Marco Ceroni – Now now
La mostra pensata dall’artista per lo spazio Toast di Firenze, approfondisce i temi principali di ricerca dell’autore, attraverso una serie di sculture che lasciano immaginare al pubblico una dimensione altra, nate dalla manipolazione di oggetti, residui che sfuggono al quotidiano.
Comunicato stampa
TOAST Project Space presenta giovedì 18 aprile, dalle 18:00, NOW NOW di Marco Ceroni.
La mostra pensata dall’artista per lo spazio Toast di Firenze, approfondisce i temi principali di ricerca dell’autore, attraverso una serie di sculture che lasciano immaginare al pubblico una dimensione altra, nate dalla manipolazione di oggetti, residui che sfuggono al quotidiano.
“Due guardiani ci accompagnano all’interno dello spazio, custodendone l’ingresso, c’è una soglia da oltrepassare, lo spazio e il tempo scricchiolano. Un’immagine demoniaca domina lo spazio. Il demone ci chiama. Siamo all’interno di un luogo in bilico tra il mondo come lo conosciamo e l’ignoto. È proprio qui che i demoni vivono: all’interno di questo limite traballante”.
Marco Ceroni
In NOW NOW si innesca un cortocircuito continuo tra reale e verosimile, tra quotidiano e perturbante, tra banale e soprannaturale. Alterando elementi dell’esistenza quotidiana questi cessano di apparirci come siamo abituati a vederli e ci mostrano una faccia diversa della realtà, magari qualcosa che non siamo in grado di nominare: si aprono così traiettorie di possibilità parallele all’interno del contemporaneo. Il titolo ci rimanda a un’alterazione temporale, uno sdoppiamento del presente: NOW NOW. Una torsione temporale in cui il passato e il futuro si deformano creando una direzione parallela, ma altra. Lo spazio e le sculture oscillano tra rimandi a riti passati e tribalità di un futuro prossimo per poi ricollassare sempre nel presente: in due sullo scooter ad attraversare la città. Tutto il possibile incubato in un momento di straniamento dalla realtà.
Marco Ceroni (Forlì, 1987) La sua ricerca nasce da una fascinazione per spazi ed immaginari che lo circondano. Esperienze vissute e ambienti attraversati si fondono creando elementi di un presente parallelo dissestato e provvisorio. Brandelli ed escrescenze di realtà con le quali viene a contatto sono innalzate e poi fatte collassare in un continuo cortocircuito. Rilegge diversi elementi che provengono sempre da un paesaggio comune tramite l’utilizzo di molteplici tecniche e materiali, trovandone una dimensione propria tra reale e verosimile. Le opere molto spesso nascono da azioni performative che fungono da disegni preparatori, nelle quali il corpo impatta con elementi che popolano il paesaggio. Ibridazione si aggiunge ad ibridazione creando la visione mai completa di narrazioni possibili all’interno del quotidiano. Scenari metropolitani, film di genere e background personali convivono nell’immagine frantumata di un mondo futuribile.
Tra le mostre personali e collettive recenti: The Great Learning a cura di Marco Scotini (Triennale di Milano), Make People Smile (Adiacenze), Nesxt, Good Night, and Good Luck (A plus A), Teatrum Botanicum (PAV, Torino), Perfezioni (77), Open-VIR (Viafarini), L’opera irraggiungibile (Artissima), Temporary Monuments (Srisa), The space in beetween us (Villa Vertua), Disumanesimi (Biagiotti Progetto Arte), Day Dream Factory (DOCVA).
TOAST Project Space, è un luogo di riflessione sui linguaggi e sulle pratiche della contemporaneità, un luogo di scambio di esperienze, attraverso una militanza e una rigenerazione costante dello scambio dialettico tra artista, critica e pubblico. Nasce nell’ex casotto della portineria nella Manifattura Tabacchi di Firenze, da un’idea dell’artista Stefano Giuri in collaborazione col critico Sergio Risaliti. Il progetto si è sviluppato nel corso dello svolgimento delle Residenze d’Artista promosse da Manifattura Tabacchi.
La Manifattura Tabacchi è un’area ex industriale di 100.000 mq che sorge nelle immediate vicinanze del centro storico di Firenze: il complesso ospita 16 edifici, elegantemente disposti a creare una varietà di piazze, strade e passaggi. Costruita negli anni ’30 dall’Ingegner Pier Luigi Nervi, la Manifattura rappresenta una delle più significative espressioni dello stile razionalista italiano. Fino alla chiusura, avvenuta nel 2001, ha accolto la produzione di sigari e sigarette. Il progetto di riqualificazione prevede il recupero e la conservazione del sito, valorizzandone il carattere unico e l’importanza storica.
Un innovativo processo di rigenerazione urbana, un luogo aperto e connesso, sostenibile, pensato per favorire lo sviluppo della contro-cultura fiorentina; un contrappunto al centro storico della Città.
La Manifattura Tabacchi si propone come nuovo polo di attrazione per l’arte contemporanea, la moda, la formazione e le nuove tendenze dell’artigianato. Da queste premesse hanno origine le Residenze d’Artista e TOAST Project Space.