Marco Dapino – Ore di città
Protagonista assoluta delle immagini raccolte, realizzate tra il 2012 e il 2014, è Milano: una città da conoscere, da scoprire, che l’artista ha metabolizzato e raccontato dopo aver creato con lei una profonda sintonia.
Comunicato stampa
RBContemporary è lieta di presentare, dal 01 ottobre 2015 al 06 novembre 2015, in Foro Buonaparte 46 a Milano, “Ore di città”, la nuova mostra del fotografo Marco Dapino, a cura di Angela Madesani.
Il titolo è preso in prestito dall’omonima raccolta di brani del poeta Delio Tessa, scritti tra il 1936 e il 1939.
Protagonista assoluta delle immagini raccolte, realizzate tra il 2012 e il 2014, è Milano: una città da conoscere, da scoprire, che l’artista ha metabolizzato e raccontato dopo aver creato con lei una profonda sintonia.
Milano all’ora del crepuscolo, quando la luce naturale si mescola con quella artificiale, l’ora che più le si addice: “Per me la fotografia è luce e colore e il mio intento primario è quello di immortalare la città con questa atmosfera particolare, mai diretta, scegliendo anche inquadrature e scorci meno convenzionali di quelli canonici”, dice Dapino.
L’Arco di Porta Garibaldi in piazza 25 Aprile, via Lupetta, la chiesa polacca dietro a via Meravigli, alcuni edifici di Giò Ponti, il grattacielo Pirelli, la chiesa di San Francesco al Fopponino, la Torre Branca, progettata insieme a Cesare Chiodi. E, ancora, la Stazione Centrale, edificio emblematico e magnetico, di cui l’artista vuole far emergere “il lato più misterioso, magico e occulto”.
Luogo eterogeneo, stratificato, in cui il nuovo si fonde con l’antico, la Milano di Dapino non è mai monocromatica, e traduce il notturno attraverso un impasto di cromie. Ognuna delle fotografie è pensata singolarmente, poi alcune di loro trovano una propria strada affiancate ad altre. Si tratta di motivi costruttivi: piani concavi e convessi, pieni e vuoti, dettagli che paiono dialogare tra loro alla perfezione.
Le immagini di Dapino non documentano, ma propongono delle atmosfere, dei punti di vista, in una sorta di metafisica dello sguardo. Momento importante è la scelta dei luoghi, sgombri di macchine ed altri elementi di disturbo, per svelare una città monumentale.
Una città altra, totalmente diversa da quella che siamo abituati a vedere.
Per maggiori informazioni o immagini in alta risoluzione: [email protected]
Sito internet dedicato: contemporary.rbfineart.it
Marco Dapino (1981), laureato in Disegno industriale e diplomato in Tecnica e Linguaggio Fotografico al cfp Bauer, da diverso tempo porta avanti numerose ricerche fotografiche sul territorio. I suoi lavori sono stati esposti alla Triennale di Milano, al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello, al CISA Palladio di Vicenza, alla Fabbrica del Vapore di Milano ed in diverse gallerie. Premiato al Premio Pezza e al concorso Carlo Scarpa: uno sguardo contemporaneo, alcune sue opere sono entrate a far parte di collezioni e musei quali il Museo di Fotografia di Cinisello e il CISA Palladio di Vicenza. Attualmente lavora come free lance a Milano