Marcello Maloberti – Martellate
La mostra Marcello Maloberti. MARTELLATE, a cura di Damiano Gullì, si presenta come il momento primordiale del lavoro dell’artista, il più istintivo e sincero, in un continuo rapporto aperto con la realtà che lo circonda.
Comunicato stampa
La mostra Marcello Maloberti. MARTELLATE, a cura di Damiano Gullì, si presenta come il momento primordiale del lavoro dell'artista, il più istintivo e sincero, in un continuo rapporto aperto con la realtà che lo circonda. Un autoritratto da condividere che si genera nel susseguirsi dei pensieri scritti. Ogni frase si presenta come un mondo a sé: aforismi rinnovati, epigrafi che spaziano dalla poesia all’ironia, dall'uso del linguaggio verbale alla frase rubate, in un’incessante sovrapposizione di umori e di registri formali. I frammenti impulsivi dell’artista diventano anche suono attraverso la voce di Lydia Mancinelli, compagna di vita di Carmelo Bene: un sonoro riproduce il vinile prodotto in collaborazione tra l’artista e XING (Bologna) dal titolo LYDIA MANCINELLI LEGGE MARCELLO MALOBERTI. MARTELLATE SCRITTI FIGHI 1990 - 2020, che si propaga nello spazio attraverso una lettura poetica e minimalista che porta idealmente su un palcoscenico invisibile.
Le frasi si muovono attraverso approcci digitali e cartacei a colpi di slogan. Titoli ironici, diretti e irriverenti che conservano la freschezza delle conversazioni orali. Frasi filosofiche, poetiche, politiche. Frasi spiate, dette da altri, considerazioni personali. Frammenti che vengono estrapolati e decontestualizzati per darsi in diversa forma. Lo sguardo sovreccitato non può ignorare queste parole scritte, che ritornano come un urto, martellanti nella mente.
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