti e illustrati a mano in copia unica, nei quali racconta in modo inedito la vita di artisti leggendari.
Nel 2007 inizia la collaborazione con importanti aziende di design come Alessi e Moroso. La Fondazione Marconi in occasione delle sue ultime mostre personali, pubblica fra il 2011 e il 2015, i suoi cinque volumi intitolati: Gli Albi dell’Avventura. Dal 2011 collabora con il Corriere della Sera, per il quale realizza sei copertine e scrive dell’arte da artista.
Nel 2014 per Flash Art inizia la prima storia dell’arte a puntate, scritta, disegnata e diretta da un artista.
Nel 2016 con Rizzoli ha pubblicato la Storia Dipinta dell’Arte, la prima Storia dell’Arte scritta a mano e dipinta da un artista, di cui nel 2017 è uscita la versione inglese per Rizzoli New York.
Marcello Jori si definisce oggi 'Artista intero', un richiamo alla dimensione dell’artista rinascimentale che con la stessa competenza praticava la pittura, la scultura, era designer, affrontava l’architettura e scriveva trattati, anche se è prima di tutto pittore.
Marcello Jori ha partecipato a tre Biennali di Venezia, alla Biennale di Parigi (1985), a due Quadriennali di Roma (1986, 1996). Ha tenuto mostre in gallerie e musei nazionali e internazionali tra cui: Galleria d’Arte Moderna, Roma; Castel Sant’Elmo, Studio Morra e Studio Trisorio, Napoli; Studio Marconi, Milano; Museion, Bolzano; Museo d'Arte Moderna di Bologna, Galleria d’Arte Moderna e Galleria De’ Foscherari, Bologna; Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Trento; Hayward Gallery, Londra; Kunstverein, Francoforte; Holly Solomon Gallery, New York City; Ocean House, Miami.
On Saturday 27 October, at 18.30, Galleria Mazzoli presents the exhibition Pinocchio di Jori.
Galleria Mazzoli and Marcello Jori pay tribute to the great masterpiece by Carlo Collodi, The Adventures of Pinocchio, with an exhibition dedicated to the most famous puppet of all time.
Marcello Jori has created a handwritten and illustrated version of the tale, bound by hand in five volumes, which will be on view at the gallery together with large and small works in watercolor and acrylic on paper, as well as oil paintings on panels. In the works on the walls, Pinocchio escapes from his book and enters the art of life, and the life of art.
The manuscript has been used to make a printed version of 500 numbered copies, an edition by Galleria Mazzoli that will be presented in coordination with the exhibition, together with the catalogue of the works in the show, also in a limited edition of 500 numbered copies.
The idea of creating this new edition of Pinocchio is the result of the great affection of the director Emilio Mazzoli for this story, a classic of children’s literature which he has collected in many antique and modern editions. Neither Mazzoli nor Jori expected Pinocchio to come to life, fleeing from the book and plunging into art, as the most irresistible of all “Lands of Toys.” The result is the Pinocchio in oil on wood, a living being, as only Pinocchio knows how to come alive!
The printed volume also contains a critical essay by Achille Bonito Oliva and four original poems by Paul Vangelisti.
In his text, Bonito Oliva describes Jori’s work as follows: “Marcello Jori approaches this anarchic figure through a dual procedure: writing and image. In the first, he manually transcribes the entire story by Collodi, while in the second he grants visual form to all of Pinocchio’s adventures. […] Art becomes the project of a naturally alarmed and at the same time playful sensibility. Thus we find Mangiafuoco disguised as Emilio Mazzoli and the big nose taken from a work by Gino De Dominicis that comes to terms with the pointed one of Pinocchio.
The impulse of disorder takes over, disrupting the composition, pushing it towards an overthrow of the established order. An inextricable knot of signs tends to form a field of precarious relationships, all sustained by instability or a temporary stability. At times an expressionism of signs and hues crosses the work, taking it towards an image that is intentionally incapable of presenting itself symmetrically in front of its real models, proving that this language exists outside the realm of naturalistic depiction. […] Marcello Jori, Collodi and Pinocchio have adopted the art of the fugitive. And the flight grants access and hope to eternity”.
BIOGRAPHICAL NOTES
Marcello