Marco Cingolani – Botteghe oscure e altri comics
Nel 2001 nella storica sede del PCI di Botteghe Oscure traslocarono i comunisti e arrivarono i capitalisti di Ernst&Young, l’artista Marco Cingolani fotografò i lavori di ristrutturazione, la stanza del segretario prima che venisse demolita, l’archivio dell’Unità svuotato, calcinacci e macerie. Ora queste fotografie sono state stampate e l’artista le ha dipinte, sovrapponendo alle macerie il suo stile e il suo segno.
Comunicato stampa
"Botteghe oscure e altri Comics"
Nel 2001 nella storica sede del PCI di Botteghe Oscure traslocarono i comunisti e arrivarono i capitalisti di Ernst&Young, l’artista Marco Cingolani fotografò i lavori di ristrutturazione, la stanza del segretario prima che venisse demolita, l’archivio dell’Unità svuotato, calcinacci e macerie. Ora queste fotografie sono state stampate e l’artista le ha dipinte, sovrapponendo alle macerie il suo stile e il suo segno. La suite “Botteghe Oscure” sarà presentata assieme ad altre fotografie ritoccate della serie “Comics” dove l’artista “ritocca” personaggi e fatti della cultura e della società; Feltrinelli, Andreotti, Ginsberg, Pasolini e la Callas, terremoti e morti ammazzati, papi e santi, ed un vasto repertorio di omaggi ed oltraggi, come una Cronaca Vera ritoccata ad arte.
Marco Cingolani nasce a Como nel 1961 e si trasferisce a Milano giovanissimo, nel 1978. Inizia a frequentare l’ambiente creativo underground, in cui l’arte si mischiava con la moda e la musica punk. In quegli anni si stava formalizzando a Milano una nuova sensibilità artistica le cui radici non affondavano più nella storia dell’arte e nella citazione ma praticava la manipolazione critica della realtà e delle sua comunicazione attraverso i mass media.
L’immagine veniva decontestualizzata, sottratta all’uso del senso comune, stravolta radicalmente, quasi schernita. Il lavoro di Marco Cingolani, sin dagli esordi, ha sempre cercato di annullare il potere normativo delle immagini mediatiche, sottoponendole alla cura radicale dell’artista, certo che l’arte offra un punto di vista decisivo per l’interpretazione del mondo. In questo contesto sono nati i quadri delle Interviste, dove personaggi famosi per la loro riservatezza venivano sommersi dai microfoni e le famose serie dedicate all’Attentato al Papa e alla tragica vicenda di Aldo Moro.
Successivamente i quadri di Cingolani hanno dissipato la riconoscibilità dei personaggi, pur mantenendo forte e totale il legame con la storia e la narrazione. Un’arte di immagine che non censura lo sguardo ma lo dispiega verso l’eterogeneità delle forme. Arte come alterità che si nutre di presente. Arte come manifestazione che ti coglie di sorpresa, esattamente come la vita.
“Sono nato nel 1961 a Como, ho vissuto la gioventù a Maslianico sul confine con la Svizzera ...
Sono un pittore e considero la pittura non un mezzo tra i tanti ma lo scopo: il basic instinct dell' artista è cambiare la pittura. A cambiare i soggetti e le immagini ci pensa già la società, cambiare la pittura è difficile, per questo ci vuole l'artista. Così il Pittore diventa Associato di Dio nel mistero della creazione. Le mie grandi passioni sono la Bibbia e la cronaca nera, anzi vera. Il testo delle sacre scritture è il più grande libro di cronaca mai scritto: omicidi, tradimenti, amore e perdono che presentano i tratti immutabili dell'uomo.
Nel fatto, anzi nel fattaccio come nel melò, c'è la massima concentrazione di spiritualità ed è da questo che parto per realizzare i miei quadri.
Agli inizi degli anni novanta dipingevo "L'attentato al Papa", "Il ritrovamento del corpo di Aldo Moro" oppure la serie delle "Interviste" dense di personaggi compressi in uno spazio senz' aria. Erano dei quadri che partivano da precisi fatti di cronaca con una totale carica simbolica e sovrastorica : l'attentato all'Occidente nella figura del Papa, e il corpo di Moro in mezzo alla folla, come il corpo di Cristo, vinto e sconfitto. I colori erano timbrici, il disegno saldo, e il piglio grottesco.
Da alcuni anni lo stile è lentamente mutato, fino ad arrivare negli ultimi quadri dove la struttura non è più cercata nel disegno, ma costruita attraverso il colore. Enormi campiture di rosso fanno da letto a particelle di colore puro, dove anche l'ombra diventa luce. L'immagine viene costruita solo attraverso la pittura, come se il quadro si fosse formato da solo. Le osservazioni dal vero, i riferimenti biblici, il dialogo con le opere del passato, vengono sommerse e mescolate dall' onda piena ed ispirata della pittura."
• MOSTRE PERSONALI
2011
“Quadri piccoli, medi, grandi e grandissimi”, Museo Civico Castelbuono (Palermo).
2010
“Comics”, Fotostoria ritoccata d’Italia. Antonio Colombo Arte Contemporanea (Little Circus), Milano.
2009
Padiglione Italia, 53esima Biennale di Venezia
“Percorsi della fede”, Boxart Gallery, Verona
2007
“Finalmente a casa“, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano
“Di che colore sono?”, 51 quadri nuovi sui colori del Potere, Galleria Emilio Mazzoli, Modena, a cura di G. Romano
2004
Galleria Fabj Basaglia, Rimini
2003
“La lunga notte di Paparazzo”, Palazzo della Ragione, Mantova, cat. con testo di L. Beatrice
2002
“Bang Bang”, Palazzo Strozzi, Firenze
“Doppio verso”,Scuderie Aldobrandini per l’Arte, Frascati (Rm), catalogo con testo di R. Gavarro
“I miei poeti, i miei colori“,Galleria Borghese,Roma, catalogo con testi di L. Cherubini, V. Zeichen
“Stropicciarsi gli occhi“, Palazzo della Promotrice delle Belle Arti,Torino
2001
"Società anonima del colore",Boxart, S.Bonifacio (VR)
"I miei migliori amici", Galleria In Arco, Torino
2000
"Ho un appuntamento", Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano, catalogo con testi di A. Nove, M. Cingolani
"Cingolani 1990-2000", MAN-Museo d'Arte di Nuoro, catalogo con testi di L. Beatrice, M. Meneguzzo
"Hotel des etrangers",Istituto francese di cultura, Firenze, con A. Martegani
1999
"Amore a prima vista",Galleria Bagnai, Siena, catalogo con testo di Achille Bonito Oliva
"Tre aeroporti in un giorno",Galleria Majorana, Brescia
1998
"Pittori innamorati",Galleria Raab,Berlino
"Divina Mimesis",Palazzo S.Giovanni in Monte,Università di Bologna, Bologna, catalogo con testi di V. Coen, G. Romano
1997
"Una mostra da leggere",Galleria Biagiotti,Firenze, con testo di R. Caldura
"Museo Laboratorio", Università La Sapienza, Roma, con P. Pusole, catalogo con testo di L. Beatrice
1996
"Inaspettata", Galleria In Arco, Torino, con P. Pusole, catalogo con testo di Luca Beatrice
"Contemporanea 2", Villa Olmo, Como, catalogo con testo di L. Caramel
1995
"Il golfo e l'amore", Galleria Mazzoli, Modena, con A. Martegani
"Terra e cielo da sempre uniti", Galleria Mazzoli, Modena
1994
"La verità", Galleria Loft, Valdagno, catalogo con testo di M. Cingolani
1993
"Rissa all' ONU", Galleria Analix, Ginevra, Svizzera, testi in catalogo Elio Grazioli e Gianni Romano
1992
"Antologica", Galleria Mariottini, Arezzo
"Il disegno e la verità", Galleria Loft, Valdagno(VI), personale con A. Martegani, catalogo con testi di A. Martegani e M. Cingolani
"Documentario", Galleria In Arco, Torino, con M. Kaufmann, catalogo AA.VV.
1991
"Refurtive", Galleria Paolo Majorana, Brescia, catalogo con testo di Giacinto Di Pietrantonio
1990
"I.N.R.I.", Spazio di Via Lazzaro Palazzi, Milano Galleria Diagramma, Milano
1989
Galleria Diagramma, Milano