Marcello Mascherini – Una retrospettiva
Nel parco saranno esposte undici grandi sculture, di cui alcune monumentali, mentre la Sala della Residenza Scaligera offrirà al pubblico ulteriori trenta opere, tra sculture di dimensioni medie e naturali, bronzetti e disegni-studi.
Comunicato stampa
Il Castello Scaligero di Malcesine ospita dal 2 luglio al 10 ottobre Marcello Mascherini. Una
retrospettiva, esposizione promossa ed organizzata dal Comune di Malcesine e
dall’Associazione Culturale Archivio Marcello Mascherini, con i Patrocini della Regione
Veneto e della Regione Friuli Venezia Giulia.
Marcello Mascherini, nato a Udine il 14 settembre 1906, si trasferisce stabilmente a Trieste nel
1912, dove sviluppa la sua avventura umana ed artistica. Dopo l’esordio pubblico a Trieste nel
1925, il successo si concretizza nel corso degli anni trenta con numerosi incarichi per opere e
monumenti pubblici e privati. La I Quadriennale di Roma del 1931 gli consente di entrare in
contatto con la scultura di Arturo Martini, che, come ebbe egli stesso a dire, gli fornì una “scossa”
ed una profonda emozione (assieme alla scoperta dell’arte etrusca nel Museo di Villa Giulia a
Roma).
Partecipa assiduamente alle più importanti esposizioni nazionali (Quadriennali di Roma, Biennali di
Venezia, Triennali di Milano, Sindacali Nazionali), anche con sale personali, e nel 1940 è insignito
del ‘Premio Unico dell’Accademia d’Italia’ per la scultura, che ne sancisce il raggiunto prestigio
nazionale.
La pubblicazione della prima monografia a lui dedicata, firmata da Agnoldomenico Pica (1945),
segna il passaggio al dopoguerra; l’attività espositiva continua incessante, fino a vincere il primo
premio per uno scultore italiano alla Biennale di Venezia del 1950.
Dal 1930 al 1966 contribuisce con opere d’arte a numerosi allestimenti di prestigiose navi da
crociera. Nel 1948 esordisce come scenografo e costumista al Teatro Verdi di Trieste; la sua
creazione artistica per il teatro procede attraverso la fondazione nel 1957 del gruppo teatrale
triestino La Cantina, che presenta opere europee d’avanguardia, e la realizzazione di scene,
costumi e regie per numerosi spettacoli rappresentati nei teatri triestini, fino a alle scenografie ed
ai costumi per il Teatro dell’Opera di Roma nel 1969 e 1970.
Socio dell’Accademia Nazionale di San Luca dal 1948, ricopre cariche istituzionali
nell’Associazione Artisti d’Italia (1948) nel Consiglio della Biennale di Venezia (1952-1956), nel
Consiglio Superiore delle Antichità e Belle Arti (1958-1962), nel Consiglio Esecutivo del Comitato
Nazionale Scultura all’Unesco (1966-1969), come Ispettore per i Beni Culturali ed Ambientali della
Provincia di Trieste (1971-1983), nel Civico Museo Revoltella di Trieste, del cui Curatorio fa parte
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dal 1940 al 1975 (contribuendo fortemente all’arricchimento della galleria d’arte contemporanea) e
nel Circolo della Cultura delle Arti di Trieste, di cui è socio fondatore e direttore della sezione arti
figurative fin dal 1946.
Nel 1953 ha la sua consacrazione internazionale con la mostra personale a Parigi e la presenza
alla seconda Biennale di San Paolo del Brasile, cui fanno seguito negli anni successivi numerose
altre importanti esposizioni (tra tutte, la mostra personale itinerante in Germania nel 1957).
Nel 1967 trasferisce definitivamente lo studio e l’abitazione a Sistiana sul Carso, a pochi chilometri
da Trieste, continuando ad intrattenere rapporti e amicizie con poeti, scrittori, intellettuali e
numerosi artisti.
Muore a Padova il 19 febbraio 1983.
Dopo gli eventi celebrativi per il centenario della nascita dello scultore nel 2006 e 2007
(esemplare la mostra “Marcello Mascherini e la Scultura Europea del Novecento”, Trieste,
Salone degli Incanti e Civico Museo Revoltella nel 2007), spetta ora al Castello Scaligero
di Malcesine offrire la suggestiva ambientazione naturalistica ed architettonica alle
figurazioni di Mascherini. Nel parco saranno esposte undici grandi sculture, di cui alcune
monumentali, mentre la Sala della Residenza Scaligera offrirà al pubblico ulteriori trenta
opere, tra sculture di dimensioni medie e naturali, bronzetti e disegni-studi.
Le opere, tutte selezionate dalla collezione dell’artista, costituiscono una vera e propria
retrospettiva antologica, coprendo quasi l’intera attività artistica di Mascherini, dal 1935 al
1974.
Il catalogo della mostra (in italiano ed inglese), curato da Massimo De Sabbata ed edito
dalla Forum editrice di Udine, contiene saggi inediti di Giorgio Di Genova e di Massimo De
Sabbata, nonché un nutrito apparato iconografico.