Marco Dalbosco – Paper Religions Project 2005 2014
Esposto recentemente nel corso di prestigiosi appuntamenti quali la mostra Afterimage presso la Galleria Civica/Mart di Trento e ne L’Arte guarda avanti come opera finalista del Premio Terna6, il progetto complessivo Paper Religions #Jerusalem viene attualmente presentato per la prima volta da Paolo Tonin dalle sue origini nel 2005 ad oggi.
Comunicato stampa
Marco Dalbosco, paper religions project 2005 2014.
Esposto recentemente nel corso di prestigiosi appuntamenti quali la mostra Afterimage presso la Galleria Civica/Mart di Trento e ne L’Arte guarda avanti come opera finalista del Premio Terna6, il progetto complessivo Paper Religions #Jerusalem viene attualmente presentato per la prima volta da Paolo Tonin dalle sue origini nel 2005 ad oggi.
Il lavoro ha preso avvio dalla necessità di indagare le problematiche del conflitto Israeliano-Palestinese, assumendo nella sua evoluzione l’espressione di libertà di ogni singolo individuo, investendo questioni di carattere religioso che finiscono per riferirsi alla possibilità stessa di affermare l’identità individuale.
Nel 2008, come evento Parallelo di Manifesta7, nasce Paper Religion #The Wall, diretto riferimento alla West Bank in Israele. Per questo lavoro Marco Dalbosco ha raggruppato dodici persone che hanno lavorato assieme per una settimana allo scopo di costruire un muro. Realizzato tuttavia con mattoni di carta piegati secondo la tecnica dell’origami, il muro perde i suoi connotati di barriera e di confine. Con questo specifico materiale e con la sua lavorazione, l’artista trascrive la fragilità dell’essere umano e manifesta il potere di costruire, ciascuno con le proprie mani, l’avvenire e la storia.
Assumendo la città di Gerusalemme come simbolo di rispetto e convivenza di molteplici credenze religiose, nel 2011 si concretizza Paper Religion #Jerusalem: il mattone che divide, separa, crea un limite, è allo stesso tempo l’elemento base per la costruzione di ogni tipo di edificio religioso. I mattoni vengono disposti a terra formando un tappeto su cui vengono “sospese” le tre chiese monoteiste: una Chiesa Cattolica, una Sinagoga e una Moschea. Anch’esse di carta, condividono con i mattoni la condizione di fragilità.
In mostra sarà dunque presentata per la prima volta l’espressione complessiva di questo lungo e partecipato percorso di ricerca e consapevolezza.
Marco Dalbosco, paper religions project 2005 2014.
Recently exhibited at prestigious events such as Afterimage at Mart in Trento, and L'Arte guarda avanti as finalist of the Premio Terna6 competition, the project Paper Religions #Jerusalem is now displayed as a whole for the first time ever, from its origins in 2005 until today, by Paolo Tonin,.
This work came to life to investigate the issues related to the Israeli-Palestinian conflict, and in its evolution it became expression of freedom for every person, regarding religious matters and their bond with the claim of individual freedom.
Paper Religion #The Wall sees the light in 2008 as a parallel event to Manifesta7. It is clearly inspired by the West Bank in Israel. For this task Marco Dalbosco assembled a group of twelve people, who worked together for a week in order to build a wall. The wall was built using paper bricks, created using the origami technique, losing its meaning of barrier and border. Using paper as material, crafted with such partcular technique, the artist describes the frailty of human beings, but shows our ability to build our future and history, everyone with their own hands.
Taking Jerusalem as a symbol of respect and cohabitation of different religious beliefs, in 2011 Paper Religion #Jerusalem is born: bricks divide, split and create a border, but at the same time they are basic elements for the construction of every religious building. Bricks are placed on the ground, they create a carpet, above which the three monotheistic churches are “hung”: a Catholic Church, a Synagogue and a Mosque. They are also made out of paper, they are as fragile as the bricks.
For the first time, during the exhibition, the comprehensive expression of this long and meaningful journey of research and awareness will be presented to the public.
Marco Dalbosco
Vive tra Berlino, Istanbul e l’Italia.
Dopo circa ventiquattro anni di lavoro in una fabbrica tessile, esperienza che ha condizionato la sua successiva ricerca che conduce dagli anni novanta.
EDUCAZIONE
2013 MA Interactive Media: Centre for Cultural Studies: Goldsmiths University of London.
2002 Corso in Beni Culturali, Trento.
2001 Laurea D.A.M.S., Bologna.
EDUCAZIONE ADDIZIONALE
2008 - Scienze Religione, Trento.
2004 - Workshop di Teatro Danza con la Compagnia Abbondanza - Bertoni e di Contact Improvisation con
Dietere Heitkamp, Bolzano.
2003 - Workshop con La Fura dels Baus, Bolzano.
2002 - Workshop di video/Installazione con Studio Azzurro, Sommerakademie fur Bildende Kunst, Salzburg, A.
Workshop di Video con Anna de Manincor, Trento.
EVENTI
2013 - The Show Room Gallery, contributo a Silent University, Londra.
2011 - Palazzo dei Congressi, Altaroma - Feshion week, “Anything Else” performance, Roma.
2010 - G15 Space, London Metropolitan University, “Scala 1:18” performance, Londra.
2010 - Tra Whitechapel Gallery e London Metropolitan University, “Meeting Ring” performance, Londra.
2010 - Cesare Pietroiusti’s Studio, performance per Trastevere 259, “Incerti arredi #sales office”, “Cen¬sorship and self-censorship”, Roma.
2010 - South London Gallery, contributo a “Art Bin” di Michael Landy, Londra.
2009 - Casa privata, “Incerti arredi #sales office” performance per 1h art, Londra.
2009 - Housing co-op of Sanford, “Don’t talk to the driver (please)”, screening, Londra.
2008 - Manifesta7 Parallel event, “Scala 1:18” performance in una fabbrica, Rovereto (TN).
PERSONALI SELEZIONATE
2010 - Galleria 26cc, “Scala 1:18”, Roma.
2008 - Galleria Paolo Tonin, “Incerti arredi”, Torino.
2004 - Villa Serena, “Scala 1:18”, Bologna.
COLLETTIVE SELEZIONATE
2014 - Archivio di Stato, Finalisti Premio TERNA6, Torino.
2014 – MART (Museo d’Arte Moderna e Contemporanea) di Trento e Rovereto / Galleria Civica di Trento.
2013 - Victoria Albert Museum - Sackler Centre Digital Studio, Londra, 2013.
2013 - Goldsmiths University of London: Centre for Cultural Studies, Londra.
2012 - Goldsmiths University of London: Centre for Cultural Studies, Londra.
2008 - Manifesta7 Parallel event, “Paper religions #the wall”, “Festival Citta al muro”, Trento.
PREMI 2014 –
Finalista: Premio TERNA6
2002 – Primo classificato: D.A.M.S. Premio in Fine Art.
TALKS
2014 - “I colori della guarigione”, Ospedale San Camillo, Roma.
2007 - “Etica e tecnologia”, Facolta di Ingegneria, Trento.
PUBBLICAZIONI
“Afterimage, rappresentazioni del conflitto”, a cura di Valeria Mancinelli, Chiara Nuzzi, Stefania Rispoli,
Mart, Italia, 2014.
Catalogo stampato per la mostra al Mart / Civica of Trento; alcuni artisti presenti: Harun Farocki, Massimo Grimaldi, Robert Capa, Eyal Sivan, Cindy Sherman, Thomas Kilpper e Marco Dalbosco.
“MD furniture, 2010”.
Catalogo della nuova produzione ora scaricabile nel formato PDF.
“Marco Dalbosco, Scala 1:18”,
Silvana Editoriale, Milano, 2008.
Catalogo stampato in occasione di Manifesta7, contiene un testo critico di Roberto Pinto e Ginevra Bria.
“Arte ipercontemporanea, un certo loro sguardo…ulteriori protocolli dell’arte contemporanea”,
a cura di Simonetta Lux, Gangemi Editore, Roma, 2006.
In questo libro Simonetta Lux analizza il lavoro di alcuni artisti, tra cui:
Tania Bruguera, Sukran Moral, Eija-Liisa Astila, Alfredo Jaar e Marco Dalbosco.