Marco Bettio – Amniotica
La personale, realizzata dalla Struttura Attività espositive e promozione identità culturale e curata da Daria Jorioz e Gianluca Marziani, raccoglie oltre quaranta oli su tela di piccole, medie e grandi dimensioni che compongono una riflessione sulla natura e sul tempo passando attraverso minuziosi ritratti di animali dalla forte valenza simbolica, di paesaggi montani e nature morte.
Comunicato stampa
L’Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione Autonoma Valle d’Aosta è lieto di presentare la mostra “Amniotica” di Marco Bettio, ospitata dal 4 novembre 2023 al 24 marzo 2024 presso la Chiesa di San Lorenzo ad Aosta. La personale, realizzata dalla Struttura Attività espositive e promozione identità culturale e curata da Daria Jorioz e Gianluca Marziani, raccoglie oltre quaranta oli su tela di piccole, medie e grandi dimensioni che compongono una riflessione sulla natura e sul tempo passando attraverso minuziosi ritratti di animali dalla forte valenza simbolica, di paesaggi montani e nature morte. Con l’utilizzo del linguaggio pittorico, Bettio indaga la connessione tra tutte le creature viventi, senza riservare all’uomo una posizione dominante, ma rendendolo semplicemente un essere tra gli altri: uomini, animali e natura – insieme – costituiscono una piccola moltitudine di solitudini che cercano di entrare in relazione tra loro e di convivere, condividendo l’ambiente in cui abitano. «Gli sguardi e le posture di molti di questi soggetti – spiega l’artista – esprimono le nostre infinite solitudini così come i nostri infiniti tentativi e modalità per uscirne. Altri dipinti invece ci mostrano il loro modo di conviverci. Rimanendo tutti comunque individui. Esseri viventi che condividono la vita sul pianeta.» La stretta relazione tra le creature rappresentate da Bettio è messa in evidenza dal percorso di mostra, che l’artista ha voluto costruire con particolare attenzione: gli asini, i topolini, le scimmie che popolano le tele interagiscono attraverso un gioco di sguardi che si rimandano l’uno l’altro come riflessi tra specchi. Nascono invece come un rituale, un tentativo di fermare il tempo e il percepito cogliendo la bellezza racchiusa nella quotidianità, le opere del ciclo “Desiderio”: nature morte minuziose e dettagliate che raccontano momenti di vita vissuta, momenti intimi, condivisi dapprima solo con la compagna di vita (e di arte) Sarah Ledda, diventate poi un gruppo di opere che ritraggono la piccola pasticceria passata attraverso il loro tempo (e quindi il loro corpo) nel tentativo di farne qualcosa di pittoricamente prezioso. La mostra, oltre alla pittura, dà spazio alla poesia, al teatro e alla musica, forme d’arte che fanno parte del processo creativo dell’artista: ad arricchire l’allestimento vi è infatti un video, diretto dal regista aostano Luca Bich, che racconta la creazione di un’opera di Bettio, esposta in mostra sotto teca, accompagnato dalla teatrale voce narrante del poeta Jean-Claude Oberto anche lui di Aosta. Nel corso della rassegna, inoltre, è previsto un evento musicale alla presenza del compositore Christian Thoma. La mostra “Amniotica” è il risultato di un percorso, a volte solitario e altre condiviso, che Marco Bettio trasforma in pittura, coniugando intuizione e pensiero razionale, ritualità gestuale e indagine sul mondo. Cenni biografici |
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